Slovan Bratislava-Milan 2-3: terza vittoria di fila per i rossoneri in Champions League

A segno, per gli uomini di Fonseca, Pulisic, Leao e Abraham. Vane le reti slovacche di Berseghyan e Marcelli. Nel finale rosso per Tolic

di MATTEO AIROLDI
26 novembre 2024
FBL-EUR-C1-BRATISLAVA-MILAN

Pulisic esulta dopo il gol (Ansa/Afp)

Bratislava (Slovacchia), 26 novembre 2024 – Non senza fatica, il Milan sbanca Bratislava battendo 3-2 lo Slovan e centra la terza vittoria di fila in Champions League salendo a quota 9 punti in classifica. La gara del Tehelné Pole è stato un manifesto di quello che ha fatto vedere in questa prima parte di stagione la squadra, capace di alternare cose eccellenti in attacco a un equilibrio molto precario in fase difensiva, che porta a errori gravi come quello che al 14’ stava per costare il gol del vantaggio. Ad evitarlo e a fermare la conclusione di Strelec, che aveva già superato Maignan, ci ha pensato Pavlovic in spaccata. Immediata la reazione dei rossoneri che, dopo aver fallito una ghiotta occasione con Pulisic, sono andati in gol proprio grazie all’americano, imbeccato alla perfezione da Abraham. Un vantaggio durato però appena 3’ perché al 24’, è arrivata la nuova, gravissima disattenzione difensiva dei rossoneri che, sugli sviluppi di un angolo battuto, sono stati sorpresi dalla ripartenza degli slovacchi, culminata nel pari di Berseghyan. Incassato l’1-1 gli uomini di Fonseca sono tornati all’attacco e nella ripresa si sono riportati avanti con l’uno-due micidiale firmato dal neoentrato Leao e da Abraham. Pur sotto 3-1, lo Slovan non si è comunque dato per vinto e nel finale ha cercato di riaprire i giochi con la splendida rete di Marcelli, ma ha poi dovuto arrendersi definitivamente quando è rimasto in dieci per l’espulsione di Tolic.

Le scelte di Fonseca e Weiss

Non le mancano le sorprese nello scacchiere rossonero, schierato da Fonseca, che opta per un robusto turnover, con il 4-2-3-1: in difesa le novità i ritorni dal 1’ di Calabria sulla destra, che ha smaltito il problema al polpaccio, e quelli di Tomori e Pavlovic al centro con Theo Hernandez sulla sinistra. In mediana confermatissima la coppia Reijnders-Fofana, mentre sulla trequarti – a supporto della punta Abraham, scelto al posto dello squalificato Morata – ci sono Okafor, Pulisic e Chukwueze. Weiss sceglie invece di schierare lo Slovan con il 3-4-3: Bajric, Kashia, Voet sono i tre centrali a copertura del portiere Takac. Sulle fasce, con il compito di scalare in difesa in fase di non possesso per formare una sorta di 5-3-1, ci sono invece l’ex rossonero Blackman e Medvedev, con Kucka e Savvidis a completare il centrocampo. Davanti, infine, il tridente formato da Berseghyan, Strelec e Metsoko.

