Inter, Inzaghi sull'altalena: 7 vittorie in fila dopo il periodo no. Ora può arrivare il rinnovo

Milano, 14 maggio 2023 – Come un anno fa, la primavera dell’Inter è stata di rifioritura dopo un periodo difficile. Allora la svolta arrivò dopo l'ultima sosta per le nazionali, i nerazzurri vinsero 1-0 a Torino contro la Juventus in una gara di sofferenza vinta grazie a un rigore di Calhanoglu. Stavolta il là è arrivato con un successo a Empoli, pochi giorni dopo un 3-3 col Benfica decisivo per lanciare la squadra verso le semifinali di Champions League. La trasferta in Toscana, vittoriosa, ha inaugurato la striscia aperta di sette vittorie consecutive, l'ultima delle quali con un pizzico di fortuna, fattore che certo non guasta e che talvolta non ha premiato Inzaghi in campionato. Al Sassuolo è stato concesso ben più di quanto accaduto contro Fiorentina, Monza, ancora Empoli all'andata al Meazza, eppure i neroverdi hanno ceduto il passo davanti allo strapotere offensivo dei padroni di casa, pur segnando due volte.

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Una delle doti riconosciute al tecnico è stata quella di reagire nel momento di maggiore difficoltà, con le voci di esonero in crescente aumento. Era accaduto in autunno, allorché i vice campioni d'Italia sconfissero il Barcellona a San Siro rilanciandosi dopo un terribile avvio in campionato. È successo di nuovo da Empoli in poi, nel pieno dell'incertezza per una classifica che vedeva l'Inter virtualmente fuori dalla zona Champions, sebbene ancora in corsa in Europa e con la possibilità di arrivare in finale di Coppa Italia.

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I risultati seguenti hanno rafforzato la posizione di Inzaghi, la cui permanenza in vista del prossimo anno sembra più vicina. Se la stagione finirà con un posto tra le prime quattro in campionato e l'accesso all'ultimo atto di Champions (a prescindere da come andrà), la conseguenza dovrebbe essere un rinnovo fino al 2025 con un adeguamento rispetto al contratto attuale. Il primo obiettivo per il prossimo anno diventerà raddrizzare un percorso in Serie A nel quale spiccano negativamente le undici sconfitte, decisamente in sovrannumero rispetto alle potenzialità del gruppo. Quanto fatto in queste ultime settimane lo dimostra in maniera inequivocabile.