Carlos Alcaraz: scuola Milito e Lautaro. Juve, a giugno obiettivo Calafiori

La Juve piazza il colpo Alcaraz, cresciuto nel Racing degli interisti. Intanto Giuntoli lavora per l’estate: Koopmeiners e Calafiori

di MANUEL MINGUZZI -
1 febbraio 2024
Riccardo Calafiori

Riccardo Calafiori

Torino, 1 febbraio 2024 - La Juve chiude il suo mercato battendo un colpo a centrocampo. Carlos Alcaraz sarà il rinforzo bianconero in mezzo, dove nel girone di andata c’è stata maggiore sofferenza a causa degli stop di Paul Pogba e Nicolò Fagioli e degli infortuni a turno di Adrien Rabiot e Manuel Locatelli. Lì serviva qualcosa e Cristiano Giuntoli ha accontentato Max Allegri con il mediano argentino proveniente dal Southampton. Operazione per gennaio poco onerosa, 3.6 milioni di euro di prestito, ma lo diventerebbe in estate qualora la dirigenza juventina dovesse riscattarlo ad una cifra di 49 milioni di euro. Insomma, Alcaraz ha cinque mesi per convincere Giuntoli e Allegri, anche se la cifra è alta e la società potrebbe dirottarla su altri obiettivi.

Scuola Racing come Milito e Lautaro

Carlos Alcaraz è il classico centrocampista di scuola argentina. E’ il Racing la fucina di talenti, quella che ha sfornato i Milito e i Lautaro che tanto bene hanno fatto in nerazzurro, il toro tuttora, e già di per sé può rappresentare una garanzia di qualità. E’ sbarcato in Europa nel 2022 quando il Racing decise di cederlo al Southampton per circa 14 milioni di euro più una percentuale sulla rivendita. Si tratta di un mediano con buona propensione in entrambe le fasi e capace di segnare con 12 gol segnati in Argentina e altri 8 messi a segno nel Southampton, non certo squadra di vertice in Inghilterra, infatti in questa stagione milita in Championship, la b d'Oltremanica. Di fatto, lo sbarco in Europa di Alcaraz vale la seconda maggior plusvalenza della storia del Racing Club appunto dietro Lautaro. Alcaraz sa fare un po’ tutto a centrocampo, può fare il perno centrale ma è soprattutto nel ruolo di mezzala dove può dare il suo meglio. Dovrà inserirsi nel 3-5-2 di Allegri, lui che ha giocato in un 4-3-3 in Inghilterra, ma le caratteristiche sono quelle giuste per una squadra che ha bisogno di gamba e piede a centrocampo senza perdere equilibrio. In nazionale è già stato convocato nel 2023 anche se non è ancora riuscito a bagnare il debutto, ma ora ha la sua grande occasione in Italia. In generale Alcaraz ha giocato 83 partite con il Racing con 12 gol e 5 assist e 47 con il Southampton con 8 gol e 5 assist. L’ultima partita da titolare in campionato è del 29 dicembre, poi evidentemente la sua voglia di cimentarsi altrove ha portato la società ad utilizzarlo principalmente in Fa Cup dove ha giocato da titolare con il Walsall il 6 gennaio e il Watfordi il 28 gennaio.

Koopmeiners e Calafiori

Il mercato di Giuntoli non si ferma, anzi. In ottica estate si cercano profili che possano alzare il livello e rendere la Juve competitiva su tre fronti, sembra sostanzialmente certo il ritorno in Champions League, motivo per il quale il direttore tecnico è al lavoro per allacciare i primi contatti per giugno. Un obiettivo, a centrocampo, è abbastanza chiaro: Teun Koopmeiners della Dea rappresenterebbe l’innesto ideale per qualità, quantità e gol. Koopmeiners, il prototipo del mediano moderno, fornisce equilibrio ma al tempo stesso inserimenti, gamba e tecnica. Proprio per questo costa tanto, circa 60 milioni, e per la Juve sarà dura strappare il sì dell’Atalanta, soprattutto a queste cifre che presuppongono a un sacrificio in uscita per reinvestire. Soulè e Iling potrebbero portare a Giuntoli un buon bottino e oggi non sono giocatori titolari della Juve, il primo è riserva in fascia e il secondo si sta mettendo in luce a Frosinone. Ma anche in difesa servono innesti, soprattutto con determinate caratteristiche: centrale e mancino di piede. Il nome individuato da Giuntoli sarebbe Riccardo Calafiori, difensore classe 2002 riportato in Italia dal Bologna la scorsa estate. Cresciuto nella Roma, Calafiori ha vissuto una stagione in Svizzera al Basilea, con anche la Conference League, ma Sartori ha fiutato l’affare e lo ha riportato in Serie A dove ora si sta consacrando tra i migliori centrali del campionato sotto la guida di Thiago Motta. Anche in questo caso ci si scontrerà con i costi della possibile operazione. Se Calafiori continuerà con questo rendimento potrebbe conquistare la maglia della nazionale, e di conseguenza l’Europeo, vedendo aumentare a dismisura il suo valore. Già ora si parla di cifre superiori ai 30 milioni di euro.

Montella incorona Yildiz

Ma c'è anche il presente in casa Juve ed è fatto dello scontro diretto di domenica contro l’Inter a San Siro. Dopo l’infelice scelta di schierare Arek Milik contro l’Empoli, espulsione e uno a uno finale, Max Allegri dovrebbe riproporre la coppia composta da Kenan Yildiz e Dusan Vlahovic. Il primo sta letteralmente esplodendo in maglia bianconera e il secondo è tornato il bomber di un tempo. Ma è sul turco che la Juve pensa anche di costruire un futuro a lungo termine, magari ricalcando le orme di Alex Del Piero, da sempre idolo del giovane attaccante. Di lui ha parlato il commissario tecnico della Turchia Vincenzo Montella a Sky, lodandone i pregi e disegnandone un futuro luminoso: “Avevo preso informazioni dopo averlo visto nell’Under 23 e mi ha colpito fin dal primo momento - le sue parole - L’ho schierato subito contro la Croazia, è stato spavaldo, vivace ma non arrogante. L’atteggiamento mi è piaciuto”. Successivamente è arrivata la vera maturazione, prima con la Germania e poi in prima squadra con Allegri: “L’ho testato contro i tedeschi e ha risposto da grande giocatore. Adesso gli serve l’ultimo step per diventare un campione. Dipende da lui”. E tecnicamente parlando è sempre lo stop a fare la differenza, a consentire la giocata successiva che può essere un assisto o un tiro in porta. Il pensiero di Montella: “Nel primo controllo è tra i più bravi che ho visto, deve gestire i momenti. Del Piero? Gli auguro possa avvicinare quello che ha fatto Alex, ma è presto per fare paragoni”.

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