Inter, bivio pericoloso. Zhang-Pimco sul filo. Oaktree può subentrare

L'accordo tra Steven Zhang e Pimco per un finanziamento cruciale all'Inter rischia di saltare, con Oaktree pronto a prendere il controllo. Zhang cerca di evitare la cessione in un momento di crescita del club, ma le tensioni finanziarie sono alte.

di MATTIA TODISCO -
17 maggio 2024
Zhang-Pimco sul filo. Oaktree può subentrare

Zhang-Pimco sul filo. Oaktree può subentrare

La matassa si è ingarbugliata. L’accordo tra Steven Zhang e Pimco per un finanziamento da 430 milioni di euro, se si farà, avverrà sul filo di lana rispetto alla scadenza del 20 maggio, termine entro il quale il presidente dell’Inter ha bisogno di incassare la cifra per poter chiudere il capitolo Oaktree. Se lunedì non risulterà versata la cifra pattuita di 270 milioni di euro (più interessi al 12% che hanno fatto levitare la somma fino a 385) il private equity americano potrà provvedere all’escussione del pegno: le quote della società di viale della Liberazione. Un esito che Suning vuole evitare a tutti i costi, motivo per cui ha messo in piedi la trattativa con Pimco. Un finanziamento che, secondo la bozza preparata nelle scorse settimane, dovrebbe prevedere interessi sempre al 12% per i prossimi due anni e mezzo (fine 2026), più vantaggioso rispetto a quello proposto proprio da Oaktree per rimandare di almeno un anno la restituzione del prestito.

Per Zhang il nuovo accordo, che arrivi con uno o l’altro fondo, serve a non passare il testimone in un momento nel quale il club è in crescita esponenziale. Lo testimoniano tanti fattori: i bilanci, col rosso in calo nelle ultime stagioni (lo sarà anche il prossimo giugno passando da un -85 a un probabile -40/50 milioni); la sponsorizzazione con Betsson da 30 milioni l’anno per un quinquennio che partirà da luglio; la qualificazione alla nuova Champions e al Mondiale per club che complessivamente potrebbe valere oltre 100 milioni; il valore della rosa che ha superato i 600. I potenziali acquirenti che non si sono presentati alla porta di recente, se non per delle blande richieste d’informazioni o per due diligence lasciate cadere nel vuoto (vedi Bc Partners nel 2021) sarebbero certamente più attratti da un club che a giugno 2025, pur con l’eventuale finanziamento da restituire e un ulteriore bond aperto dall’Inter con scadenza 2027, spera di presentare un esercizio in pari, senza quindi perdite strutturali. Significa, per chi acquista, pagare un debito fisso ma non averne di ulteriori davanti.

Anche per questo in ambito finanziario non si esclude nulla. Nemmeno che alle spalle di Oaktree, il quale fonti menzionate ieri dall’Ansa sarebbe impegnata a "sfruttare ogni mezzo per rafforzare la propria posizione negoziale ed ostacolare la chiusura dell’accordo con il nuovo partner", ci sia già il futuro proprietario, visto che dall’interno del private equity è sempre trapelata la volontà di non acquistare l’Inter, piuttosto di guadagnare dall’operazione di finanziamento con Grand Tower Sarl, controllante del club.

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