Sanchez, semestre di riparazione. Rinnovo lontano, Taremi in pole

Il cileno vuole restare fino a fine anno, i nerazzurri su una punta se cambia idea. Prenotato l’iraniano per l’estate

di MATTIA TODISCO
10 gennaio 2024

Sanchez, semestre di riparazione. Rinnovo lontano, Taremi in pole

Ancora due giorni e per Alexis Sanchez arriverà un anniversario felice. Il 12 gennaio 2022, al Meazza, fu il match winner del derby d’Italia che valeva la Supercoppa Italiana, quella che l’Inter e il cileno disputeranno nuovamente tra pochi giorni con una formula tutta nuova. Come due anni fa, Sanchez ci arriverà da outsider nelle gerarchie di Inzaghi, a meno di clamorose novità. La prima avventura nerazzurra ha avuto sviluppi simili a quella attuale. Una lunga rincorsa estiva, ma una volta cominciate le danze una lunga sequenza di scampoli in cui dover incidere. In mezzo, cinque presenze da titolare di cui una sola in campionato a Salerno e quattro in Champions League con due reti. Nessuna, invece, in Serie A.

Per ora, di positivo, c’è che il fisico ha retto senza incorrere in guai fisici di lungo periodo. Anche per questo il 35enne tocopillano sente di poter dare un contributo alla causa, se ne avrà la chance. Viene da una stagione a Marsiglia con 18 reti, giocando molto più spesso e nonostante il consiglio spassionato dell’amico connazionale Vidal ("Se mi senti, vattene dall’Inter") sta respingendo una dietro l’altra le proposte da nababbo recapitate dall’Arabia Saudita, motivo per cui ad Appiano non dovrebbero arrivare volti nuovi. Nel semestre che manca alla fine del contratto, di durata annuale, Sanchez dovrà però alzare i giri del motore se vuole convincere allenatore e dirigente a fargli firmare il prolungamento. Le opportunità sono state numericamente ridotte, ma quasi mai sono state sfruttate, tanto che ad oggi Inzaghi preferisce lanciare dalla panchina Arnautovic. Inoltre, in chiave futura, la dirigenza sta scandagliando il mercato dei parametri zero, che già ora mette in vetrina giocatori come Taremi in vista del 1° luglio. L’iraniano dovrebbe svincolarsi dal Porto e i contatti con l’entourage sono in corso da tempo. Non c’è ancora una scelta definitiva (quella che invece sembra ormai aver preso Zielinski per la destinazione nerazzurra) ma l’Inter è alla finestra e ha buone carte da giocarsi, frutto di discorsi impostati la scorsa estate e poi lasciati a bagno maria per ragioni economiche, viste le richieste del Porto.

A Milano tornerà, in attesa di nuove valutazioni, Valentin Carboni, avversario di sabato prossimo contro il Monza che nelle ultime settimane si è ritagliato uno spazio da titolare con Palladino. Deve ancora dimostrare di poter dare continuità alle sue prestazioni, qualora dovesse confermare di aver fatto un salto di qualità non è escluso che (viste anche le caratteristiche al momento mancanti in rosa) la scelta per la quarta punta ricada su di lui. Negli altri reparti è ormai spenta la pista Tiago Djalò, destinato alla Juventus, mentre Stefano Sensi è corteggiato dal Leicester, che potrebbe cedere uno dei suoi centrocampisti per fare spazio al nuovo innesto, in scadenza a giugno con l’Inter.

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