Champions League, Real Madrid-Bayern Monaco 2-1: blancos in finale

La doppietta di Joselu, la mossa vincente dalla panchina di Ancelotti, rimonta la rete di Davies in un finale folle che consegna agli spagnoli l'appuntamento contro il Borussia Dortmund

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO -
8 maggio 2024
Joselu trascina il Real (Ansa)

Joselu trascina il Real (Ansa)

Madrid (Spagna), 8 maggio 2024 - Il 2-2 della gara di andata rimetteva la questione tutta al secondo round e lo spettacolo al Bernabeu non è mancato nonostante un primo tempo senza reti soprattutto grazie a un super Neuer: le cose nel corso della partita non sarebbero andate così. Nella ripresa la contesa tra Real Madrid e Bayern Monaco si sblocca a favore di quest'ultimo, in gol con Davies, subentrato nel primo tempo all'infortunato Gnabry: anche in questo caso, non tutte le mosse di Tuchel avrebbero avuto la stessa fortuna. Proprio il canadese si sarebbe macchiato dell'autogol poi annullato da Marciniak per fallo di Nacho. E' l'episodio che fa cambiare la partita, insieme alle sostituzioni: quelle di Ancelotti pagano dividendi, con Joselu che realizza due gol in 4', mentre quelle di Tuchel, su tutte l'esclusione di Kane, lasciano a desiderare così come l'unica sbavatura della sfida di Neuer. In finale di Champions League volano così i blancos, che sfideranno un'altra tedesca: il Borussia Dortmund che ieri aveva giustiziato a domicilio il Paris Saint-Germain.

Le formazioni ufficiali

Ancelotti sceglie un 4-3-1-2 aperto da Lunin, protetto da Carvajal, Rudiger, Fernandez e Mendy, con Valverde, Kroos e Tchouaméni a centrocampo e Bellingham a supporto del tandem di attacco composto da Rodrygo e Vinicius. Tuchel replica con un 4-2-3-1 che tra i pali vede Neuer, con Kimmich, De Ligt, Dier e Mazraoui in una difesa schermata da Laimer e Pavlovic: l'unica punta è Kane, assistito da Sané, Musiala e Gnabry.

Primo tempo

Il Real Madrid parte forte e guadagna subito un corner con Vinicius ma la prima vera chance arriva al 5', quando un cross basso di Carvajal non trova per un soffio Rodrygo. Il Bayern Monaco replica su un'azione analoga, ma frutto di una ripartenza: è l'8' e Musiala serve Gnabry, che a sua volta sbaglia clamorosamente il suggerimento per Kane, piazzato in ottima posizione. Al 13' i tedeschi si salvano due volte in pochi secondi: prima ci pensa il palo su Vinicius, che poco dopo calibra male il destro, e poi è Neuer a difendersi con un grande riflesso. I ritmi, complice l'infortunio di Gnabry (rilevato da Davies), calano, ma al 29' Kane batte un colpo con una volée che chiama Lunin al primo vero intervento della sua partita, fin a questo punto molto tranquilla. E' invece decisamente più movimentata la serata di Neuer, che al 40' deve allungarsi per smanacciare il tiro-cross di Vinicius: i blancos raccolgono soltanto un calcio d'angolo, che non genera particolari pericoli. L'ultima chance della prima frazione è firmata da Mazraoui, che scocca un destro a giro non troppo angolato che Lunin infatti blocca senza problemi: è un po' la fotografia di un primo tempo non esattamente indimenticabile dal punto di vista dello spettacolo nonostante le premesse iniziali, anche se sulla bilancia i miracoli di Neuer cominciano a pesare.

Secondo tempo

 Il Real Madrid rientra in campo con più determinazione e subito sfiora la rete con la grande accelerazione di Vinicius, che cerca il taglio di Valverde ma trova l'anticipo provvidenziale di De Ligt. Sul ribaltamento di fronte Kane serve Davies, il cui mancino, deviato da Nacho, diventa quasi letale per Lunin. Al 52' si ripropone il duello tra Vinicius e Kimmich, vinto ancora dal primo ma senza raccogliere i dividendi auspicati: la difesa tedesca si rifugia ancora in corner e si salva. I ribaltamenti di fronte proseguono con Kane, che poco dopo vince il contrasto con Mendy e impegna Lunin, che replica con i pugni. Al 55' Vinicius si conferma un rebus impossibile da risolvere per Kimmich e compagni: il suggerimento dell'asso di casa arriva a Rodrygo, la cui girata termina di poco fuori. Al 59' il numero 11 si incarica della battuta di una punizione e ancora una volta servono i migliori riflessi di Neuer per mantenere intatto il risultato: il portiere tedesco è ancora miracoloso poco dopo su un Vinicius ormai incontenibile. Al 65' si fa vedere Bellingham, il più in ombra dell'attacco dei suoi: lo scarico per Carvajal è buono, ma la conclusione di prima di quest'ultimo è da dimenticare. Sull'altro fronte Musiala con il mancino sporca i guantoni di Lunin, che al 68' capitola per mano di Davies, che riceve da Kane, si accentra e con un gran destro a giro porta in vantaggio il Bayern Monaco. Ancelotti non ci sta e inserisce subito Modric e Camavinga per Kroos e Tchouaméni. Al 71' proprio Davies manda nella propria porta la conclusione di Nacho su corner proprio di Modric: Marciniak viene richiamato dal VAR e, dopo on field review, annulla tutto per un precedente fallo. Scampato il pericolo, il Bayern Monaco va a caccia del colpo del ko quando Musiala serve Kane, che colpisce solo l'esterno della rete. Tuchel prova a rinforzare la difesa inserendo Kim Min-Jae per Sané: Ancelotti replica gettando nella mischia Joselu per Valverde e Diaz per Rodrygo. Il Real Madrid torna a caricare a testa bassa quando, all'83', Rudiger premia il taglio del solito Vinicius, che manda la palla sopra la traversa. Tuchel inserisce Muller e Choupo-Moting per Musiala e Kane: mosse che non portano fortuna, perché all'88' Joselu, che ribadisce in rete la precedente parata di Neuer sul destro di Vinicius. I blancos insistono e prima sfiorano il sorpasso con Diaz, sul quale si immola Dier, e poi lo trovano al 91' ancora con Joselu, che spinge in rete il perfetto suggerimento di Rudiger: la segnalazione del fuorigioco inizialmente strozza in gola l'urlo di gioia del Bernabeu, che poi esplode quando il check del VAR ribalta la decisione, considerando regolare la posizione del difensore tedesco. Il recupero assegnato da Marciniak, già extra large (9'), rischia di lievitare ulteriormente alla luce di un finale così scoppiettante: anche l'ultima mossa di Ancelotti, Militao per Bellingham, non aiuta il finale. Eppure, nonostante ben 15' di recupero, nulla cambia più: in finale vola il Real Madrid, una squadra che non muore mai.  

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