La favola di Joselu. Il centravanti spagnolo che fa sognare Ancelotti

Dagli esordi con il Real Madrid alle esperienze in giro per l’Europa. La passione mai celata per i Blancos. Tutto sulla storia dell’attaccante spagnolo

di SIMONE TOMASELLO -
9 maggio 2024
L'esultanza di Joselu

L'esultanza di Joselu

Madrid, 9 maggio 2024 – “Succede solo a chi ci crede”. Potrebbe essere questa la frase che riassume l’intera carriera di José Luís Sanmartín Mato, meglio conosciuto come Joselu, da sempre tifoso del Real Madrid. L’attaccante spagnolo dei Blancos si è preso la scena ieri sera con una doppietta nella semifinale di Champions League contro il Bayern Monaco, regalando alla sua squadra il pass per la finale di Wembley. In tre minuti ha ribaltato una partita che sembrava già persa, tre minuti di pura follia che possono accadere solo nella bolgia del Bernabeu. La ciliegina sulla torta nella storia di un uomo con il Real Madrid nel cuore.

Gli esordi

Una storia che sa di favola, quella di Joselu, fatta di tanto sacrificio e tanta gavetta. Dopo le prime esperienze promettenti con il Celta Vigo e la seconda squadra dei Blancos, con cui sigla 33 gol in 67 partite, l’attaccante spagnolo fa il suo esordio ‘tra i grandi’ al Bernabeu il 21 maggio 2011, lanciato da Josè Mourinho. Il destino sembra mandargli subito un segnale, appena entrato, con sei minuti a disposizione, va subito in rete nella vittoria per 8-1 contro l’Almeria. Il 20 dicembre 2011 colleziona la sua seconda presenza in prima squadra in semifinale di Coppa del Re, siglando il quarto dei cinque gol segnati contro il Ponferradina. 

Un vero ‘Madridista’

L’attaccante spagnolo non ha mai nascosto la sua passione per le Merengues. Dodici anni fa, nonostante si fosse appena trasferito all’Hoffenheim, era disposto a tutto pur di non perdere la finale di Supercoppa spagnola contro il Barcellona e questo tweet ne è la prova. “Il primo amore non si scorda mai”. 

Joselu su Twitter nel 2012
Joselu su Twitter nel 2012

L’esperienza in Germania

Il giovane Joselu non trova grande spazio con il Real Madrid e viene ceduto in Germania. Qui cambia casacca per tre anni consecutivi: Hoffenheim, Eintracht Francoforte e Hannover, senza brillare come ci si aspettava.

La Premier League

Il 16 giugno 2015 viene acquistato dallo Stoke City per 8 milioni di euro, ma dopo solo un anno di poco impiego, torna in Spagna al Deportivo La Coruna. Finito il prestito, nell'estate del 2017 torna in Premier League, trasferendosi a titolo definitivo al Newcastle Utd, con cui gioca per due stagioni senza trovare molto spazio e con un rendimento al di sotto delle attese.

Il ritorno in Spagna

Nell’estate 2019 Joselu si trasferisce all’Alaves. Con i baschi ritrova lo smalto di una volta, mettendo a segno 36 gol in 110 partite. Dopo tre anni, si trasferisce in Catalogna, all’Espanyol. La scorsa stagione ha rappresentato un vero e proprio punto di svolta per la sua carriera:16 gol in 34 partite. Una media realizzativa invidiabile, che però non ha evitato la retrocessione dei catalani in Segunda Division. 

La finale di Champions...da tifoso

Ennesima dimostrazione di fede di Joselu, che nel 2022 non si è certo tirato indietro nel seguire i Blancos a Parigi, per la finale di Champions League contro il Liverpool, decisa dal gol di Vinicius. 

E’ il caso di dirlo...”Joselu uno di noi”. 

Joselu a Parigi per seguire la finale di Champions tra Real e Liverpool
Joselu a Parigi per seguire la finale di Champions tra Real e Liverpool

La chiamata dalla ‘Selección’

Le sue prestazioni attirano l’attenzione della nazionale spagnola. Viene convocato per la prima volta nel marzo 2023. Com’è solito fare, ha segnato subito la prima doppietta all’esordio contro la Norvegia, con due gol in due minuti, sancendo così il 3-0 finale. Il 15 giugno decide la semifinale di Nations League contro l'Italia, segnando il gol della vittoria per 2-1 all'88esimo dopo essere entrato in campo da pochi minuti.

Joselu con la coppa della Nations League
Joselu con la coppa della Nations League

Ritorno alle origini

Il 19 giugno 2023 si chiude un cerchio nella carriera di Joselu. A 34 anni il Real di Ancelotti ha bisogno di lui. Un milione e mezzo sul piatto per l’Espanyol, con il giocatore non è necessario discutere, è ovviamente un si. Ufficialmente ingaggiato come centravanti di riserva, di fatto si rivela un titolare aggiunto, lo confermano i dati: 46 partite e 16 gol per lui. Una vera e propria seconda giovinezza in maglia Real Madrid.

La locura madridista

E poi la semifinale con il Bayern Monaco. Un vero e proprio appuntamento con il destino, la vittoria regalerebbe al Real la possibilità di conquistare la finale e lottare per la quindicesima Champions League. Ancelotti lo butta nella mischia a 10 minuti dalla fine. L’obiettivo è ribaltare il match. A Joselu bastano pochi minuti: all’88esimo segna il gol del pari, sfruttando una disattenzione di Neuer. Tre minuti dopo succede la locura: cross in mezzo di Rudiger e tap-in vincente dell’attaccante spagnolo. Il Bernabeu è in visibilio. Real Madrid in vantaggio. Dopo un infinito recupero, l’arbitro fischia la fine. Game, set and match targato Joselu. Un momento magico che rimarrà impresso nella mente di ogni tifoso Merengue e di ogni appassionato di calcio. Ma soprattutto un ricordo indelebile per José Luís Sanmartín Mato, in arte Joselu. Come si suol dire, “meglio di così si muore”. 

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