Supercoppa Questa Inter non è mai sazia

Lo slogan lanciato da Frattesi dopo il 3-0 alla Lazio, “Fame“, è l’immagine di un gruppo pronto per la finale di domani contro il Napoli

di MATTIA TODISCO -
21 gennaio 2024
Supercoppa Questa Inter non è mai sazia

Supercoppa Questa Inter non è mai sazia

Il messaggio post-partita di Davide Frattesi, venerdì sera, è stato affidato ai social network: fame. Quella che lo fa entrare con la voglia di guadagnarsi minuti in un centrocampo di intoccabili, che gli consente di incidere ancora alzandosi dalla panchina. La stessa che Simone Inzaghi mostra quando lancia in campo Asllani, nel finale della sfida dominata contro la Lazio, spronandolo a mostrare le sue qualità anche in quel piccolo scampolo di gara a disposizione.

Sono istantanee di una squadra che nelle ultime due partite ha segnato otto gol e ne ha subito uno, su rigore. Che contro la Lazio, al terzo ko in fila negli scontri con l’Inter, non ha concesso nemmeno un tiro nello specchio, ne ha lasciati giusto tre fuori dal bersaglio e ne ha collezionati diciotto in totale, con tre reti e due legni. Un assoluto dominio, a cui certo avrà contribuito la squadra di Sarri, ma che passa anche da una prestazione con la quale è stato reso onore ai 20mila presenti dell’Al-Awwal Park Stadium.

Domani sera contro il Napoli l’obiettivo sarà ripetersi in una gara che presenta sulla carta incognite differenti. La Lazio è una squadra che concede, gioca la partita, ha peccato in solidità difensiva quanto in capacità nell’uscire dalla pressione. I partenopei, pur con tante assenze e una sequela di alti e bassi costati l’attuale divario di venti punti dalla capolista in A, sembrano aver cambiato pelle per il viaggio in Arabia. Dal calcio champagne di spallettiana memoria a un atteggiamento più accorto, dettato da Mazzarri, che ha fatto la differenza nella semifinale con la Fiorentina.

L’ulteriore esame dell’Inter sarà quello di riuscire a vincere anche contro un’avversaria che potrebbe rannicchiarsi in attesa dell’occasione propizia, facendo leva sulla rapidità degli attaccanti. E se proprio ci sarà da migliorare qualcosa guardando all’ultima prova, l’unico neo trovato da Simone Inzaghi è aver chiuso il primo tempo avanti di una sola rete, bottino effettivamente minimo per una squadra che aveva già creato abbastanza da potersi garantire un divario maggiore.

Il doppio cambio Arnautovic-Sanchez per Thuram-Lautaro attorno al 70’ fa pensare che non ci saranno grandi sconvolgimenti. Inzaghi ha risparmiato il finale ai suoi attaccanti titolari e se avrà buone risposte negli allenamenti tra un impegno e l’altro potrebbe anche non modificare la squadra, se non toccandola in minima parte. De Vrij per Acerbi, forse Dumfries (che non ha giocato nemmeno 1’ con la Lazio) per Darmian. In attesa di riuscire a far esordire Buchanan, unico acquisto del mercato di gennaio finora e forse fino al termine della sessione. Ceduto Agoumé e con Sensi verso il Leicester, potrebbe anche esserci un nuovo innesto se ci sarà un’opzione low cost, in prestito, per aggiungere un settimo centrocampista. Altrimenti tutto rimarrà com’è e una volta giunta l’estate verranno accolti a braccia aperte Zielinski, che domani potrebbe essere ancora un avversario in campo, e Taremi, impegnato a dribblare gli avversari in Coppa d’Africa e le domande sul futuro in sala stampa.

Continua a leggere tutte le notizie di sport su