Allegri, solitario e finale. Max chiude col botto: "Lascio una Juve vincente»

Dopo il rosso per le proteste nel finale, fa pace con Rocchi e va sotto la curva a godersi lo spettacolo: nessuno ha vinto cinque Coppe Italia come il toscano.

di PAOLO GRILLI -
16 maggio 2024

All’Olimpico si è vista la vecchia Juve: ordinata, spietata, votata al successo senza incertezze. Una rivincita, probabilmente l’ultima, per Max Allegri. Che rischiava di concludere la terza stagione di fila dal suo ritorno a Torino senza alcun titolo. Il tecnico ha potuto contare ieri su un Vlahovic straripante, ma soprattutto su uno spirito ritovato, quasi magicamente, dopo l’incredibile frenata in campionato. Chissà che non sia stato il pass Champions finalmente conquistato a togliere un po’ di pressione alla Signora smarrita.

Ma si è visto anche un Allegri ‘old style’: nervoso nel finale, con la giacca che salta, e poi subito anche la cravatta, scagliata per terra, e quasi la camicia. Infuriato contro l’arbitro Maresca, poi verbalmente contro il designatore Rocchi. Poi però si ricompone e sorride, quando il successo è acquisito. E’ la sua quinta Coppa Italia: superati Mancini ed Eriksson.

Max poi sembra quasi allontanare Giuntoli dal cuore della festa in campo: un gesto tutto da interpretare, ma che fa pensare parecchio. E va a sedersi su uno striscione per ammirare i tifosi bianconeri che esultano. Quasi a voler godersi uno spettacolo per l’ultima volta. Sempre che lo sia. "La Juve è vincere – dice poi Max – sono contento soprattutto per i ragazzi. Io ho festeggiato con la squadra, non ho detto niente, né volevo allontanare. Lascio una Juve vincente, tutti dicono che non sarò più io l’allenatore...". In pochi si aspettavano che la Signora potesse rialzarsi d’incanto e piegare questa Atalanta lanciata verso le vette d’Europa (ma De Roon, visto il risentimento al flessore, difficilmente ci sarà a Dublino col Bayer). "Vincere aiuta a vincere, guardiamo al futuro con grande speranza – dice il presidente John Elkann – i giovani della Juve sono straordinari". Molti li ha lanciati Max in queste tormentate stagioni. Questa Coppa è quella del sollievo, non certo una ciliegina finale. Ma il cerchio si è chiuso bene.

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