Inter, Zhang eguaglia Facchetti per numero di trofei: “Orgoglioso di tutta la squadra”

Il presidente nerazzurro al quinto trofeo in carriera, eguagliato Facchetti al terzo posto di sempre: l’obiettivo dell’Inter è sempre vincere

di MANUEL MINGUZZI -
25 maggio 2023
Steven Zhang e Simone Inzaghi

Steven Zhang e Simone Inzaghi

Milano, 25 maggio 2023 - Una doppietta di Lautaro Martinez ha regalato all’Inter la Coppa Italia 2022/2023, che rappresenta il quinto trofeo per Steven Zhang da quando è presidente. Il successo nella finale di Roma vale dunque un pezzetto di storia per il presidente cinese, che ha eguagliato al terzo posto di sempre tra i più vincenti un mito nerazzurro come Giacinto Facchetti. Per l’Inter è stato un percorso netto negli ultimi due anni nelle coppe nazionali, considerando la Supercoppa e la Coppa Italia dell’anno scorso, entrambe bissate in questa stagione da Simone Inzaghi che è dunque re di coppa dentro i confini italiani. In casa nerazzurra è tempo di godersi il successo, ben consapevoli che ci sarà un altro grande appuntamento il 10 giugno con la finale di Champions allo stadio Ataturk di Istanbul. L’Inter potrebbe realmente fare la storia dopo tredici lunghi anni anche se di fronte ci sarà la miglior squadra di Europa per distacco, lei sì a caccia di quel Triplete che in casa nerazzurra ricordano sempre con orgoglio. Guardiola, oltre alla Premier, può infatti vincere anche Fa Cup e Champions, ma ci sarà l’Inter di Zhang davanti.

Zhang: “Orgoglioso di tutta l’Inter”

Cinque trofei per Steven Zhang, con quattro coppe nazionali e uno Scudetto, mentre un successo in Europa per ora è sfuggito con la finale di Europa League perduta per mano del Siviglia, ma ci sarà un nuovo tentativo il 10 giugno in Champions contro il Manchester City. Intanto il presidente si gode la Coppa Italia, la seconda consecutiva: "Sono orgogliosissimo di tutti, della squadra e di tutto lo staff. Siamo al quinto trofeo vinto sotto la nostra gestione e questo dimostra come sia cresciuta la mentalità di tutti, una mentalità vincente”. Già, mentalità vincente che issa Zhang al terzo posto di sempre tra i presidente nerazzurri più vincenti al pari di un mito come Giacinto Facchetti: “Significa che abbiamo fatto un ottimo lavoro negli ultimi anni, è un onore essere vicino alla famiglia Moratti, che rimane sempre nel cuore di tutti i tifosi - ancora Zhang - L'obiettivo deve essere sempre quello di vincere ogni trofeo. I risultati sono frutto di un lavoro collettivo che ci ha portato ad essere nuovamente competitivi, in Italia e in Europa”. Ma la stagione, fortunatamente, non è finita, perché il 10 giugno c’è il grande appuntamento con l’assalto alla Champions League, in una finale che vede l’Inter partire sfavorita: “Ovviamente nella finale di Champions League affronteremo una grandissima squadra ma quando siamo partiti sette anni fa non avevamo questa mentalità, siamo cresciuti tantissimo e adesso abbiamo le giuste qualità per giocarcela”. E’ dunque un grande momento per l’Inter, arrivata in piena forma a fine stagione dopo un periodo difficile tra marzo e aprile che ha fatto sfuggire lo Scudetto e messo in pericolo i primi quattro posti. Ma la squadra ha risposto con coraggio: "Una parola per descrivere l'Inter? Coraggio. L'Inter è coraggiosa, in ogni situazione, in ogni competizione e nella vita - la carica di Zhang - La vittoria è dedicata a tutti i tifosi e a tutte le persone che lavorano nel Club, per rendere possibile tutto questo e per creare questa abitudine alla vittoria. L'obiettivo deve essere sempre quello di vincere ogni trofeo”. E poi c’è il lavoro di Simone Inzaghi. Il tecnico non è ancora riuscito a vincere uno Scudetto ma nelle coppe il percorso è stato netto, ritrovando anche grande rendimento in Europa: “Per riuscire a vincere trofei, è fondamentale il contributo dell'allenatore, che ci ha portato anche in finale di Champions League. Sicuramente continueremo con Simone Inzaghi. Andare a Istanbul a giocarci la finale di Champions League è importantissimo ma prima dobbiamo finire la nostra stagione, l’impegno dei giocatori sarà come sempre al massimo”, la conferma di Zhang che dunque blinda ancora l’allenatore. E’ un bel momento per il presidente che può vedere sotto agli occhi una Inter competitiva sia in Italia che in Europa. Ed era la sua missione ad inizio avventura sette anni fa: “Sono orgoglioso di dire che l’Inter oggi è tornata al top, è sempre competitiva, ha vinto finali, ha sempre lottato fino alla fine in ogni competizione. È qualcosa a cui abbiamo lavorato per tanti anni e siamo contenti che oggi possiamo mostrare quello che avevamo promesso”.

Lautaro in tripla cifra: “Emozionato”

La nona Coppa Italia della storia dell’Inter porta la firma di Lautaro Martinez. Una preziosa e determinante doppietta dell’argentino ha confezionato la rimonta contro una Fiorentina coriacea che aveva trovato l’immediato vantaggio con Gonzalez. Ma Lautaro ha deciso di caricarsi la squadra sulle spalle trovando il gol numero 100 e 101 della sua avventura in nerazzurro. Tripla cifra per il toro argentino, sempre più decisivo: "Sinceramente sono molto emozionato e contentissimo perché è da un paio di anni che stiamo portando trofei a questa grande società e a questo grande club e dobbiamo continuare così. Volevo alzare un’altra coppa, in questo sport è bellissimo vincere”, le sue parole dopo la finale. La partita non era iniziata bene, la Fiorentina ha avuto un approccio migliore trovando il rapido vantaggio, poi l’Inter ha trovato le contromisure pur soffrendo nel finale con gli ultimi assalti viola "Siamo stati bravissimi. Abbiamo iniziato male, ma poi siamo rientrati in partita e siamo riusciti a ribaltare il risultato. Siamo contenti di lasciare questa coppa a Milano”, il commento di Lautaro che ha regalato un altro trofeo alla bacheca nerazzurra. Coppa Italia confermata per il secondo anno consecutivo grazie alla doppietta dell’argentino, arrivato in tripla cifra: “101 gol con l’Inter? Voglio continuare così, dando il mio contributo per la squadra, per l’Inter e continuare a vincere". Il prossimo appuntamento è sabato contro l’Atalanta in campionato, ma la mente è già rivolta al 10 giugno nella finale di Champions. E lì servirà un’altra grande prestazione del numero 10.

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