La giovane Italia c’è e vince: le Under azzurre conquistano l’Europa

Il successo di Camarda e compagni è soltanto l’ultimo a livello giovanile per il nostro movimento, che conferma di avere un settore in fermento

di GIANLUCA SEPE -
6 giugno 2024
L'Italia festeggia il titolo europeo under 17

L'Italia festeggia il titolo europeo under 17

Roma, 6 giugno 2024 – Campioni d’Europa Under 17 nel 2014, campioni d’Europa Under 20 nel 2023 e vicecampioni del mondo sempre con la stessa formazione. Le Nazionali giovanili volano rispetto agli azzurri che, pur detentori del titolo continentale, sembrano faticare a ritrovare smalto e soprattutto portano ancora il peso della mancata partecipazione ai Mondiali di Russia 2018 e Qatar 2022.

Se da un lato dunque i senior faticano a tenere il passo con il calcio moderno, i ragazzi terribili sono tanti e pronti a stupire. Il problema semmai è avere spazio nei club ad alti livelli ma questo è un altro discorso. Il tema è che la giovane Italia è più viva che mai e i vari Camarda, Liberali, Coletta sono soltanto alcuni dei nomi che presto ci auguriamo di leggere sulle maglie delle squadre di Serie A. Ci vorrà coraggio da parte delle società e degli allenatori ma d’altronde i numeri parlano chiaro: in due anni, due titoli a livello Under, un Mondiale sfumato contro un ottimo Uruguay e la volontà di stupire ancora.

Certo, il passo nel calcio dei grandi non è cosa facile e la storia è piena di talenti celebrati e poi spariti dai radar del pallone ma statistiche alla mano la Nazionale con le sue giovanili è tra le selezioni più vincenti degli ultimi anni. Un caso? Impossibile. La fortuna può giocare con il pallone ma arrivare in fondo a competizioni del genere significa avere la squadra più forte o una tra le più forti del torneo. Il tanto criticato settore giovanile e le scuole calcio hanno dunque fatto un lavoro importante in questi anni. E se di Camarda ne nasce uno ogni dieci anni, questo non significa che dietro di lui o attorno a lui non ci siano talenti altrettanto cristallini che aspettano soltanto di esplodere.

Sarà fondamentale per loro il percorso di crescita e lo spazio che troveranno da qui ai prossimi anni: come accennato in precedenza, usciti dall’ovattato mondo dei ragazzi, la vera differenza la faranno le possibilità tra i grandi. E da questo punto di vista sarà necessaria un’inversione di tendenza. Basti guardare all’Italia Under 19 campione d’Europa dello scorso anno: di quella formazione, soltanto Filippo Missori, Michael Kayode e Samuele Vignato hanno avuto un po’ di spazio in questa stagione tra Sassuolo, Fiorentina e Monza. Chen Ndour ad esempio gioca in Francia al Psg mentre Francesco Pio Esposito si è accasato in prestito allo Spezia dove dal 2023 ha giocato 38 partite segnando 3 gol. Cosa succederà ai camioncini dell’Unger 17? Camarda è un predestinato e in un Milan in rifondazione dargli fiducia in prima squadra significherebbe dare un segnale importante. L’esordio c’è già stato ma sarà fondamentale fargli trovare ulteriore minutaggio. Poi c’è Coletta, l’erede designato di Totti, come tutti ormai lo hanno definito. In giallorosso potrebbe trovare la sua dimensione, con il club della capitale che in questi anni ha dimostrato, pur avendone persi molti, di poter dare spazio e fiducia ai giovani. Tra l’altro i due si ritroveranno contro nella finale del Campionato Under 17, chissà che le loro prestazioni non vengano annotate su qualche taccuino. L’Italia dei giovani è più viva che mai.

Continua a leggere tutte le notizie di sport su