Inzaghi, serve il rinnovo. La Premier lo corteggia. Nuovo accordo con l’Inter per scongiurare la fuga
L’exploit dei nerazzurri in campionato ha attirato l’attenzione dei club inglesi
L’Inter schiacciasassi sta facendo il giro del mondo. Anche per chi non ha mai visto in azione i nerazzurri, basta leggere i numeri impressionanti della cavalcata in campionato per strabuzzare gli occhi. La squadra di Simone Inzaghi è in testa con 69 punti, dodici in più della Juventus seconda; ha segnato 67 gol subendone 12, +55 di differenza reti, come nessuno è riuscito a fare nei campionati top in Europa. L’allenatore, solitamente il primo a dover parare i colpi quando c’è burrasca (vedi un anno fa di questi tempi) è anche quello su cui si accendono i riflettori più forti nel momento in cui lo spettacolo offerto è di un livello difficile da comparare anche con gloriose versioni dei nerazzurri nel passato.
Già la finale di Champions League in primavera aveva aiutato Inzaghi a raggiungere una dimensione internazionale consacrata dalla presenza del tecnico italiano nel terzetto del “The Best FIFA Football Awards“, con Luciano Spalletti e il vincitore Pep Guardiola. L’annata in corso sta confermando l’ottimo lavoro fatto assieme allo staff, con una squadra che ha subito un forte cambiamento in sede di mercato (Sommer, Pavard e Thuram solo per citare i volti nuovi tra i titolari a fronte di partenze eccellenti quali Onana, Brozovic, Dzeko o Lukaku) e che nonostante ciò ha conservato i principi acquisiti, migliorando esponenzialmente. Le scelte fatte in estate hanno pagato, grazie ai dirigenti e certamente a Inzaghi stesso. Un lavoro in sinergia che andrà fatto anche a fine stagione per proseguire insieme nel percorso.
Il contratto dell’allenatore con il club di via della Liberazione ha infatti termine il 30 giugno 2025. Impossibile una permanenza sulla panchina interista senza un prolungamento, non solo perché Marotta non ha mai lavorato con un tecnico in scadenza, ma anche perché l’Inter è qualificata per il Mondiale per club in programma dal 15 giugno al 13 luglio 2025. Il contratto non copre l’intera manifestazione, a cui la squadra è qualificata per i risultati conseguiti nell’era Inzaghi: gli ottavi di Champions raggiunti due anni fa, nonché in questa stagione, più la già citata finale dell’anno scorso. Non si sa dove potrà arrivare l’Inter in Coppa, in compenso è difficile pensare che possa non chiudere in testa alla fine del campionato. Il vantaggio acquisito sulla Juventus è enorme e non ci sono segni di cedimento: la squadra ha vinto con quattro gol di scarto le ultime quattro partite di fila.
Alcune importanti panchine in Europa saranno libere (per certo o molto proabilmente) a luglio: Manchester United, Chelsea, Liverpool, Barcellona. Ad oggi la volontà di Inzaghi, da un lato, e Marotta, dall’altro, è parlare della situazione una volta centrati gli obiettivi ancora in piedi. Il tecnico è il primo a volerlo, poi passerà in sede a fissare i suoi parametri per proseguire. Con le dovute garanzie, i nerazzurri saranno ancora la sua prima scelta. Una buona base di partenza c’è: l’Inter non ha “big“ in scadenza e ha già prenotato Zielinski e Taremi. In apparenza, la prossima estate potrebbe essere meno travagliata rispetto a quella del 2023, a cui la società arrivò con undici giocatori in scadenza o a fine prestito.
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