Allegri a Natale, che regalo alla Signora. Tour de force in dicembre: non per la Juve

Non c’è la sosta, ma i bianconeri giocheranno meno delle rivali e potranno programmare meglio la corsa per lo scudetto

di DORIANO RABOTTI -
6 dicembre 2023
Allegri a Natale, che regalo alla Signora. Tour de force in dicembre: non per la Juve

Allegri a Natale, che regalo alla Signora. Tour de force in dicembre: non per la Juve

Il cambiamento climatico del campionato. Ovvero: non ci sono più le mezze stagioni calcistiche, e nemmeno le vacanze. Si sa da un po’ di tempo, che questa Serie A sarà diversa dalle precedenti. In pratica, per la seconda stagione consecutiva (ma l’anno scorso fu a causa dei mondiali) non ci sarà soluzione di continuità negli impegni dei calciatori e nell’offerta televisiva ai tifosi da divano.

Perché in fondo è questo che sta succedendo in tutti gli sport: i calendari si intasano per offrire uno spettacolo senza sosta che tramite i diritti tv finisce per mantenere tutto il circo, quindi non è il caso di farsi illusioni o di essere ipocriti. Né di stupirsi per gli infortuni, ma questo è un altro discorso ancora, finché gli atleti sopporteranno (e con gli stipendi che prendono, sopportano, sopportano).

Restando al risvolto puramente agonistico, il mese di dicembre si preannuncia come potenzialmente decisivo, perché quasi tutte le squadre saranno costrette ad un tour de force, una partita ogni quattro giorni nella migliore delle ipotesi. Non ci sarà una vera sosta natalizia: si gioca il 23 e poi il 29, e subito dopo capodanno. Non è ancora il modello della Premier o della Nba, ma rispetto al passato è già un cambiamento. Che potrebbe dare una mano alla Juventus, nei suoi sogni di gloria.

Da inizio stagione si dice che la squadra di Allegri, senza le coppe Europee, è avvantaggiata: mai come in questo mese sarà vero. Perché la Signora giocherà quattro partite spalmate nell’arco di 22 giorni, dal Napoli avversario di venerdì alla Roma il 30, passando per Genoa il 20 e Frosinone il 23. Tutti gli altri, prendendo in considerazione le prime nove squadre, giocano di più: addirittura sei volte vanno in campo l’Inter (da sabato 9 con l’Udinese al 29 col Genoa, in mezzo Champions in casa della Real Sociedad, Lazio, coppa Italia col Bologna, Lecce) in 20 giorni, il Napoli in 21 (Juve, Champions col Braga, Cagliari, Frosinone in Coppa Italia, Roma e Monza) e la Fiorentina in 23 (stasera coppa Italia col Parma, poi Roma, Ferencvaros, Verona, Monza e Torino).

Cinque gare disputeranno il Milan (in 21 giorni: Atalanta, Newcastle in Champions con conseguenze potenzialmente pesantissime, Monza, Salernitana e Sassuolo), la Roma in 20 (Fiorentina, Servette in Europa League, Bologna, Napoli e Juventus), il Bologna in 20 (Salernitana, Roma, Inter in coppa Italia, Atalanta e Udinese), l’Atalanta in 21 (Milan, Rakow in Europa League, Salernitana, Bologna e Lecce) e infine la Lazio, ma spalmate su 24 giorni dal Genoa di ieri sera in Coppa Italia al Frosinone del 29 (in mezzo Atletico Madrid, Inter ed Empoli).

Fin qui la contabilità. Poi è chiaro che i risultati delle partite, il loro peso sul fisico e sul morale, possono radicalmente cambiare faccia e bilancio, aprire una serie negativa o positiva, insomma ci sono troppi fattori in ballo per poter dire che alla fine di dicembre la Juventus avrà avuto un vero vantaggio.

È un dato di fatto però che in un momento particolarmente delicato, anche sul piano del tornaconto economico perché passare o meno un turno europeo cambia anche i bilanci, il gruppo di Allegri potrà giocare a mente più libera dei rivali.

E scusate se è poco.

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