Monza-Inter 1-1, nei nerazzurri il turnover non paga. E a steccare sono anche i titolari

Un risultato giusto. Lautaro e Thuram tra i bocciati

di MATTIA TODISCO
15 settembre 2024
Monza vs Inter - Serie A

Monza-Inter 1-1, Lautaro Martinez (Inter) occasione da gol durante la partita

Monza, 15 settembre 2024 – Prima notizia, il risultato: Monza-Inter 1-1 all'U-Power Stadium. È una notizia perché l'Inter non vince e rischia di perdere, giocando una gara insipida, poco cattiva. Il risultato è corretto, al tirar delle somme. Crea di più la squadra che è giusto faccia la gara, ma i brianzoli possono ben dire di aver concesso quanto è lecito fare, con le forze in campo. Ai nerazzurri manca un mirino ben registrato, soprattutto nel primo tempo, e un po' di organizzazione quando l'avversario decide di chiudersi a protezione del risultato, dapprima il pari e poi addirittura il vantaggio di Dany Mota, cancellato da Dumfries nel finale.

Il turnover deciso da Inzaghi non paga, ma è necessario. La Champions incombe, subito con una sfida ai giganti celesti di Manchester, quelli sponda City. Col derby lì, a fare capolino domenica prossima. E alle spalle una tornata con le nazionali in cui più di qualche interista si è ben spremuto. Per questo De Vrij e Carlos Augusto in difesa, non Acerbi e Bastoni. Lo stesso vale per Frattesi e Asllani in mezzo, non Barella e Calhanoglu. L'unico reparto coi titolari è l'attacco e proprio qui si avverte la stecca maggiore, nonostante Inzaghi punti sulla coppia più importante. Lautaro sente il gol che manca, Thuram prende la prima stecca stagionale dopo un avvio fulminante. Fa poco Taremi quando entra e non hanno molto tempo Correa e Arnautovic, ultimi tentativi di acciuffare la posta intera.

Nelle sembianze, l'Inter ha ripreso quel volto poco concreto che aveva due campionati fa. Tanto possesso e stringi stringi non c'è da mettere Turati su un piedistallo, perché la squadra tira di rado e quando ci riesce piazza tutti i palloni fuori dallo specchio. Dumfries gonfia la rete perché dalla posizione in cui impatta è troppo difficile non farlo. Ma è poco, per essere l'Inter. E adesso arrivano due esami tosti.

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