Anno nuovo col ’vecchio’ Toro. Inter, è caccia al titolo d’inverno. Esame Verona con un Lautaro in più

A San Siro (12.30) c’è l’Hellas: dopo il pari a Marassi, Inzaghi vuole riaccelerare per portarsi a +5 sulla Juve. Rientra anche Dimarco, ma partirà dalla panchina. Il neo arrivato Buchanan non sarà subito a disposizione.

di MATTIA TODISCO -
6 gennaio 2024
Inter, è caccia al titolo d’inverno. Esame Verona con un Lautaro in più

Inter, è caccia al titolo d’inverno. Esame Verona con un Lautaro in più

Una capolista che compra, una squadra nei bassifondi della classifica che vende. Lo strano caso di Inter-Verona alla vigilia del primo impegno sul campo del 2024 per entrambe. I nerazzurri ufficializzano Buchanan, a cui le lungaggini burocratiche impediranno di essere a disposizione di Inzaghi questa mattina alle 12.30. Sarà al Meazza come semplice spettatore assieme agli altri tifosi che hanno garantito un nuovo sold out, sacrificando il pranzo dell’Epifania per fare la propria parte nell’ultimo tassello da aggiungere ai fini della corsa al titolo d’inverno. Per contro l’Hellas ha perso da giorni Hien e lo stesso accadrà a Terracciano. Baroni dovrà reinventarsi una squadra per oggi e in chiave futura, con la prospettiva odierna di dover affrontare il rientrante Lautaro Martinez, capocannoniere assetato di gol. Due giorni di allenamenti in gruppo bastano per spingere a un rientro immediato nei ranghi, dal 1’, come invece non dovrebbe essere per Federico Dimarco, un altro titolare che fa nuovamente capolino tra i convocati.

Contenti i tifosi nerazzurri, felice Inzaghi, che a Marassi nell’ultimo impegno dello scorso anno solare ha toccato con mano l’importanza del suo capitano. Senza l’argentino, con un Thuram un po’ appannato e nonostante il sostituto Arnautovic tra i migliori, all’Inter è mancato lo spunto, la cattiveria nelle conclusioni, quel vigore e la giocata del singolo in grado di prendere la porta in ogni momento che in altre circostanze ha riempito il bottino nerazzurro.

Qui e là qualche altro dubbio. In difesa dovrebbe rimettersi una maglia da titolare Pavard, come non accade dall’infortunio del 4 novembre a Bergamo. Il giovane Bisseck ha sorpreso a tal punto da rallentare gli ardori del francese, ora abile e arruolato per ricominciare a ripagare l’investimento estivo. Sulla stessa corsia, l’esperienza di Darmian o il vigore atletico di un altro rientrante, Dumfries, impiegato per uno scampolo a Genova. Di lui si parla per un possibile addio nei mesi caldi, complice un accordo sul rinnovo contrattuale che non arriva. Dipenderà anche dall’impatto di Buchanan, l’ultimo arrivato. Forse anche l’unico in un mercato che non prevede altri squilli. Salvo uscite improvvise (Sanchez ha respinto ripetutamente la corte araba) Inzaghi inseguirà la seconda stella senza ulteriori aggiunte.

INTER (3-5-2): Sommer; Pavard, Acerbi, Bastoni; Dumfries, Barella, Calhanoglu, Mkhitaryan, C. Augusto; Martinez, Thuram. All. Inzaghi.

VERONA (4-2-3-1): Montipò; Tcatchoua, Dawidowicz, Magnani, Doig; Hongla, Suslov; Ngonge, Folorunsho, Lazovic; Djuric. All. Baroni.

Arbitro: Fabbri di Ravenna

Tv: Dazn ore 12.30.

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