L’Inter fa un altro sport. Lautaro travolge la Dea. Inzaghi sempre più in fuga

Apre Darmian, poi la perla di Martinez. Vanno in gol anche Dimarco e Frattesi. I nerazzurri hanno 12 punti sulla Juve seconda, lo scudetto è praticamente in tasca.

di MATTIA TODISCO -
29 febbraio 2024
Lautaro travolge la Dea. Inzaghi sempre più in fuga

Lautaro travolge la Dea. Inzaghi sempre più in fuga

E +12 sia. Nemmeno l’Atalanta ferma la marcia dell’Inter, inarrestabile nel 2024 con undici vittori su altrettanti incontri in tutte le competizioni. Segnano Darmian, Lautaro, Dimarco e Frattesi, è 4-0 contro la quinta in classifica. La quarta consecutiva e l’ottava in totale vinta con quattro reti di scarto.

L’illusione di un match pari dura poco. La pressione alta degli ospiti produce imbarazzi nella costruzione dal basso della capolista, che va sotto ma si ritrova subito in parità: l’azione che porta al gol di De Ketelaere (dopo una “rubata“ di Koopmeiners il cui tiro viene respinto da Sommer) è viziata da un fallo di mano di Miranchuk ravvisato dal Var. Il fatto che il russo vada di nuovo al tiro da dentro l’area al quarto d’ora (alto) non è segnale di un buon approccio. Urge una sveglia, la suona Barella che ridesta il Meazza segnando in fuorigioco: un gol annullato per parte. Ma per sfortuna della Dea, è la carica che serve a Lautaro e compagni. Proprio l’argentino trova il corridoio giusto per Mkhitaryan, Carnesecchi si salva e lascia il pallone sui piedi di Darmian a porta sguarnita. L’esterno timbra e sfiora la clamorosa doppietta a stretto giro di posta, in un’altra circostanza in cui la difesa di Gasp si apre troppo davanti all’avanzata dei nerazzurri (l’Atalanta è in bianco). Lautaro scheggia la traversa e fa le prove generali di un raddoppio che arriva poco dopo la segnalazione del recupero da parte del quarto uomo: i bergamaschi scalano male su un lancio di Barella e contro il capitano interista si trova Hateboer che non riesce a contrastare il sinistro nell’angolo basso dell’argentino.

Inzaghi perde Darmian dopo l’intervallo, ma non la sua Inter famelica. Anzi, è proprio l’olandese a procurarsi un rigore assegnato per fallo di mano di Hateboer, segnalato ancora una volta grazie alla tecnologia. Sbaglia Martinez, non Dimarco sulla ribattuta. Gasperini comincia allora a pensare allo scontro diretto con il Bologna, ne cambia quattro in un solo slot mentre gli ultras di casa scandiscono cori per i singoli beniamini, da quelli in campo a chi sta in panchina, segnale di una rilassatezza che per fortuna di Inzaghi non si ravvisa in campo. Anche i cambi tra i nerazzurri arrivano in abbondante anticipo sul termine, Sanchez e Carlos Augusto seguono Dumfries e Frattesi ed è soltanto il 67’. L’olandese guadagna una punizione, il cileno la pennella, l’azzurro la spinge in porta: tre subentrati che confezionano il 4-0. Proprio Frattesi va ko (adduttore) e lascia il posto a Klaassen. Cattive notizie in mezzo a un’altra scorpacciata dienergia positiva: seguiranno controlli.

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