Contro il Verona una Juve giovane a metà

In campo alle 20,45. Motta perde Thuram e Weah: si apre uno spazio per Douglas Luiz. Confermata anche la sorpresa Mbangula

di LORENZO LONGHI -
26 agosto 2024
Contro il Verona una Juve giovane a metà

Il belga Samuel Mbangula (20 anni), pescato dalla Next Gen da Thiago Motta, con il suo primo gol in Serie A è stato protagonista della gara d’andata col Como

Thiago Motta è già sufficientemente juventino da badare al sodo. Al punto che ieri, alla vigilia della trasferta dei bianconeri a Verona, alla domanda su cosa gli avesse lasciato di buono il debutto contro il Como, ha risposto con un allegriano "i 3 punti, il risultato, la cosa più importante".

"Ma per arrivarci bisogna fare tante cose bene come la scorsa settimana", ha aggiunto poi, giusto per far capire che vittorie e bel gioco vanno a braccetto, sì, ma le prime hanno un peso misurabile. E questa sera al Bentegodi, in effetti, la sua Juventus affronterà un avversario che, misurato sulla base di quanto visto nella prima giornata, non appare il più semplice possibile, considerando il brillante e inatteso 3-0 inflitto al Napoli e grazie al quale, curiosamente, oggi l’Hellas condivide la posizione in classifica con i bianconeri, pari in tutto. Suggestioni di inizio stagione, nulla più, perché alla lunga Verona e Juventus giocheranno due campionati diversi, e del resto la vivacità sul mercato del club bianconero, negli ultimi giorni, non ha fatto che aumentare il divario. Così, anche se questa sera Motta non avrà a disposizione gli ultimi arrivati Nico Gonzalez (ufficializzato ieri sera) e Francisco Conceição (due giocatori funzionali al suo credo in cui "contano le ali, chi incide di più nella nostra area di rigore e in quella che dobbiamo attaccare"), o forse proprio per questo, Zanetti e i suoi tenteranno di sovvertire di nuovo i pronostici, per ritardare quanto il momento nel quale i rapporti di forza potenziali si faranno concreti.

Ecco perché Motta non si fida: "Il Verona sta bene e battaglia, contrattacca, lotta, sa cosa vuole fare in campo e al debutto ha vinto contro una seria candidata per lo scudetto come il Napoli. Noi abbiamo fatto una buona settimana di lavoro, la squadra è rimasta con i piedi per terra dopo l’esordio e io sono focalizzato solo su questa gara, che è complicata: ogni partita ha una storia differente".

La Juventus vista contro Como, gioventù di nome e di fatto come da anni non si vedeva, verrà replicata solo in parte al Bentegodi a causa degli infortuni che hanno messo fuori causa Thuram e Weah, e allora è pressoché scontata la partenza dall’undici iniziale di Douglas Luiz in luogo del francese, mentre il posto dello statunitense dovrebbe essere preso in campo da un Cambiaso in posizione più avanzata, con l’inserimento di Savona in difesa ("Mi piace tutto di lui, il suo impegno, come osserva chi gli parla, è attento, sveglio, ha voglia", lo ha elogiato Motta) in sua vece, con la conferma di Mbangula nel trio dietro a Vlahovic. Ipotesi, perché il tecnico bianconero non si è sbilanciato, e non si può neppure escludere il debutto di Kalulu, mentre Danilo, pur essendo tra i convocati, dovrebbe partire dalla panchina, che è comunque corta: sono rimasti a Torino anche Adzic e Milik, e tra i 19 in lista ha trovato spazio l’attaccante della next Gen Lorenzo Anghelé.

Motta, che mercoledì festeggerà 42 anni, si è calato nella parte e racconta un mondo idilliaco, anche troppo. Quasi jovanottiano, lui, "un allenatore fortunato. La mia vita è bellissima, lo sapete. Mi sveglio al mattino presto con energia ed entusiasmo. Mi trovo con persone fantastiche, i ragazzi arrivano con una voglia enorme di allenarsi e di migliorarsi. Arrivo a casa e vedo la mia famiglia, questa è la mia vita. Mi sento fortunato, sono un privilegiato". Ma il sogno, ai tifosi bianconeri, ora deve regalarlo lui.

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