Juve, contro il Milan si scalda Weah. Prosegue la caccia al centravanti
Vlahovic non ha lesioni, ma potrebbe saltare il Milan e si scalda il figlio d’arte. Giuntoli lavora sul centravanti: Schick e Zirkzee per avere una punta manovratrice
Torino, 20 novembre 2024 – Da un lato Thiago Motta è chiamato, probabilmente, a trovare un sostituto di Dusan Vlahovic contro il Milan, dall’altro Cristiano Giuntoli deve trovare un sostituto di Arek Milik sul mercato (sempre che Dusan rinnovi e non si renda necessaria una cessione a giugno). Sono i centravanti a dare pensieri al mondo bianconero in questa fase che avvicina il mercato di gennaio visto che si tornerà a giocare ogni tre giorni e c’è assoluta necessità di tenere il ritmo sia in Italia che in Europa.
Vlahovic non ha lesioni, ma tocca a Weah
Sospiro di sollievo per Dusan Vlahovic. Il problema muscolare accusato in nazionale non ha comportato una lesione, il che esclude uno stop lungo ma a livello prudenziale è probabile che l’attaccante non prenderà parte alla sfida di campionato contro il Milan. Un problema in più per Motta che è già privo di Milik e dovrà giocare senza centravanti. Si rivaluterà Vlahovic per la Champions League, ma allo stato attuale delle cose contro i rossoneri servirà un adattamento. Non è una situazione nuova per Motta che due anni fa, a Bologna, con Zirkzee che non era ancora sbocciato e Arnautovic infortunato, decise di schierare Nicola Sansone come prima punta, alternandolo alla bisogna con i mediani Lewis Ferguson e Giovanni Fabbian. La stessa mossa potrebbe farla in bianconero, con Timothy Weah che si scalda per ricoprire, con altre caratteristiche, il ruolo di prima punta. Da un lato si rischia di perdere qualcosa in termini di finalizzazione, ma dall’altro c’è la possibilità di dare meno punti di riferimento alla difesa rossonera e la difficoltà può tramutarsi in una opportunità. Un’altra possibile soluzione sarebbe rappresentata da Mbangula, ma l’americano è oggi favorito anche per il rendimento che ha messo in mostra con Motta dopo le difficoltà della scorsa stagione. Dietro dovrebbero agire i soliti, ovvero Yildiz a sinistra, Koopmeiners in mezzo e Conceicao a destra.
Mercato: spunta Schick, c’è sempre Zirkzee
Dicevamo di Giuntoli, che invece è concentrato sul mercato di gennaio, con uno sguardo a quello di giugno, sempre nel walzer delle punte. Detto che in inverno è più difficile acquistare qualcosa, le punte buone costano oppure si dovrebbe andare su qualche profilo caduto in disgrazia, i nomi sul taccuino del Dt sono diversi. Qualche giorno fa vi avevamo parlato di Lorenzo Lucca, ma difficilmente l’Udinese lo lascerà partire a metà stagione a cifre di saldo, e di Norberto Beto, che sarebbe meno costoso e più accessibile, ma nelle ultime ore altri sondaggi sono stati effettuati da Giuntoli e tra questi ci sarebbe un’altra vecchia conoscenza della Serie A. Ritorno di fiamma per Patrick Schick, che la Juve avrebbe voluto prelevare diversi anni fa, con un’altra dirigenza e dopo la sua esplosione alla Samp, e che ora gioca nel Bayer Leverkusen di Xabi Alonso. Finora ha giocato 503 minuti in tutte le competizioni, ma non è titolarissimo e infatti in campionato ha segnato un solo gol in otto partite. Una piccola idea di riportarlo in Italia c’è, e magari anche lui la valuterebbe, perché rappresenta un profilo adatto al gioco di Motta, ovvero capace sia di segnare ma anche di legare il gioco con la squadra e quindi un po’ più simile a Joshua Zirkzee di quanto lo sia attualmente Dusan Vlahovic. Col Leverkusen è a quota 58 gol e 12 assist in 137 partite e i costi non sono di certo bassi per gennaio e si rischia di andare fuori parametri, ma un tentativo la Juve lo farà almeno per capire i margini di manovra. Resta ovviamente il nome di Zirkzee tra i pensieri di Giuntoli e Motta, però in questo caso sarebbe una idea più di lungo termine e non per una sostituzione emergenziale. L’ingaggio è di circa 5 milioni annui, e ci starebbe nei parametri della Juve, e bisognerà capire in che modo lo United lo cederà e a quale cifra avendolo pagato oltre 40 milioni di euro. A gennaio il prestito può essere una ipotesi e per l’estate l’acquisizione definitiva diventerebbe costosa. Restano, inoltre, i buoni rapporti tra Kia Joorabchian, il suo agente, e Cristiano Giuntoli. Attenzione anche alle uscite, stavolta difensive. I bianconeri cercano due difensori per rimpiazzare Bremer e Cabal infortunati, ma dal Brasile rimbalza la voce di una possibile partenza di Danilo, che è corteggiato dal Vasco da Gama per un ritorno in patria a 33 anni, già a partire dal mese di gennaio. Giuntoli valuta come muoversi stante l’emergenza infortuni.
Parla Tare: “Milinkovic è stato vicino alla Juve”
Da avversario si è fatto valere, sia in campo, da attaccante, sia da dirigente, alla Lazio dove spesso ha messo in difficoltà la Juve e mai gli ha venduto i pezzi pregiati. Igli Tare è stato un pezzo importante di storia recente biancoceleste, quando ha dovuto resistere agli assalti bianconeri su Milinkovic Savic. L’ex diesse della Lazio ne ha parlato in una intervista a tuttojuve, confermando la pista: “Confermo che la Juve era fortemente interessata a Milinkovic e se la trattativa fosse andata a termine avrebbe acquistato un grande giocatore”, la sua risposta. Nel presente, Juve e Lazio sono in lotta per lo Scudetto, racchiuse in un punto in un gruppone di testa composto da sei squadre. Tare ha usato parole di elogio del nuovo progetto bianconero: “Mi piace molto come lavora Motta ed è coadiuvato da un grande dirigente come Giuntoli – il commento di Tare – Il percorso è appena partita e in prospettiva sarà ai vertici sia in Italia che in Europa. Quanto tempo ci vuole per vincere lo Scudetto? Non è una questione di anni, ma di quanto sarà veloce a realizzare il nuovo progetto. Penso sappiano che c’è ancora molto lavoro da fare, ma già oggi è una candidata a vincere il tricolore”. E poi è stato chiesto al dirigente un parere su Kenan Yildiz, l’erede designato di Alessandro Del Piero. Che ne pensa Igli? Ecco: “E’ molto forte, l’attacco Juve è giovane e poi c’è anche Vlahovic. E’ un reparto che può crescere molto”.
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