Lautaro, Viola di rabbia. Al Franchi per reagire

La Fifa lo esclude dai candidati al Best Men’s player. Marotta: "Più rispetto". L’argentino trova la Fiorentina a cui ha segnato otto volte in carriera.

di MATTIA TODISCO
30 novembre 2024
Lautaro, Viola di rabbia. Al Franchi per reagire

La Fifa lo esclude dai candidati al Best Men’s player. Marotta: "Più rispetto". L’argentino trova la Fiorentina a cui ha segnato otto volte in carriera.

E due. Dopo il Pallone d’Oro, il Best Fifa Men’s Player. Settimo per France Football, addirittura fuori dai candidati per l’organo internazionale del calcio. Delusioni, per Lautaro Martinez, che nell’anno in cui ha conquistato scudetto e Copa America, in entrambi i casi con il titolo di capocannoniere, si aspettava maggiore riconoscimento. "È sorprendente e deludente - commenta Beppe Marotta all’Ansa - che Lautaro Martinez non sia stato considerato tra i candidati dopo una stagione eccezionale. Lautaro merita più rispetto e un riconoscimento maggiore. Questa esclusione sembra ignorare non solo i numeri e i successi, ma anche l’impatto che ha avuto nelle partite decisive. È un segnale negativo, dovrebbero essere premiati i giocatori che si distinguono in modo così importante. Speriamo che in futuro venga dato il giusto riconoscimento a chi, come Lautaro, continua a brillare sul campo".

L’unica risposta possible, come l’attaccante sa, è sfogarsi sul campo. Domani alle 18 c’è una sfida cruciale, in casa della Fiorentina reduce da sette vittorie consecutive in campionato e oggi a -1 dalla capolista Napoli insieme a Inter, Atalanta e Lazio. Un’avversaria a cui l’argentino ha segnato otto volte in carriera, come contro il Milan (meglio solo al Cagliari con nove e alla Salernitana con dieci). L’ultimo centro proprio al Franchi lo scorso anno, in un successo di misura fondamentale per i futuri campioni d’Italia, arrivati a Firenze subito dopo aver vinto la Supercoppa Italiana, senza Calhanoglu, Barella e con Dimarco in panchina per tutta la gara.

A penalizzare Lautaro, probabilmente, sono i numeri in Champions League non in linea con quelli raggranellati tra il campionato italiano e l’Argentina. Nella stagione in corso anche le segnature in A sono calate, cinque in undici presenze contro le dodici del capocannoniere Retegui. A Firenze, dove non ci saranno Acerbi, Pavard e l’affaticato Carlos Augusto, sarà un’occasione d’oro per riprendere confidenza con il gol e mandare un messaggio ai “giudici“ internazionali.

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