Juve, Cambiaso diventa top player: movimenti e tecnica al servizio di Motta

Il terzino fa tutto, si propone, difende, si accentra e diventa anche incursore: Motta ha il suo fedelissimo top player. E Yildiz omaggia Del Piero

di MANUEL MINGUZZI -
10 novembre 2024
Andrea Cambiaso

Andrea Cambiaso

Torino, 10 novembre 2024 – L’ennesimo derby vinto, con autorità, buon gioco nel primo tempo, controllo e gestione nella ripresa, ma con un Andrea Cambiaso sugli scudi. Il terzino è ormai uno dei top player della squadra, un grimaldello per aprire le difese avversarie e appena vede un buco libera ci si infila, con smarcamenti, linee di passaggio, incursioni. Fa tutto, praticamente è un tuttocampista. Motta lo conosce bene, lo ha allenato anche al Bologna, sgrezzandolo e lanciandolo ad alti livelli, e ora lo ha ritrovato alla Juve, ancora più maturo ma sempre con la sua grande tecnica e la sua grande intelligenza calcistica.  

Cambiaso fa tutto quel che serve

Il primo gol contro il Toro nasce da lui, che percependo lo spazio libero lasciato da una squadra granata che ha deciso di accettare spesso l’uno contro uno difensivo, con una sgroppata palla al piede ha tagliato a fette la retroguardia e costretto Milinkovic a una parata incerta, propiziando poi la prontezza di Weah al posto giusto nel momento giusto. Ma non solo per quella azione Cambiaso è stato sostanzialmente il migliore in campo. Da terzino avvia la manovra palla a terra con qualità, letture intelligenti, poi attacca gli spazi come pochi e crea sempre un vantaggio per sé e per la squadra, fornendo linee di gioco laddove sembrano non esserci. Proverbiale la sua capacità di accentrarsi e diventare mediano aggiunto, per giunta con ottima tecnica in entrambi i piedi: “Ho avuto spazio e mi sono infilato, è andata bene”, il racconto del primo gol. Poi c’è la connection con Kenan Yildiz, l’altro mattatore del derby, con annessa linguaccia alla Del Piero, una bella dedica per i 50 anni di Alex. Il turco si spende in entrambe le fasi e aiuta proprio Cambiaso che gli staziona dietro: “Mi sta dando una grande mano, è importante aiutare i compagni e lui è un ragazzo incredibile. Deve continuare così”. Motta li sta plasmando entrambi con l’intento di avere due fasi di gioco utili alla squadra, soprattutto quella di avvio dell’azione perché il tecnico utilizza il possesso palla anche a scopi difensivi, per toglierlo all’avversario e quindi inibire la fase offensiva altrui. Serve gestirlo bene, ovviamente per non perderlo in posizioni sanguinose, e Cambiaso, ufficialmente da terzino, interpreta nel migliore dei modi questo compito. E un giocatore così può venire molto utile anche a Spalletti per la sua nazionale. Archiviato, dunque, il momento di difficoltà, acuito dal pareggio interno con il Parma, la Juve ha ripreso una buona marcia e si è rilanciata in campionato, rimanendo in scia al treno scudetto, missione da portare a termine fino a gennaio, dove poi Giuntoli opererà sul mercato per fornire a Motta ulteriori rinforzi per la seconda parte di stagione. Intanto c’è Cambiaso, che in campo fa tutto quello che serve.

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