Juve, Alcaraz si presenta: “Voglio vincere, questo è un grande club”

Il mediano argentino lancia subito messaggi d’amore verso il club bianconero. Giuntoli fa partire la giostra dei rinnovi: Chiesa il più delicato

di MANUEL MINGUZZI -
8 febbraio 2024
Carlos Alcaraz

Carlos Alcaraz

Torino, 8 febbraio 2024 – Ci sono molte aspettative su Carlos Alcaraz, sbarcato a Torino nel mercato di gennaio in prestito con diritto di riscatto dal Southampton. Il centrocampista argentino è il rinforzo principale in questa lotta Scudetto che vede la Juve a quattro punti dall’Inter e con una partita in più, ma nulla è ancora perduto e il campionato è lungo. Già nel prossimo weekend la Juve avrà un turno sulla carta favorevole con l’Udinese mentre i nerazzurri saranno all’Olimpico contro la Roma di De Rossi. Intanto Alcaraz ha parlato alla stampa nella conferenza di presentazione, incarnando da subito il dna juventino: contano le vittorie.

Alcaraz: “Sono contento, qui per vincere”

Appena arrivato l’argentino è stato gettato nella mischia nel finale di Inter-Juve, partita che ha sancito la prima mini fuga nerazzurra verso la seconda stella. Non è arrivato un risultato positivo, ma nulla scalfisce il percorso bianconero e Alcaraz vuole dare una mano, che sia da mediano o anche da falso nove: “Sono molto contento di essere qui - le sue parole in conferenza - Il gruppo mi ha accolto bene e la Juve mi è sempre piaciuta, stiamo parlando di un grande club e ora che sono qui mi accorgo delle grandi aspettative che ci sono. E’ una delle cose più belle che mi siano mai successe”. Sul ruolo non ci sono problemi, mediano, mezzala, attaccante, Alcaraz può far tutto: “Mi trovo bene a centrocampo ma anche da falso nove, ma per ora sto giocando mezzala. Qui alla Juve sono disposto a giocare ovunque voglia i mister”. Debutto con sconfitta, ma Alcaraz non ha paura. La mentalità argentina ben si sposa con quella Juventina: bello giocare partite di livello, soprattutto con lo scopo unico della vittoria. Sentite Alcaraz: “Purtroppo il debutto non è stato buono con un risultato negativo - ancora Carlos - Mi piace giocare queste partite, non ho paura e già lunedì vogliamo un risultato diverso. Voglio sempre vincere. Allegri? Mi chiede di giocare tranquillo e sento la sua fiducia”. E nemmeno la cifra del riscatto, ovvero 49 milioni di euro, spaventa Alcaraz. Lo scopo dell’argentino è lavorare bene, il resto verrà da sé: “Non ho paura, questo è un tema che si vedrà solo col tempo. Voglio fare bene e lavorare al massimo, poi il prezzo potrà diventare giusto oppure no”, la promessa di Carlos che va ad inserirsi in un reparto con due punti fermi, Locatelli e Rabiot “Locatelli mi ha colpito molto, un ottimo giocatore con grande tecnica. So che imparerò tanto da lui”. Per Alcaraz ci sarà un inserimento graduale anche sulla lingua, ma qualche sudamericano che in spogliatoio parla spagnolo c’è. Non ci sono argentini, ma c’è il brasiliano Danilo che da subito è diventato un suo punto di riferimento: “Non essendoci argentini ho trovato qualche brasiliano che parla spagnolo. Danilo mi ha confortato subito dicendomi che la squadra sarebbe stata una famiglia ed è così. Sta andando tutto bene e il gruppo mi ha accolto con grande calore”. E allora chissà che Alcaraz non possa diventare un innesto decisivo per mantenere il più possibile la scia dell’Inter e sfruttare le coppe europee per recuperare qualche punto…

La campagna dei rinnovi

In casa Juve c’è anche in ballo una corposa campagna di rinnovi di contratto. Il più importante è quello di Dusan Vlahovic. L’attaccante serbo, tornato goleador in questa stagione, è in trattativa per prolungare il suo contratto ma novità sul possibile nuovo accordo, spalmando l’ultimo anno di contratto, non ce ne sono. Per ora si vuole rimanere concentrati sulla lotta Scudetto, ma resta l’idea della Juve di abbassare il suo impatto a bilancio tra ingaggio e quote di ammortamento. Attenzione anche ad Adrien Rabiot, che è in scadenza a giugno e Allegri, se resterà, non vorrà perderlo. Per ora si parla di un rinnovo alle stesse cifre attuali (tra i 7 e gli 8 milioni di euro) ma su di lui potrebbero arrivare offerte da qualche top player europeo, soprattutto il Barcellona che darà vita a un nuovo ciclo tecnico dopo Xavi. Trattare con la madre-agente, soprattutto dal punto di vista economico, è sempre molto dura e c’è la sensazione che il club dovrà fare uno sforzo per accontentare le richieste dell’entourage. D’altronde Rabiot è pedina fondamentale nello scacchiere di Allegri e una Juve in Champions League potrebbe contribuire a convincerlo, soprattutto alla luce di un nuovo ciclo vincente. Decisamente più facile rinnovare con Kenan Yildiz, ormai il futuro della Juve. L’esplosione ad alti livelli del giovante attaccante turco vale nelle prossime settimane un prolungamento di contratto anche per blindarlo dal mercato, dove sarebbero già arrivati interessanti per 40 milioni di euro. Ma non sarà lui la plusvalenza juventina, bensì quel Matias Soulè che tanto sta facendo bene a Frosinone. Nella mente di Giuntoli la futura coppia di attacco è Vlahovic-Yidiz e probabilmente anche Allegri la pensa così. Tra coloro che dovrebbero rinnovare ci sono anche Szczesny, che sarà il portiere del futuro, Weston McKennie e Daniele Rugani, mentre sarà quasi certa la separazione da Alex Sandro. Il nodo più spinoso è invece rappresentato da Federico Chiesa. I continui infortuni e acciacchi ne stanno limitando l’utilizzo e difficilmente la Juve proporrà una offerta al rialzo rispetto agli attuali 5 milioni di euro a stagione. Il mercato, così, si muove, con la Premier League che ha mostrato i primi segnali di interessamento soprattutto da Newcastle e Manchester United e il figlio d’arte può diventare un’altra pedina da plusvalenza per poi reinvestire sul mercato in entrata. Insomma, si lavora già al futuro, ma prima ci sono i rinnovi di giocatori chiave da portare a termine. E non sarà facile.

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