Juve, Thiago Motta apre con una sconfitta: il Norimberga vince 3-0

Vlahovic sbaglia un rigore, tra i migliori in campo Di Gregorio. Calvo: “Sono stati due anni complicati, perché abbiamo registrato perdite di 115 milioni in seguito ai dieci punti di penalizzazione”

di MANUEL MINGUZZI -
26 luglio 2024
Dusan Vlahovic

Dusan Vlahovic

Norimberga, 26 luglio 2024 – Cartelli ‘lavori in corso’ in casa Juve. Ed è normale. La prima uscita di Thiago Motta è una sconfitta a Norimberga per tre a zero, con tante riserve, le assenze, il mercato ancora da completare e una fase di rodaggio ampiamente prevedibile. I carichi di lavoro, contro una squadra che sta per partire ufficialmente con la stagione, hanno fatto il resto. Errore anche per Vlahovic che ha sbagliato il rigore del possibile pareggio nella ripresa, mentre i tedeschi, più brillanti, hanno sfondato nei minuti finali con la Juve più stanca. La prima formazione di Motta, come prevedibile, ha visto tanti giovani in campo, soprattutto davanti. In porta Di Gregorio, terzini Rouhi e Barbieri, con Gonzalez e Djalo in mezzo, mentre la diga di centrocampo a due era composta da Thuram e Locatelli. Miretti, invece, trequartista con Hasa e Comenencia in fascia. Prima punta Sekulov. Primo tempo decisamente difficile per la Juve, che paga i carichi di lavoro e una intesa ancora da trovare. Motta ha provato a chiedere manovra e possesso, ma ci sono state tante imprecisioni e indecisioni, così su una di queste si è inserito Jander, abile a sfruttare un malinteso tra Barbieri e Locatelli, complice una difesa immobile, per il vantaggio al 20’.

Tra i migliori in campo Di Gregorio, autore di tre interventi importanti. Nella ripresa rivoluzione, con Gatti e Cabal centrali difensivi, Cambiaso e Savona terzini, mentre davanti Vlahovic con Adzic a supporto tra le linee e Mbangula-Weah sulle fasce. In mezzo al campo Fagioli e Nicolussi Caviglia. Juve migliore, con più titolari, Cambiaso ha sfiorato il gol di sinistro, ma è stato soprattutto Weah ad accendere la scintilla con una bella percussione che ha procurato il rigore del possibile pari. Dusan Vlahovic, però, ha sprecato mandando sul palo il tiro dal dischetto al 72'. Finale tutto tedesco, con la stanchezza Juve evidente, così Weah salva di mano un gol già fatto di Forkel, l’arbitro non ha visto il fallo da rigore, poi in zona novantesimo la punta tedesca ha siglato il raddoppio e al novantesimo Janisch ha arrotondato. Ora terminerà il ritiro tedesco e la Juve di Motta riprenderà ad allenarsi alla Continassa.

Parla Calvo: “Sono stati due anni difficili”

Non solo campo. A livello dirigenziale è in atto una programmazione per rilanciare la Juve ad alti livelli e ridarle credibilità in campo internazionale dopo le vicissitudini con la Giustizia Sportiva degli ultimi anni. Il Managing Director Revenue Francesco Calvo ha lo scopo di rigenerare bilanci sani e ricavi in crescita, aumentando anche la competitività sportiva, perché la penalizzazione di due anni fa ha tolto le coppe europee, quindi introiti, e fatto perdete status europeo ai colori bianconeri. In una intervista a Forbes, il dirigente ha parlato così: “Sono stati due anni complicati, perché abbiamo registrato perdite di 115 milioni di euro in seguito ai dieci punti di penalizzazione – le sue parole – Poi ci sono state perdite non tangibili a livello materiale come l’appetibilità sul mercato legata al brand. Il mondo del calcio ha la memoria corta ed è sempre legato ai risultati”.

Il ritorno in Champions League, unito al mondiale per club, ridarà fiato alle casse bianconere che dunque vedranno aumentare di nuovo i ricavi. Non si può ancora fare una stima su quanti denari entreranno per la nuova competizione Fifa dato che i metodi di redistribuzione non sono noti: “Sicuramente il mondiale è una grande opportunità per noi, ma non si può parlare di cifre e ricavi e ancora non si sa niente della redistribuzione delle risorse. La nuova Champions sarà invece interessante e imprevedibile”. Per la stagione 2024/2025 ci sarà anche da trovare un nuovo sponsor. Chiuso il rapporto con Jeep, Juventus vuole trovare un brand da 40 milioni a stagione. Chiuse le trattative, senza buon fine, con un paio di compagnie aeree medio orientali, cifre basse da 20 milioni a stagione, il club ha presentato le nuove maglie spoglie di sponsor, ma nelle prossime settimane sono previste novità: “Siamo stati penalizzati sullo sponsor perché non c’è stato modo di programmare, ma abbiamo sensazioni positive e ci sono diverse trattative in fase avanzata”. In Italia, inoltre, si parla insistentemente di riforma dei campionati, con una idea, ancora latente ma che può diventare concreta, di ridurre a 18 le squadre della massima serie.

Esiste, poi, un problema di sostenibilità economica sempre più impellente da affrontare. L’analisi di Calvo: “Penso ci sia la necessità di rivedere tutti i format dei campionati professionistici – il suo messaggio – Il sistema calcio non è sostenibile se pensiamo che in Lega Pro un club perde in media 1.5 milioni l’anno fatturando tra i 2 e i 4 milioni”. E sulla A a 18 squadre Calvo avverte: “Alla fine della stagione 2025/2026, che avrà anche i mondiali, i calciatori, che sono stipendiati dai club al 100%, avranno giocato il 75% delle partite con le loro squadre e il 25% con le nazionali. I rischi sono tutti a carico nostro”. Passando al mercato, la Juve è sempre più vicini a Jean Clair Todibo, che può arrivare a Torino dopo la cessione di Huijsen al Bournemouth per circa 20 milioni. Affare in prestito oneroso con riscatto, mentre al giocatore andranno 2.5 milioni di euro a stagione per cinque anni.

In attacco, invece, c’è l’uscita di Matias Soulè, diretto a Roma per 26 milioni più bonus. Il suo posto potrebbe essere preso da Karim Adeyemi, ma il Borussia Dortumund valuta il cartellino 40-45 milioni di euro. Un’altra pista potrebbe essere Dan Ndoye, che Motta ha avuto a Bologna l’anno scorso, ma il club rossoblù non vuole più cedere nessuno dopo Calafiori e Zirkzee. Sempre più difficile, invece, arrivare a Teun Koopmeiners. La Juve ci proverà nei primi giorni di agosto, ma al massimo con una offerta da 45 milioni più bonus a fronte di una richiesta irremovibile dell’Atalanta a 60 milioni di euro.

Continua a leggere tutte le notizie di sport su