L’Inter scopre Taremi per andare al massimo

Lautaro affaticato, tocca all’iraniano: per la prima in casa anche un video di Vasco Rossi che chiama i tifosi a San Siro

di MATTIA TODISCO -
24 agosto 2024
L’Inter scopre Taremi per andare al massimo

Benjamin Pavard, 28 anni, torna titolare nella difesa dell’Inter, nella prima giornata al suo posto aveva giocato Bisseck che ha concesso un rigore

Giorni fa, dalla sede dell’Inter, è partita una chiamata a un fuoriclasse: Vasco Rossi. Non ha più l’età per giocare al calcio d’élite, per amor di verità non lo faceva nemmeno in gioventù. Può però, così ha fatto, prestare la voce per un video emozionale che sui social ha ricordato ai tifosi nerazzurri dove andranno in massa a ritrovarsi oggi, tra i seggiolini di San Siro, col batticuore tipico dell’appassionato. Alle 20.45 arriverà il Lecce, sarà il primo impegno casalingo e il primo sold out, con dati attorno alle 70mila presenze, una ricorrenza nell’anno passato e una speranza (tra chi tiene i conti) che possa accadere lo stesso in questa stagione.

Simone Inzaghi ha vissuto giorni imbronciati. Non gli è andato giù aver perso quei due punti in extremis a Marassi, per un braccio ritratto troppo tardi da Bisseck quando il triplice fischio era dietro l’angolo. Ieri ha ricevuto un’altra brutta notizia: nella rifinitura organizzata al Meazza per saggiare i campi, rizollati a seguito delle transumanze musicali estive, non si è allenato Lautaro Martinez. Precauzionalmente, l’argentino è stato tenuto a distanza dai campi per un affaticamento muscolare agli adduttori. Troppo vicino il fischio d’inizio della seconda giornata per pensare che il capitano possa essere arruolato stasera. Sarebbe già una sorpresa vederlo spuntare in panchina, dove potrebbe sedersi per onor di firma. Alle viste ci sono altre due possibili modifiche nello schieramento. Bisseck dovrebbe essere avvicendato da Pavard. Nulla di punitivo: il francese è il titolare, è solo arrivato (complici gli Europei) ad agosto iniziato, mentre il suo alter ego sgobbava ad Appiano Gentile da settimane. Per lo stesso motivo Darmian è partito davanti rispetto a Dumfries, ma oggi potrebbe far spazio all’olandese. Il resto della compagnia avrà gli stessi volti visti al Ferraris. Farà eccezione in panchina Piotr Zielinski, che col Grifone non c’era e oggi vivrà l’emozione di entrare al Meazza non più da avversario. Deve conquistarsi i gradi di beniamino e sa bene, potrà dirglielo con cognizione di causa Frattesi, quanto sia complicato rubare minuti a Barella, Calhanoglu e Mkhitaryan, non al suo picco di forma nella prima di campionato, ma ferocemente determinato a tenersi il suo status gerarchico pure a 35 anni.

Finché il calendario avrà maglie larghe, Inzaghi derogherà poco alla sua idea sui titolari, sempre che le defezioni non lo costringano e che dopo il 2-2 col Genoa oggi non suonino altri allarmi. Allora sì, che già l’Atalanta venerdì prossimo potrebbe accogliere un’Inter dai connotati differenti. L’allenatore spera che il tempo degli aggiustamenti critici non arrivi già con la seconda tappa. Al quarto anno di Inter, il tecnico (a cui il tempo in panchina ha regalato doti di buon incassatore) sa che i processi possono scattare presto.

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