Inter-Parma 3-1: i nerazzurri travolgenti a San Siro. Segnale scudetto a Napoli e Atalanta

In gol Dimarco, Barella e Thuram. Ininfluente l'autorete finale di Darmian

di MATTEO AIROLDI
6 dicembre 2024
Marcus Thuram e Nicolò Barella

Marcus Thuram e Nicolò Barella

Milano, 6 dicembre 2024 – Vince e convince l’Inter che, nell’anticipo della quindicesima giornata di Serie A, travolge 3-1 il Parma, raccogliendo l’undicesimo successo nelle ultime tredici uscite ma soprattutto lanciando un segnale scudetto ad Atalanta (momentaneamente agganciata a quota 31) e Napoli (ora a +1 sull’Inter). A San Siro è andato in scena un vero e proprio monologo dei nerazzurri che, grazie a una manovra avvolgente, hanno dominato sin da un primo tempo in cui hanno creato un’importante mole di palle gol – tra le quali anche un palo colpito da Dumfries –, sbloccando la gara al 41’ grazie a Dimarco. Nella ripresa, poi, gli uomini di Inzaghi non hanno minimamente accennato a fermarsi ed anzi hanno schiacciato il pedale dell’acceleratore chiudendo i conti con i gol di Barella e Thuram. Soltanto nel finale è quindi arrivata l’autorete del neoentrato Darmian, che ha permesso al Parma di rendere meno amaro il passivo  

Primo tempo

Partenza sprint dei nerazzurri che cercano di imporre i ritmi a loro più congeniali e di controllare il possesso del pallone con ottime geometrie. Sono soprattutto le combinazioni tra Mkhytarian e Dimarco mettono subito in crisi la retroguardia e in particolar modo Hinaut, ma è Calhanoglu a creare al 5’ la prima occasione del match, una conclusione dalla distanza che esce di poco alla sinistra di Suzuki. All’8’ c’è poi lavoro anche per il VAR: Keita stende infatti al limite dell’area Lautaro Martinez. Abisso non ha dubbi e inizialmente fischia il calcio di rigore, ma è poi costretto a tornare sui suoi passi dal controllo VAR e a convertirlo in una punizione (il fallo è avvenuto al limite dell’area) che Calhanoglu batte sfiorando nuovamente il palo. Le cose per i ducali rischiano di complicarsi quando Balogh, al 12’, è costretto a lasciare il campo per infortunio e lasciare il posto a Leoni. A restare invariato è il dominio dei nerazzurri che al 17’ creano l’ennesima palla gol con Dumfries che da posizione leggermente defilata fa vibrare l’incrocio dei pali. Basta un minuto e gli sforzi nerazzurri vengono premiati da Thuram che, al culmine di un bello scambio con Lautaro Martinez, trova la via del gol, ma tutto viene vanificato dalla posizione di fuorigioco del francese a inizio azione. Pericolo scampato per il Parma che se la vede brutta anche al 21’ sulla conclusione di Mkhitaryan, che esce di un soffio, ma poi riesce ad abbozzare una reazione provando a giocare di rimessa e sfruttando una giocata di sponda spalle alla porta di Bonny che serve Sohm, il quale fa partire una conclusione di piatto che finisce sul fondo ma non di molto. La replica dell’Inter è racchiusa nell’ennesima palla gol sprecata, questa volta da Lautaro che, a pochi passi dalla porta, calcia clamorosamente alto sopra la traversa su una respinta un po’ goffa di Suzuki a seguito di un tiro-cross di Dimarco. Un errore che rischia di costare e non poco al 28’, minuto in cui Cancellieri, all’apice di una ripartenza nata da un recupero in mediana di Sohm, costringe Sommer alla parata provvidenziale per alzare il pallone sopra la traversa. Troppo poco, però, per far vacillare le certezze degli uomini di Inzaghi che continuano a imporre un ritmo tambureggiante e al 40’ vengono premiati: ci prova Calhanoglu con una botta dal limite respinta da Suzuki, il quale però non può nulla quando, dopo aver ricevuto palla dal fondo da Mkhitaryan, Dimarco si aggiusta il pallone con il tacco, si libera di un avversario e con un diagonale destro sigla l’1-0 di fine primo tempo.  

Secondo tempo

La ripresa comincia senza sostituzioni e con un’Inter che sceglie la strategia dell’attesa lasciaNDI l’iniziativa al Parma. I ducali non riescono però a pungere e la scelta di Inzaghi paga buoni dividendi perché al 53’ arriva il raddoppio nerazzurro: tutto nasce da un lancio perfetto di Mkhitaryan, il quale pesca Barella che scatta sul filo del fuorigioco, mette a sedere un avversario e con un destro leggermente ad effetto fredda Suzuki. Per poter gioire per il 2-0, l’Inter deve attendere un lungo controllo VAR che alla fine non ravvisa alcuna posizione di offside del nerazzurro. La partita si stappa definitivamente e al 59’ Lautaro, sul cross dal fondo di Bastoni, testa i riflessi di Suzuki che nega all’argentino il 3-0. Sul ribaltamento di fronte è il Parma con Cancellieri, dispiegatosi in campo aperto, a mancare la rete della possibile riapertura dei giochi. Pecchia decide allora di mescolare le carte e inserire Almqvist ed Hernandi per Bonny e Keita. La gara resta però di fatto un monologo dei nerazzurri che al 66’ calano il tris grazie a Thuram che, sugli sviluppi di un corner, raccoglie la sponda di testa di Bisseck e in acrobazia infila il pallone in rete. L’ultimo guizzo della partita del francese perché, con il risultato di fatto messo al sicuro, Inzaghi può gestire le forze dei suoi uomini e al 70’ getta in mischia Correa, Asslani e Buchanan per Thuram, Dimarco e Calhanoglu. Bastano pochissimi istanti al “Tucu” per mettersi in mostra e servire un pallone in profondità al connazionale Lautaro Martinez, il quale allarga però troppo il pallone e non inquadra la porta avversaria. Nonostante un risultato in ghiaccio, le emozioni nel finale non mancano perché i ducali riescono a rendere meno amaro il risultato sul piano dei numeri ma non della sostanza con l’autorete di Darmian, subentrato al 75’ a Bastoni, il quale devia nella propria porta il pallone in un testa a testa con Man. All’Inter viene poi revocato il secondo rigore concesso poiché dopo l’on field review Abisso torna nuovamente sui suoi passi vista la mancanza del contatto tra il piede di Hainaut e quello di Luataro Martinez. Episodi che non cambiano comunque la sostanza perché dopo il triplice fischio di Abisso l’Inter può esultare per questa netta e convincente vittoria. Il tabellino: Inter (3-5-2): Sommer; Bisseck (dal 92’ Palacios), de Vrij, Bastoni (dal 75’); Dumfries, Barella, Calhanoglu (dal 70’ Asslani), Mkhitaryan, Dimarco (dal 70’ Buchanan); Lautaro, Thuram (dal 70’ Thuram). All. Inzaghi. Parma (4-2-3-1): Suzuki; Hainaut, Delprato, Balogh (dal 12’ Leoni), Valeri (dal 75’ Valenti); Sohm, Keita (dal 59’ Hernani); Man, Mihaila, Cancellieri (dal 75’ Haj); Bonny (dal 59’ Almqvist). All. Pecchia. Marcatori: Di Marco (40’), Barella (53’), Thuram (66’), Darmian aut. (81’). Note – Ammonizioni: Keita, Dimarco.

 

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