Inter, brividi verso la vetta. Lautaro c’è, il Var annulla il gol del Venezia al 98’
DiFra in avvio sorprende Inzaghi, poi nella ripresa va a segno il capitano nerazzurro. Nel finale l’episodio chiave: la rete di Sverko era stata convalidata da Ferrieri Caputi. .
Lo scatto per accorciare sul Napoli è compiuto. Coi patemi da vecchia Inter, quella che chiamavano “Pazza“ e toglieva anni di vita ai cardiopatici. Col Venezia finisce 1-0: gol di Lautaro, pareggia Sverko quando è appena scoccato il 98’. Il Var annulla per fallo di mano e i tifosi di casa esultano più di quando segna la propria squadra. Il Napoli, ora, è soltanto a un punto.
Di giallo vestiti, contro il Venezia in bianco, i ragazzi di Inzaghi portano a casa il risultato con enorme fatica. Abbondano inizialmente in possesso palla con poco costrutto. Lautaro ha la prima chance: manca il bersaglio di testa su invito recapitato da Dimarco dalla bandierina. Cercato spesso dai compagni nei suoi inserimenti senza palla, Dumfries viene invece fermato da Haps con un colpo di mano, ma è reo di spingere l’avversario alle spalle nel contrasto e il Var conferma la scelta di Ferrieri Caputi. Se non ci fosse Sommer, amante del brivido nel costruire dal basso, la partita sarebbe ancora più avara di momenti di sussulto. Il pepe prova a mettercelo Nicolussi Caviglia, che regala un contropiede in netta superiorità numerica, chiuso da Thuram tirando addosso a Idzes. I pericoli, per gli ospiti, cominciano ad aumentare. Ancora Thuram sfonda abbattendo difensore ed esterno della rete, mentre Mkhitaryan va col piatto sull’invito di Dumfries, non riuscendo ad angolare il colpo (Stankovic ribatte). È una parità che al Venezia sta bene e che rischia di trasformarsi in beffa per l’Inter quando Idzes trova un’autostrada e con l’aiuto di Pohjanpalo apparecchia un’occasione colossale per Oristanio, dando modo a Sommer di iscriversi alla partita.
Di Francesco ne avvicenda due all’intervallo e riceve dividendi. Il Venezia entra in area avversaria tre volte in otto minuti, chiama ancora Sommer all’intervento (su Pohjanpalo). Subisce gol da Mkhitaryan, ma Dimarco è in fuorigioco un attimo prima di scodellare l’assist. L’azzurro deve aspettare il 20’ per poterne piazzare un altro sulla testa di Martinez, mandato a bersaglio. In un amen estrare dal cilindro anche il terzo, gettato via da Thuram. Avanti, ma con Bastoni che va ko, Inzaghi ne approffitta per cambiarne tre e rilanciare il rientrante Calhanoglu. Taremi si guadagna un probabile rigore per fallo di mano, ma c’è di nuovo il Var in azione: altro fuorigioco. Stankovic si esalta su Calhanoglu, De Vrij incorna fuori e quando si alza il tabellone con sette minuti di recupero San Siro sbuffa. Ne ha ben donde, perché all’ultimo assalto Sverko trova lo stacco giusto per superare Sommer. Ammutolisce lo stadio, che si rianima in breve: fallo di mano, pericolo scampato. La vetta è più vicina.
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