Thuram stakanovista. Per l’Inter è inamovibile. Gioca, segna e fa assist
Marcus Thuram sta stupendo tutti nella sua prima stagione in Italia con l'Inter. Ha segnato 11 gol e fornito 7 assist, dimostrando di essere un giocatore indispensabile per la squadra. Nonostante non abbia un costo di cartellino elevato, ha avuto un impatto significativo sul campo. La sua stagione è considerata una definitiva consacrazione.
Una prima stagione così in Italia era oltre le più rosee aspettative. Marcus Thuram sta stupendo tutti. Non c’è statistica che non mostri un segno tangibile dell’impatto avuto dal francese nell’annata interista. Gli undici centri, di cui nove in campionato e gli altri due equamente distribuiti tra Champions League e Supercoppa Italiana, sono quasi il meno. Lo staff tecnico lo ritiene talmente imprescindibile che il ragazzo non ha saltato alcuna delle trentadue partite finora disputate dai nerazzurri in tutte le competizioni. Non ci sono compagni di squadra che possono dire lo stesso, perché Mkhitaryan, Barella e Carlos Augusto sono arrivati a 31, Sommer, Lautaro e Darmian a 30. Spesso il francese viene sostituito nella ripresa e per questo ci sono quattro nerazzurri (Sommer in testa, poi Mkhitaryan, Lautaro e Acerbi) che contano una permanenza in campo superiore ai suoi 2.293 minuti totali. Thuram ha dimostrato di poter essere utile alla causa con un infinito arsenale di soluzioni. Alle marcature già in doppia cifra, il figlio d’arte aggiunge 7 assist (tutti in campionato), 4 rigori procurati (1 in Champions e gli altri in A) e i due autogol recenti in cui c’è il suo zampino, contro Juventus e Roma. In totale ha impattato in 24 segnature della squadra. Esclusa la Coppa Italia, giocata per 45’ tra regolamentari e supplementari nel ko contro il Bologna, ha fatto il suo in ogni competizione cui ha partecipato.
Un altro dato impressionante è la distribuzione. Su 32 partite disputate, Thuram ha avuto un impatto in un’azione da gol in 19 occasioni. Le gare in cui il suo contributo può essere considerato insufficiente si contano sulle dita di una mano. La trasferta col Genoa, per esempio, piuttosto che la finale di Supercoppa Italiana contro il Napoli nella quale ha fallito un paio di opportunità molto propizie. Persino in partite come quella dell’Olimpico di sabato, nella quale per larghi tratti è rimasto fuori dal gioco, gli è bastato indovinare due inserimenti iper incidere..
Tutto questo, va ricordato, senza pesare a bilancio per costi di cartellino. L’Inter ha speso otto milioni in commissioni e ne elargisce sei netti a stagione al calciatore fino al 2028, con gli effetti del Decreto Crescita che abbassano la cifra al lordo. Non è possibile sapere se, evitando il brutto infortunio dell’estate 2021 a un passo dal trasferimento dal Borussia Moenchengladbach, Ausilio si sarebbe ritrovato lo stesso in casa un giocatore già così maturo o se i due anni passati sono stati determinanti per arrivare alla definitiva esplosione. Il ritorno dall’infortunio non è stato semplice, ma già nella passata stagione Thuram ha disputato un’ottima prima parte in Bundesliga, è diventato vice-campione del mondo a Qatar 2022 ed è tornato su buoni livelli, toccando quota 16 gol e 7 assistenze. L’annata nerazzurra sa di definitiva consacrazione.
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