Primo tempo

I rossoneri scendono in campo con la faccia giusta e provano subito a fare la partita grazie all’ottimo lavoro sugli esterni soprattutto di Chukwueze che, non a caso, già al 2’ crea un pericolo dalle parti di Takac con un mancino a giro che si spegne di pochissimo sul fondo. Il nigeriano reclama poi un calcio di rigore dopo un contatto in area di rigore che arbitro e VAR non concedono, ma i rossoneri non si lasciano irretire e continuano a tenere in mano il pallino del gioco e schiacciare lo Slovan nella propria metà campo. Gli uomini di Fonseca, come già accaduto più volte in questa prima parte di stagione, commettono però il grave errore di sbilanciarsi troppo e al 14’ rischiano di pagare un prezzo carissimo quando, al culmine di una transizione perfetta, Strelec si invola verso Maignan e lo salta concludendo verso la porta; a salvare la situazione ci pensa Pavlovic che in spaccata, a pochi passi dalla linea della porta sguarnita, toglie il pallone dallo specchio. Immediata la reazione dei rossoneri con Pulisic che si inserisce alla perfezione, raccoglie il suggerimento di Reijnders e a tu per tu con Takac colpisce a mezza altezza trovando la perfetta risposta del portiere avversario. Bastano però 5’ all’americano per farsi perdonare: questa volta è il Milan a ripartire in maniera magistrale con Abraham che lavora un pallone a centrocampo e serve in profondità il compagno che in questo caso non manca l’appuntamento con l’1-0. Un vantaggio che dura però appena 3’ perché il Milan non rinuncia attaccare ma ancora una volta, sugli sviluppi di un corner, si sbilancia troppo, mancando completamente le marcature preventive e concedendo una ripartenza che Barseghyan finalizza dopo una lunga sgroppata con il sinistro dell’1-1. Una doccia gelata per gli uomini di Fonseca che hanno comunque il merito di non perdere il bandolo della matassa e di riprendere subito il possesso del pallone ma senza tuttavia riuscire a rimettere la testa avanti prima della fine del primo tempo.

Secondo tempo

Subito dopo l’intervallo arriva il momento di rafa Leao che prende il posto di un Okafor partito forte ma spentosi poi con il passare dei minuti. I rossoneri ripartono attaccando però maggiormente sulla catena di destra con un ispirato Chukwueze che chiede a gran voce un rigore al 50’ per un contatto molto sospetto in area con Medvedev, un minuto più tardi, poi, è Abraham a mancare di pochi centimetri l’appuntamento con il gol su buon suggerimento di Pulisic. Lo Slovan riesce comunque a difendersi con ordine e compattezza grazie anche all’ingresso al 65’ di Ignatienko al posto di Metsoko, per cercare di dare dinamismo e più muscoli alla mediana. Al 68’ arriva però il guizzo di Leao che spariglia nuovamente le carte in tavola: sugli sviluppi di un calcio di punizione, Fofana trova il varco giusto e con una verticalizzazione con il contagiri pesca il portoghese che sorprende la difesa avversaria e poi supera Takac con un leggerissimo pallonetto. La gara si stappa come una bottiglia di champagne e il Milan si scrolla di dosso la pressione sciogliendo le briglie e firmando il tris al 70’: Strelec sbaglia completamente un retropassaggio servendo Abraham che, tutto solo davanti a Takac non può che depositare il pallone in rete. Sul 3-1, Fonseca decide di dar fiato ai suoi uomini inserendo Emerson Royal per Calabria, Musah al posto di Fofana e Loftus-Cheek per un Pulisic cje accusa qualche acciacco. Nel finale c’è poi spazio per il giovanissimo Camarda, ma i rossoneri sono costretti a fare i conti con l’orgoglio dello Slovan che all’88’ accorcia le distanze con l’Eurogol sotto la traversa del neoentrato Marcelli, ma poi rimane in dieci per l’espulsione per proteste di Tolic ed è costretto ad alzare bandiera bianca. Il tabellino: Slovan Bratislava (3-4-3): Takac; Bajric, Kashia, Voet (dal 75’ Marcelli); Blackman, Kucka (dal 75’ Tolic), Savvidis (dall’89’ Mack), Medvedev; Berseghyan, Strelec, Metsoko. All. Vladimir Weiss. Milan (4-2-3-1): Maignan; Calabria (dal 75’ Emerson Royal), Tomori, Pavlovic, Theo Hernandez; Fofana (dal 75’ Musah), Reijnders; Chukwueze, Pulisic (dal 75’ Loftus-Cheek), Okafor (dal 46’ Leao); Abraham (dall’84’ Camarda). All. Fonseca. Marcatori: Pulisic (Mil. 21’), Berseghyan (Slov. 24’), Leao (Mil. 68’), Abraham (70’), Marcelli (Slo. 88’). Note – Ammonizioni: Chukwueze, Calabria, Tomori. Espulsi: Tolic.

Continua a leggere tutte le notizie di sport su