Inter, è un inferno che non fa paura. Inzaghi sfida il Cholo da favorito. Lautaro & Co., missione Champions. Atletico in crisi, ma torna Griezmann
Il ritorno degli ottavi dopo l’1-0 a San Siro: sarà un Wanda Metropolitano infuocato da tutto esaurito. I nerazzurri, con lo scudetto già ipotecato, sono al massimo della condizione e della fiducia.
La fiducia c’è, anche oltre la prudenza. In altri momenti Simone Inzaghi non avrebbe probabilmente proferito parola o lo avrebbe fatto in altri termini davanti a una precisa domanda su un’accoppiata scudetto-Champions. Un traguardo enorme, riuscito solo due volte nella storia nerazzurra. Per la metà tricolore manca molto poco, al di là della scaramanzia dei tifosi più prudenti. Il cammino europeo è invece ancora tutto da costruire.
"Serie A e Champions? È il desiderio di tutti, intanto siamo arrivati agli ottavi per il terzo anno consecutivo e non è scontato", risponde il tecnico alla vigilia di Atletico Madrid-Inter, il ritorno di una sfida partita con l’1-0 dei nerazzurri al Meazza. Il divario poteva essere più largo, se non fosse che non tutte le opportunità sono state trasformate adeguatamente. Un infortunio terrà fuori dalla sfida proprio il match winner di quella gara, Marko Arnautovic, così come Carlos Augusto.
Non sono assenze che toccano i titolari, ma avrebbero rappresentato delle alternative importanti. In particolare Carlos Augusto è un giocatore a cui Inzaghi si affida pressoché sempre, a partita in corso, inserendolo per Bastoni o Dimarco a match iniziato a seconda di come si mette la situazione. La sua assenza potrebbe avere ripercussioni anche sulla scelta per la corsia opposta: tenersi Darmian in panchina vuol dire avere a disposizione un jolly che può sostituire tanti giocatori diversi, il che favorisce Dumfries (meno duttile) per una maglia dal 1’. Avanti il giocatore olandese anche nell’altro ballottaggio, tra De Vrij e Acerbi, per guidare la retroguardia. Il resto della formazione è invece priva di grandi segreti. Inzaghi non è allenatore da mosse a sorpresa. Segue una linea e la difende, confortato nel 2024 da un calendario finora costellato di sole vittorie, tredici consecutive. Dovesse centrare la quattordicesima sarebbe solo il secondo ko stagionale in casa dell’Atletico Madrid, dopo quello contro l’Athletic Bilbao in semifinale di Coppa del Re, a dimostrazione della forza degli uomini di Simeone quando hanno il supporto del Civitas Metropolitano. I 70mila e rotti del Meazza all’andata saranno pareggiati (o poco meno) dai numeri molto simili che i colchoneros toccheranno stasera.
Tornerà Griezmann, fermo proprio dalla sfida d’andata. Si è allenato in gruppo negli ultimi due giorni, andrà a ricomporre la coppia con Morata che ha fatto la fortuna dell’Atletico fino a qualche settimana fa.
A Sommer e soci il compito di fermarli, sfoggiando la solidità difensiva che ha fatto da perfetto contraltare alla produzione offensiva. Aggiungere un altro clean sheet ai 23 già inanellati in stagione darebbe la certezza di passare ai quarti di finale, con un distacco in campionato sulle inseguitrici tale da poter gestire il turnover nelle giornate di Serie A pre-Champions. Un vantaggio che molte altre contendenti in Europa, a partire dallo stesso Atletico stasera, non hanno.
Continua a leggere tutte le notizie di sport su