Inter, il volo continua. Carlos Augusto-Thuram, un buon Como si arrende
Quarta vittoria di fila per Inzaghi, a -3 dall’Atalanta ma con una gara in meno. Dura replica di Marotta a Cardinale: "Le sue parole irrispettose e inopportune".
Il regalo di Natale ai tifosi dell’Inter è un sudato 2-0 al Como. Arriva solo nel recupero, con una cannonata di Thuram, dopo un primo tempo chiuso in parità e la prima firma della partita apposta da Carlos Augusto. La prestazione sotto l’albero dei campioni d’Italia non è scintillante. I gol non abbondano come all’Olimpico, una settimana prima, perché a latitare sono le occasioni.
Complice, di fronte, un Como arcigno. Fabregas, abbandonando lo spirito barcellonista, schiera una fase difensiva a linee strette e basse, quasi un 4-5-1, dal quale prova ad uscire dopo mezz’ora di trincea con Belotti che pesca bene Fadera nell’ampio spazio alle spalle dei difensori interisti (tiro centrale). Reina è ancor meno impegnato, protetto da una falange ordinata e compatta. I tifosi di casa (altro sold out nonostante le feste prossime) sperano in un bis della trasferta a Roma del turno scorso, quando l’Inter sonnecchiò per 40’ prima di debordare fino al 6-0. Il tentativo di Dimarco è un primo squillo, poco prima dell’intervallo. L’Inter che torna dal tunnel mostra una faccia più cattiva. Preme sull’acceleratore, sbatte contro Dossena sul tiro di Thuram, sblocca con l’incornata di Carlos Augusto su corner di Calhanoglu. Il “braccetto“ mancino di Inzaghi è decisivo anche quando anticipa di un soffio Goldaniga, evitando il pari ospite al quarto d’ora. Nell’azione successiva ci pensa Sommer a spegnere i sogni di gloria di Nico Paz. Kone e Cutrone per Sergi Roberto e Strefezza sono le mosse di Fabregas. L’ivoriano perde due palloni nella propria trequarti appena entrato e il Como rischia. Lautaro segna, ma in fuorigioco. Come in Coppa, la gara si ferma per qualche minuto per un malore sulle tribune, quindi tocca a Inzaghi inserire De Vrij e Zielinski, più avanti Buchanan, Frattesi e Thuram (dalla parte opposta dentro Mazzitelli, Barba e Cerri). Cutrone spaventa il Meazza con un colpo di testa a lato. Solo in pieno recupero Thuram fulmina Reina sul suo palo azionando un destro di eccezionale potenza, la stoccata che chiude la gara.
Prima del fischio d’inizio, un’altra la mette a segno Beppe Marotta, rispondendo alle recenti dichiarazioni di Gerry Cardinale. "Affermazioni fuori luogo - spiega il presidente interista - È vero che negli anni passati il nostro azionista di maggioranza ha avuto difficoltà economiche, però già qualche anno fa è stato affiancato da Oaktree che oggi è proprietario del club e ha tracciato le linee guida. Rispondiamo al Fair Play Finanziario e siamo passati da 246 milioni di perdita a 36, conquistando Scudetto e Supercoppa, conseguendo la seconda stella. E siamo l’unica squadra di Milano ad averla...".
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