Zhang, l’assenza continua. Tempi stretti per rifinanziare

Il presidente dell’Inter non mancava così tanto da Milano dai tempi dello scudetto. Entro maggio bisogna rifondere o discutere nuovamente il debito con Oaktree.

di MATTIA TODISCO -
10 dicembre 2023
Zhang, l’assenza continua. Tempi stretti per rifinanziare

Zhang, l’assenza continua. Tempi stretti per rifinanziare

Il seggiolino solitamente prenotato per il presidente non ha visto sedersi Steven Zhang nemmeno ieri sera al Meazza per Inter-Udinese. Il massimo dirigente è lontano da Milano ormai da inizio stagione, non ci sarà nemmeno per la gara di martedì contro la Real Sociedad, che vale la vetta del girone di Champions League e non sarà della serata il giorno dopo, quando è stata fissata l’abituale cena natalizia.

Prosegue dunque il periodo di lontananza, che a questo punto non verrà interrotto prima dell’anno nuovo, quando dai vetici del club dovranno per forza di cose arrivare delle risposte riguardo a dei fondamentali interrogativi. Scaramanticamente si può sottolineare come un’assenza così duratura non si verificasse dall’anno terminato con lo scudetto di Conte, che Steven Zhang fece appena in tempo a festeggiare in presenza tornando a Milano solo a ridosso delle celebrazioni. Aspettò fino all’ultimo, in un periodo sportivamente molto positivo ma economicamente più complesso di quello odierno. La società era in ritardo sugli stipendi, a causa del terremoto causato dalla pandemia di Covid-19. Oggi ha contratto debiti con Oaktree e ha un bond aperto con scadenza 2027, deve gestire una pesante situazione debitoria ma è anche vero che i fatturati sono in crescita e la squadra viene da una stagione europea conclusa a un passo dalla gloria, che ha permesso di attenuare anche il mancato introito della sponsorizzazione con Digitalbits.

Secondo quel che trapela, a trattenere Zhang jr lontano dalla metropoli lombarda sono gli affari di Suning, ma proprio quel che accadde nel 2021 fa pensare che il rientro avverrà quando ci sarà una situazione più definita riguardo a quel che sarà dell’Inter. Il presidente nerazzurro è convinto di andare avanti o almeno questo è quel che sta esprimendo al management (confermato in toto con tanto di rinnovi pluriennali) ormai da mesi. È anche quel che ha comunicato al magnate finlandese Thomas Zilliacus, che ha presentato una proposta per subentrare all’attuale proprietà. Deve però trovare il modo di rifinanziare il debito in scadenza con Oaktree, dovendosi confrontare con dei tassi alle stelle e un mercato in cui è complicato trovare sbocchi nonostante il lavoro delle banche incaricate di scandagliare tra gli investitori.

Certamente in tal senso potranno aiutare una serie di fattori che potrebbero verificarsi nelle prossime settimane. Intanto gli sviluppi riguardo allo stadio a Rozzano, a cui il Ceo per la parte corporate Alessandro Antonello sta lavorando prioritariamente, quindi l’ufficialità dell’ingresso del Mondiale per Club del 2025 che dovrebbe essere una formalità ma che sarà realtà solo una volta sanciti i criteri definitivi, probabilmente entro la fine dell’anno solare. Un annuncio che per ogni partecipante vale una cinquantina di milioni a bilancio.

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