Inzaghi in laguna per cercare un’altra Inter

Mancano cinque titolari e Bisseck, in casa del Venezia servono risposte dalle seconde linee. Ma per Frattesi non ’è ancora spazio

di MATTIA TODISCO
12 gennaio 2025
Simone Inzaghi, 48 anni, oggi sul campo del Venezia deve fare i conti con l’assenza di almeno cinque titolari e anche di Bisseck in difesa

Simone Inzaghi, 48 anni, oggi sul campo del Venezia deve fare i conti con l’assenza di almeno cinque titolari e anche di Bisseck in difesa

La prima barriera da superare è quella degli infortuni. Mai come ora il mantra di Simone Inzaghi, "abbiamo bisogno di tutti", deve avere riscontri nella realtà perché la lista degli assenti dell’Inter è lunga. Adesso sì, che si vedrà l’effettiva profondità della rosa, visto che oggi alle 15 a Venezia non saranno a disposizione Bisseck, Acerbi, Calhanoglu, Mkhitaryan, Correa, mentre Pavard e Thuram partiranno solo dalla panchina. Così come Dimarco, che non ha infortuni in corso o da mettersi alle spalle, ma rifiaterà lasciando spazio a Carlos Augusto. Nella sostanza il tecnico deve rinunciare dall’inizio a cinque titolari e con Bisseck viene meno anche la prima alternativa come “braccetto“ a destra, dove verrà rispolverato il sempreverde Darmian.

Un maestro di duttilità, le cui doti renderebbero ingenerosa la definizione di “tappabuchi“. È l’uomo dell’occorrenza, piuttosto, quello che se Dumfries non è in forma (vedi l’avvio di stagione) fa il titolare a tutta fascia a destra e se c’è un’emergenza altrove permette di spostare gli altri dove meglio sanno giocare. Le criticate seconde linee, sul cui capo sono piovuti diversi appunti dopo la sconfitta nel derby di Supercoppa, hanno l’occasione per trasformare la rabbia in riscatto. Soprattutto a centrocampo, dove Asllani ha steccato in Arabia e anche Zielinski è entrato “morbido“ per l’importanza dell’appuntamento.

È sintomatico che, nonostante le assenze, tra i titolari non ci sia ancora Frattesi. Inzaghi preferisce l’albanese come play di riserva e il polacco come mezzala sinistra. In un centrocampo già così falcidiato la certezza è Barella, proprio quello che fa da “tappo“ alle ambizioni di Frattesi, a cui verrà chiesto l’ennesimo apporto a gara in corso (forse), un ruolo che all’azzurro va troppo stretto dopo un anno e mezzo a Milano. Per questo l’agente sta sondando da tempo il terreno in più direzioni, con una predilezione verso la sponda giallorossa di Roma. A breve potrebbe arrivare un’offerta ufficiale dalla Capitale, ma per convincere l’Inter servono 45 milioni senza contropartite, quelle che invece dal lato opposto vorrebbero inserire.

La priorità di Inzaghi resta il campo. Per restare virtualmente in testa (con le due gare ancora da recuperare contro Fiorrentina e Bologna) deve vincere in laguna, contro una squadra che annovera diversi gioiellini del settore giovanile interista (Stankovic, Carboni, Oristanio) e qualche giocatore sul taccuino di Marotta e Ausilio per il futuro, come Nicolussi Caviglia e lo stesso Oristanio, le cui qualità sono diverse da quelle di Lautaro o Taremi, a cui verrà chiesto di bissare i gol segnati a Riad. Magari con un punteggio diverso a tabellone.

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