La settimana della verità. Arsenal e Napoli al Meazza. Un doppio crash test per le ambizioni dell’Inter
Due partite ad alto coefficiente di difficoltà che daranno un primo responso. Inzaghi prepara un turnover ragionato con due formazioni molto simili. Coi gunners in Coppa rientrano dal 1’ Acerbi e Calhanoglu dopo gli infortuni.
All’assalto delle ambizioni ci si va sfidando i test più complicati, nella settimana che porta alla prossima sosta per le nazionali. Ci sarà San Siro a far da contorno e saranno due partite complicate per l’Inter, sulla carta, come se poi quella col Venezia fosse stata una passeggiata. Non che la testa dei protagonisti in nerazzurro (votati a un giallo paglierino per ragioni di marketing) sembrasse persa verso il futuro prossimo, nell’affrontare i lagunari. Trattasi, semplicemente, dell’élite della Serie A in cui non puoi permetterti di andare col pedale alzato di mezzo grado, soprattutto se ancora il pilota automatico non è stato inserito. All’analisi esterna non pare di essere davanti a quel bolide senza macchia che i campioni d’Italia parevano lo scorso anno, in campionato ma anche nella prima parte del cammino in Champions, chiuso con la qualificazione agli ottavi in anticipo di 180’.
Ecco, se ad Inzaghi serve capire a che punto sia il processo di avvicinamento a quella sua creatura così dominante, il doppio confronto con Arsenal e Napoli non può che essere una sfida da raccogliere. Meglio arrivarci, dunque, col morale di chi ha scampato un pericolo enorme, ringraziando la tecnologia a cui si è aggrappata l’arbitra Ferrieri Caputi per invalidare il pareggio in extremis del Venezia, durato il tempo di un check. Non solo: il tecnico potrà contare sui rinnovati muscoli di Acerbi, che non ha potuto far rodaggio in campionato, e Calhanoglu, a cui è stata invece concessa una finestra per scaldare il destro dalla distanza e i guantoni di Stankovic, talento cresciuto in casa e che per poco non tirava uno scherzetto ai vecchi amici (chissà se anche futuri). Entrambi dovrebbero partecipare da titolari alla gara con l’Arsenal di domani sera e per la prima volta in questa stagione dovrebbe avere una maglia dal 1’ in dote anche Lautaro Martinez. In tre gare di Champions, finora, è sempre rimasto fuori. L’uscita nel secondo tempo domenica, mentre Thuram distillava le ultime gocce di sudore fino al triplice fischio, sembra un segnale in tal senso, magari affiancato da quel Taremi cui sono state finora concesse briciole, in gran parte proprio in Coppa.
L’orientamento generale di Inzaghi tra i gunners e il Napoli, con cui ci si confronterà domenica sulle stesse zolle milanesi, sembra quello di modellare la doppia formazione con un turnover ragionato, tante “staffette“ in corsa e qualche straordinario chiesto ai pilastri dell’impalcatura. Dimarco, per esempio, dovrebbe cominciare entrambe le gare e poi rifiatare eventualmente nella ripresa. Lo stesso potrebbero fare Bastoni e Barella. Discorso a parte per Sommer, a cui il ruolo concede un impiego continuativo.
Gli altri si dovranno gestire. Bisseck e Darmian dovrebbero rinnovare la corsia destra al posto di Pavard e Dumfries, domani. Frattesi e Zielinski si caricheranno i minuti lasciati per strada dal trio Barella-Calhanoglu-Mkhitaryan, che nel passaggio dalla vecchia alla nuova stagione sono rimasti al vertice delle gerarchie tecniche. Ci sarebbe anche Asllani, ma l’albanese convive da qualche settimana con un fastidioso problema a un ginocchio e solo ieri ha svolto un allenamento completo insieme ai compagni non impiegati (o solo per poco) contro il Venezia. Il suo turno arriverà probabilmente dopo la sosta, quando Inzaghi riabbraccerà anche l’unico indisponibile segnalato ad oggi, Carlos Augusto.
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