Inter in volo, basta Lautaro. Perla del Toro e Sparta ko. Inzaghi vede già gli ottavi
I nerazzurri sbancano Praga, decide uno splendido tiro al volo del capitano. Dopo la sconfitta di Leverkusen una gara di grande concretezza e quarto posto .

In una Praga gelida, l’Inter ha prevalso dominando col possesso palla. Annullato anche un gol per fuorigioco a Dumfries
Dimenticate l’Inter spettacolare del campionato. Il volto europeo dei nerazzurri è pragmatico, volto al sodo, come accade in casa dello Sparta Praga. L’1-0 costruito su un gol di Lautaro e una lunga gestione, consente di salire a 16 punti a 90’ dalla fine della fase a girone. All’appello manca solto la gara con il Monaco a San Siro del 29: basterà un punto per gli ottavi.
L’obiettivo è evitare i playoff e non intasare il calendario ed è per questo che Inzaghi, contrariamente alle precedenti gare di Champions, privilegia i titolari. Un dato su tutti: giocano Lautaro e Thuram assieme, in Coppa non capitava dal ritorno degli ottavi contro l’Atletico di un anno fa. L’argentino, in particolare, ripaga la scelta risultando il match winner. La squadra ceca è una fisarmonica, va a pressare Sommer sulla costruzione dal basso, ma quando si rannicchia è tutta nella propria trequarti. Gli spazi per lo scambio stretto sono risicati, serve aggirare l’ostacolo e l’Inter ha un provvidenziale Bastoni, che pennella da sinistra trovando il colpo al volo di Lautaro, quasi dalla linea di fondo. Il freddo di Praga indurisce il terreno e crea qualche problema di equilibrio ai giocatori. Per contro, gli ospiti restano ben bilanciati, persino troppo nell’opinione di Inzaghi, che sprona i suoi a un maggior coraggio. Lo Sparta non punge come il gelo della sera, resta però in piedi grazie anche a qualche imprecisione dei campioni d’Italia negli ultimi sedici metri. Dumfries “sballa“ un cross con spazio, Asllani orchestra bene la regia ma spedisce largo un sinistro a giro dal limite. A ritmi tutto sommato blandi, per i cechi risulta più semplice non patire il gap. Birmancevic fa suonare un’allarme, Sommer para a terra. Sul lato opposto Barella imita Asllani da ottima posizione. La ripresa dell’Inter è in lieve affanno. L’uscita di palla è faticosa, Birmancevic saggia nuovamente le qualità di Sommer sul suo palo, mentre Thuram e Lautaro si aggiungono alla lista dei tiratori a salve. Alle spalle della retroguardia di casa cominciano a crearsi praterie invitanti. Dumfries ne sfrutta bene una e segna, ma Dimarco viene colto in offside di un soffio. Lo Sparta coglie la notizia con sollievo e la butta sul fisico, percorrerendo le vie aeree. Cresce il numero delle occasioni, anche di parte nerazzurra, spesso con Thuram (altalenante) protagonista nel bene e nel male. Il francese è comunque utile nel finale per controllare, fino al triplice fischio.
Nel pre-gara, spazio al mercato con le parole del ds Ausilio: "Frattesi? Non ha mai chiesto la cessione, ma ha un agente molto attivo... Stiamo valutando con l’entourage di Buchanan se sia opportuno completare il suo percorso altrove, ma non escludo rimanga. Donnarumma? Oggi il portiere non è una priorità".
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