C’è Lautaro, riecco l’Inter. Il bomber rompe il digiuno: "Si meritava questa gioia»

Vittoria di misura contro un’Udinese ostica, Inzaghi si gode la reazione: "Dopo il derby serviva una risposta, anche i tifosi hanno fatto la loro parte".

di MATTIA TODISCO -
29 settembre 2024
Il bomber rompe il digiuno: "Si meritava questa gioia"

Lautaro Martinez celebrato dai compagni dopo le reti che gli hanno permesso di interrompere il lungo digiuno

Di fioretto e di sciabola, giocando e soffrendo, l’Inter archivia il tonfo stracittadino e riparte con tre punti dalla trasferta di Udine. L’affermazione è di misura, un corto muso senza porta inviolata, sbuffando per tanto ben di Dio lasciato per strada in termini di occasioni e vincendo infine 3-2. "I ragazzi sono stati fantastici – dice Inzaghi a fine gara perdonando i due svarioni difensivi costati l’affannoso finale –. Sono molto soddisfatto. Abbiamo giocato un grandissimo primo tempo, l’unica pecca è stata non segnare qualche gol in più. Ne abbiamo preso uno su una respinta dove dovevamo cercare di non far crossare il loro giocatore, ma non abbiamo perso la concentrazione e siamo tornati in campo nella ripresa come nel primo tempo. Venivamo da giorni delicati dopo la sconfitta e anche i tifosi hanno fatto la loro parte. Lautaro? Sappiamo cosa rappresenta per noi, non si doveva abbattere già prima perché lavora sempre al meglio. Sono contento per lui e soprattutto per la squadra".

L’argentino è determinante, con la sua doppietta, ma il primo sigillo lo mette Frattesi dopo meno di un minuto. Un tocco accennato per prolungare la traiettoria a filo d’erba disegnata da Darmian. L’urlo è in differita, in attesa che il Var confermi la regolare posizione del centrocampista, che in quel di Udine trova un habitat perfetto: aveva segnato il 2-1 decisivo nella scorsa stagione in pieno recupero. È un’opportunità tra molte, l’unica che l’Inter sfrutta in 45’ nei quali Lautaro continua nel suo momento di magra (clamoroso colpo di testa largo in piena area), Thuram centra in pieno Okoye dopo un’azione di forza, Frattesi manca il bis di prima intenzione. Attaccata alla partita, l’Udinese si rinfranca, guadagna metri. Dimarco ferma Lovric in extremis, non Kabasele che segna un gol fotocopia di quello già subito dall’Inter a Monza con Dany Mota.

In breve si riparte a una porta. Darmian manca di nuovo lo specchio in piena area, Lautaro s’impappina ma la fortuna ne premia la presenza dove serve: rimpallo con Bijol e carambola che supera Okoye. Tolto il tappo, l’argentino esonda dopo l’intervallo: tris nerazzurro su assist di Thuram, punendo l’ennesimo errore di valutazione della difesa bianconera. L’Udinese la mette sull’unico aspetto in cui fa match pari: il fisico. Non riesce a risolvere positivamente un paio di mischie in area nerazzurra, ma torna in corsa nel modo più inatteso, in contropiede, con l’Inter che lascia quaranta metri di campo a Lucca per cavalcare verso Sommer. La conseguenza è che c’è da soffrire fino al termine, anche solo per far scorrere il tempo, pur senza che l’elvetico sporchi di nuovo i guantoni.

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