Juve, Koopmeiners solo a 45 milioni. Soulè sempre più vicino alla Roma

L’olandese resta il primo obiettivo a centrocampo, ma Giuntoli considera fuori mercato i 60 milioni chiesti dall’Atalanta. Soulè pronto a finanziare le entrate: è vicino alla Roma

di MANUEL MINGUZZI -
25 luglio 2024
Teun Koopmeiners

Teun Koopmeiners

Bologna, 25 luglio 2024 – Cristiano Giuntoli pronto all’assalto per Teun Koopmeiners, ma solo alle sue cifre. La Juve non salirà fino ai 60 milioni richiesti dall’Atalanta e sfrutterà le vicine cessioni di Soulè e Huijsen per finanziare il colpo a centrocampo. Al massimo, però, si arriverà a 45 milioni più bonus. Soulè, invece, è sempre più vicino alla Roma mentre su Huijsen si cerca uno spiraglio con il Bournemouth. La situazione.

Koop solo alla cifra Juve

Saranno settimane intense sulla pista Teun Koopmeiners. La Juve ha due settimane di tempo per provare a chiudere l’operazione, perché l’Atalanta non intende cedere nella seconda metà di agosto con meno tempo a disposizione per trovare un sostituto, così serve fare in fretta con le cessioni che possono rimpinguare il budget. Thiago Motta, inizialmente, aveva deciso di provare a puntare su Matias Soulè, ma le esigenze di mercato, ovvero la necessità di fare plusvalenza, hanno modificato la strategia. Si può sacrificare l’argentino per arrivare all’olandese. Motta stravede per Koopmeiners e il mediano dell’Atalanta è stato uno dei primi obiettivi fissati dagli incontri preliminari con Giuntoli quando ancora Thiago era allenatore del Bologna. Con Douglas Luiz, Thuram e Koopmeiners si costruirebbe un centrocampo da sogno. L’ultimo tassello è quello più difficile.

L’Atalanta tiene il punto sui 60 milioni di richiesta economica e non fa sconti con contropartite. Quella cifra Giuntoli la considera fuori mercato e non intende raggiungerla, ma portando a termine un paio di cessioni può tentare un assalto da 45 milioni di euro più 5 bonus. Il tetto è quello: 50 milioni di euro. Difficilmente la Juve si spingerà oltre, forte della volontà del calciatore che ha già detto sì a un quadriennale con ingaggio da circa 4 milioni a stagione. Koopmeiners, però, non è tipo da forzare la mano e non vuole andare a rottura con l’Atalanta. La partita si gioca tutta a livello economico, se cioè la Dea abbasserà la richiesta per il cartellino. Come finanzierà Giuntoli questa operazione? Semplice, con due cessioni. Matias Soulè è sempre più vicino alla Roma. De Rossi lo corteggia da tempo e l’ultima offerta da 26 più bonus dovrebbe essere quella giusta. La richiesta Juve era di 35 ma nessuno, nemmeno il Leicester, si è spinto a tanto e la volontà di Soulè sta facendo la differenza. Giuntoli allora potrebbe incassare qualche milione in meno ma con 30 a bilancio c’è margine di manovra per Koopmeiners. I bianconeri, inoltre, dovrebbero tenersi una percentuale sulla rivendita. L’altra fonte di finanziamento è Dean Huijsen, escluso dal ritiro tedesco e in odor di cessione. Il giocatore ha detto no allo Stoccarda in Germania, ma nelle prossime ore potrebbe aprirsi una soluzione in Inghilterra. Lo vuole infatti il Bournemouth che offre 15 milioni di euro a fronte della richiesta di 20 della Juve. In ogni caso, con circa 45 milioni di euro di incassi Giuntoli potrà poi assaltare Koopmeiners.

Adeyemi, arriva l’offerta

Con Soulè via in attacco servono adeguati sostituti per il tridente offensivo che dovrebbe essere completato da Vlahovic, incedibile, e Yildiz, a cui si adeguerà il contratto. Ripresi con vigore i contatti con Karim Adeyemi, 22enne del Borussia Dortmund e preferito da Thiago Motta per il ruolo di attaccante esterno e, all’occorrenza, di punta centrale di movimento. La Juve avrebbe formulato una propria offerta per contratto e ingaggio, ma ancora non ci sarebbero trattative in ballo con il Dortmund, che potrebbe chiedere oltre 30 milioni di euro, ovviamente tanti, troppi, per il bilancio juventino. Difficile trovare una soluzione a meno che non ci possano essere sconti o formule con pagamento dilazionato come prestiti con diritto od obbligo di riscatto. Più difficile la pista Francisco Conceicao. Il Porto ha messo in moto una opera diplomatica di convincimento per cercare di farlo restare e si sarebbe mosso il presidente in prima persona. Dialoghi in corso, anche perché i costi del cartellino restano alti per la Juventus che dovrebbe dare ampio fondo al budget.

Todibo, si ragiona sul riscatto

L’altra grande operazione che Giuntoli vuole portare a termine per completare la difesa di Motta è relativa a Jean Clair Todibo. Sfumato Calafiori, diretto negli States dove firmerà con l’Arsenal, la Juve si è fiondata sul difensore del Nizza, preferito a Kiwior in uscita dai gunners. Il Nizza inizialmente ha tenuto duro sulla cifra di 35 milioni a titolo definitivo, ma ora ci sarebbe l’apertura al prestito con riscatto. Il giocatore ha già detto sì alla Juve e preme per aggregarsi a Motta, tuttavia serve ancora trovare una quadra sulla formula e il riscatto. Prestito oneroso da 10 milioni di euro, mentre per il riscatto i francesi ne chiedono 25, ma la Juve pensa al diritto e non all’obbligo. L’affare resta vicino ma c’è ancora qualcosa da sistemare. Con Todibo, ovviamente, non ci sarebbe spazio per Rugani, che potrebbe diventare una pista per il Bologna se sfumasse Hummels, ma ci sono offerte anche dall’Arabia. La Juve conta di incassare 7-8 milioni di euro. In uscita anche Filipo Kostic su cui ci sono tre squadre, nell’ordine Fenerbahce, Atletico Madrid e Crystal Palace. Il classe 1992 non rientra nei piani e può essere sacrificato per un innesto in entrata. Stesso discorso per Wojciech Szczesny e Mattia De Sciglio, entrambi esclusi dal ritiro tedesco. Giuntoli prova dunque a rifare il look della Juve, partendo dalla porta, con Di Gregorio, passando dalla difesa, con Todibo, ma è soprattutto in mezzo dove ci sarà grande rivoluzione e forze fresche con Thuram, Luiz e, forse, Koopmeiners. In avanti, oltre a Soulè, si ragiona su Chiesa, ma con la cessione dell’argentino c’è meno fretta di agire sul figlio d’arte. Roma e Napoli si sono raffreddate, l’Arsenal non affonda il colpo, così Federico prova a capire da Motta se può rimanere. Serve, invece, un vice Vlahovic perché Milik non rientra nei piani. Idea Mateo Retegui dal Genoa.

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