Inter: auguri di Natale e ambizioni future tra scudetto e Champions League

Durante la cena natalizia, l'Inter guarda al futuro con ambizioni di successo in campionato e Champions League.

di MATTIA TODISCO
14 dicembre 2024
Marotta, Natale di speranza: "Con Oaktree per festeggiare anche la fine della stagione"

Durante la cena natalizia, l'Inter guarda al futuro con ambizioni di successo in campionato e Champions League.

La cena natalizia dell’Inter è stata l’occasione per gli auguri. Di Natale e per il futuro. Un in bocca al lupo a sé stessi, guardando avanti. A un 2025 che, nelle speranze e nelle intenzioni di dirigenza, tecnico e giocatori, dovrà ripercorrere le orme dell’anno solare in chiusura. Passerà alla storia, il 2024, come l’anno del ventesimo scudetto, vinto aritmeticamente in occasione del derby di Milano.

Come migliorare? Facendo ancora di più in Europa, dove l’Inter è uscita agli ottavi di finale contro l’Atletico Madrid e ora a quegli stessi ottavi punta a qualificarsi direttamente, con la nuova formula della Champions League, andando però più avanti nel cammino. "Sappiamo che la festa di Natale è la festa della famiglia e noi lo siamo - ha detto ieri sera il presidente Beppe Marotta nella pancia di San Siro, dove si è svolta la serata presentata dal palco dall’interista doc Elenoire Casalegno -. Un insieme di persone di grandi valori. Significa avere un patrimonio ricco che va di pari passo con la storia del club che ha dalla sua un palmarès ricco di successi.

La stagione scorsa è stata splendida e sono passati circa sei mesi di quella in corso. C’è stato un cambiamento societario con l’arrivo di Oaktree, qui rappresentata da Katherine Ralph e Alejandro Cano. Mi sento di esprimere un grande ringraziamento perché sono arrivati in punta di piedi, ma hanno sposato in pieno i valori dell’Inter, dando continuità storica al club nel rispetto dei parametri di sostenibilità.

Il passaggio di consegne da Steven Zhang a Oaktree potrebbe dare ancor più forza all’idea di una convergenza tra la sostenibilità citata da Marotta e la competitività, che non può non essere un caposaldo per un club del blasone dell’Inter. "Nello sport l’equazione “chi più spende più vince“ non è vera - ha proseguito Marotta -. Possiamo quindi regalarci ancora dei traguardi importanti. Questa testimonianza viene dal clima che possiamo cogliere stasera, fatto di cordialità, affetto e valori importanti. C’è grande senso di appartenenza, cultura del lavoro e competenza insita in tutti voi. Vi ringrazio - ha detto il massimo dirigente rivolgendosi ai dipendenti - perché col vostro lavoro, spesso non alla luce dei riflettori, la squadra va in campo e ottiene risultati. E poi sottolineo il rispetto per la storia. Tra noi c’è Gianfanco Bedin che sessant’anni fa vinse la Coppa dei Campioni ed è la testimonianza più autentica. Noi dobbiamo perseguire successi nel rispetto della sostenibilità, ma essendo anche ambiziosi. Non diciamo che siamo i più bravi, ma siamo ambiziosi perché con l’esperienza e la competenza del management vogliamo arrivare a regalarci altre soddisfazioni, con uno spirito di vittoria che deve andare di pari passo col rispetto dei nostri avversari. Vi auguro un buon Natale nella speranza di poter festeggiare a fine anno qualcosa di importante".

Ovviamente presente a San Siro anche Simone Inzaghi, da quattro anni l’allenatore dell’Inter, attesa lunedì da un confronto diretto a Roma contro la Lazio che vedrà 13mila tifosi ospiti all’Olimpico. "È un piacere essere con voi. È il quarto Natale qui, è un motivo d’orgoglio - ha detto Inzaghi -. Ringrazio tutte le persone che sono con noi tutti i giorni. Penso ai miei giocatori, lo staff che mi supporta quotidianamente, la dirigenza e il presidente. Poi tutti gli uomini e donne che lavorano dietro le quinte. Ci fanno sentire a casa ogni giorno ed è importante per me e i giocatori. Un pensiero alla squadra e ai successi che abbiamo avuto. Siamo contenti e speriamo possano proseguire. Vincere è difficile, rivincere ancora di più, ma grazie a voi e ai tifosi penso che si possa fare ancora qualcosa di importante e ne sono convinto".

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