Inter, futuro incerto dopo il trionfo. Zhang: "Da Oaktree minacce legali. Così è a rischio la stabilità del club»

Il presidente nerazzurro rompe il silenzio ed è corsa contro il tempo per evitare l’escussione del pegno. La lettera preoccupa i tifosi alla vigilia dello show di casa: il fondo creditore vicino a diventare proprietario .

di GIULIO MOLA -
19 maggio 2024
Zhang: "Da Oaktree minacce legali. Così è a rischio la stabilità del club"

Zhang: "Da Oaktree minacce legali. Così è a rischio la stabilità del club"

Doccia gelida sulla festa (l’ennesima) dei campioni d’Italia. Perché se è giusto continuare a celebrare la seconda stella con gioia ed emozioni (a San Siro ci sarà prima la partita con la Lazio alle 18, poi le premiazioni e infine il megaconcerto con Ligabue e Tananai) è anche vero che l’eccitante domenica del popolo nerazzurro rischia di essere rovinata dalle notizie riguardanti il futuro della società, fra minacce legali e scenari allarmanti. Tutto questo ad un solo giorno dalla scadenza della struttura del prestito ottenuto da Oaktree, visto che la proprietà dell’Inter non ha ancora comunicato al creditore come intende onorare l’impegno.

Dopo le indiscrezioni dei scorsi giorni riguardanti possibili complicazioni sulla trattativa fra il club di Viale della Liberazione e Pimco (altro fondo americano a cui il gruppo Suning si è rivolto per un nuovo rifinanziamento da 430 milioni circa) e la contestuale estinzione delle pendenze con Oaktree (i 275 milioni ricevuti nel maggio 2021 più 100 di interessi finora maturati), ieri all’ora del caffè la Proprietà ha deciso di rompere il silenzio con un comunicato che preoccupa tutto l’ambiente per tutte le difficoltà emerse nelle ultime settimane: "Il comportamento di Oaktree mette a rischio la stabilità dell’Inter: lavoriamo a soluzione pacifica", l’accusa del presidente nerazzurro, che punta l’indice contro il fondo californiano. E ancora: "La leggendaria seconda stella è una testimonianza della nostra crescita e del nostro successo. Tutti i nostri partner, inclusa Oaktree, hanno potuto trarre beneficio dal raggiungimento di tali incredibili traguardi dentro e fuori dal campo", - spiega Zhang rimarcando il suo percorso nella lunga lettera pubblicata sui canali ufficiali del club nerazzurro -. Il presidente sottolinea che in questi mesi "abbiamo fatto ogni tentativo per trovare una soluzione amichevole con il nostro partner, compresa l’offerta di molteplici possibilità per Oaktree di ottenere un ritorno finanziario completo e immediato. Purtroppo, i nostri sforzi finora sono stati esasperati da minacce legali e dalla mancanza di un coinvolgimento significativo da parte di Oaktree. Tutto ciò è stato molto frustrante e deludente, ma questo comportamento sta ora creando una situazione di rischio per il club che potrebbe metterne seriamente a repentaglio la stabilità. A nome dell’Inter e in qualità di presidente, voglio rassicurare le centinaia di milioni di tifosi in tutto il mondo che faremo tutto il possibile per proteggere i nostri colori, i nostri valori fondanti e la nostra stabilità. Ci impegniamo a lavorare per una risoluzione pacifica con Oaktree e a continuare la nostra storia di successi per la nostra amata Inter".

Cosa può accadere a questo punto? La trattativa di Zhang con il fondo Pimco era stata studiata per prendersi altro tempo nell’ottica di cedere il club alla cifra di 1,15 miliardi di euro, considerato che sono state aperti tavoli di dialogo con investitori arabi e non solo. Ma il tentativo di accordarsi per il nuovo finanziamento con Pimco, sulla base di un tasso d’interesse del 10-12%, ha trovato degli ostacoli soprattutto (secondo fonti vicine alla proprietà nerazzurra) per le manovre di un disturbo proprio di Oaktree, che spinge per la cessione del club che consentirebbe (come da clausole contrattuali) di intascare percentuali sulla rivendita. Se invece Zhang restituirà i soldi entro la scadenza, Oaktree potrà solo incassare e uscire di scena. Il problema è che allo stato attuale il presidente dell’Inter non ha saldato il debito e non è dato sapere se riuscirà a farlo in questa frenetica corsa contro il tempo (limite massimo martedì 21, visto che in Lussemburgo, dove ha sede la società controllata da Zhang, domani è giorno di festa). E a garanzia di quel prestito ottenuto del 2021, a un tasso del 12 per cento, Oaktree ha preteso in pegno il pacchetto di maggioranza delle azioni dell’Inter, pari al 69 per cento delle quote totali. Dunque, se entro martedì Zhang avrà chiuso la trattativa con Pimco (che a questo punto, però, è intenzionato a farsi da parte) e trovato i soldi per chiudere i conti con Oaktree, resta Suning. In caso contrario il fondo di Los Angeles potrà escutere il pegno e diventare proprietario dell’Inter (senza stravolgimenti e tenendosi stretta l’attuale dirigenza). A meno che le parti non si accordino per una proroga, finalizzata alla vendita del club. Ovviamente a condizioni ancor più vantaggiose per Oaktree.

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