Inter, adesso si pensa all'Atletico Madrid: due soli cambi per Inzaghi
Torneranno i "quinti" titolari, Darmian e Dimarco, ma il tecnico ha avuto ottime risposte da Dumfries e Carlos Augusto. Ancora fuori Acerbi
Milano, 17 febbraio 2024 – Nella vittoria dell'Inter contro la Salernitana, Simone Inzaghi ha preferito puntare su quasi tutti i titolari, nonostante la vicinanza con l'impegno di Champions League. Ci sono quattro giorni per recuperare e prepararsi al meglio, a partire da oggi.
Rispetto alla partita vinta contro la Roma, ieri non c'era Acerbi per infortunio (dentro De Vrij) e sugli esterni Darmian e Dimarco, sostituiti da Dumfries e Carlos Augusto, le cui risposte sono state più che positive. I due non sono stati così avvezzi a partire dal 1' di recente. Il brasiliano perché ha davanti un giocatore tecnicamente esploso in maniera verticale da un anno e mezzo a questa parte e l'olandese a causa di un paio di infortuni ravvicinati che ne hanno minato la condizione, fino a far sì che Darmian lo sopravanzasse nelle gerarchie. Non è detto che l'esterno orange non ripassi in testa, ma non è qualcosa che avverrà con l'Atletico Madrid, gara in cui la squadra ha bisogno di certezze consolidate ancor di più negli ultimi mesi, con l'azzurro titolare.
L'Inter è diventata una macchina da punti. Ha vinto tutte le partite del 2024, in campionato come in Supercoppa. Ha superato con successo sia gli scontri d'alta classifica che quelli con le avversarie di media e piccola taglia. Adesso troverà una squadra di grande esperienza internazionale, pur priva all'andata dell'infortunato Morata nella prima delle due sfide. Dimenticate i colchoneros passati alla storia come brutti, sporchi e cattivi. Quest'anno il cambio di rotta è stato visibile: difesa sì, ma non imperforabile come un tempo e davanti tanti gol, con Griezmann tornato ai livelli della sua prima esperienza nella capitale.
Lo staff tecnico interista ha aperto da tempo la fase di studio dei colchoneros. Ci saranno i soliti accorgimenti ad hoc richiesti dalle caratteristiche dell'avversario, ma a fare la differenza dovranno essere la solidità data da un modulo che ormai il gruppo conosce a menadito (anche nei suoi interpreti arrivati in questa stagione) e la capacità di far male in fase offensiva con giocate di qualità. In particolar modo il palleggio, un punto di forza dell'Inzaghi pensiero, l'arma per scardinare le formazioni più chiuse.
Non tornerà l'infortunato Acerbi, cambieranno giusto i "quinti" di centrocampo. Difficile pensare che possano esserci ulteriori sorprese in un appuntamento così importante.
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