Fagioli indagato per un giro di scommesse online: altra grana per la Juve
Il centrocampista 22enne è finito nell’indagine della procura di Torino: ecco perché. Aperto un fascicolo anche per la Federcalcio, il calciatore rischia da 25mila euro di multa alla squalifica per tre anni
Torino, 11 ottobre 2023 – Il calciatore Nicolò Fagioli è indagato per un presunto giro di scommesse online. Il suo account sarebbe stato intercettato su alcuni siti illegali: se l’ipotesi degli inquirenti e la violazione del codice sportivo venisse confermata dai fatti, il centrocampista della Juventus rischierebbe da 25mila euro di multa e l’inibizione dal gioco, fino alla squalifica dai campi da calcio per tre anni.
Fagioli è finito al centro di un’inchiesta aperta mesi fa dalla procura di Torino, che ha aperto un fascicolo con l’ipotesi di gioco d’azzardo su piattaforme illegali. Il 22enne è stato iscritto al registro degli indagati, la Figc è stata avvertita dal 30 agosto. A darne notizia è stata questa mattina la ‘La Stampa’.
L’inchiesta
Il calciatore della Juventus risulta iscritto insieme ad altri presunti scommettitori sul registro degli indagati della procura di Torino, che da mesi sta cercando di fare luce su un giro di scommesse illegali, sportive e non, su alcuni siti web. Gli investigatori avrebbero riscontrato degli accessi di Nicolò Fagioli su alcune piattaforme online. Il fascicolo è in mano alla pubblico ministero torinese Manuela Pedrotta.
Gli investigatori della squadra mobile di Torino hanno scandagliato gli accessi di decine e decine di scommettitori, e incrociando dati e transazioni di denaro. Ed è stato proprio durante questo lavoro certosino che i poliziotti hanno finito per individuare gli utenti dei siti. Tra loro, ci sarebbe anche Nicolò Fagioli.
Gioco d’azzardo: il reato
Il reato ipotizzato per il centrocampista della Juve – classe 2001, originario di Piacenza – è quello del gioco d’azzardo su piattaforme illegali. Una situazione complicata anche dal codice sportivo. Il gioco d’azzardo diventa un reato quando le scommesse sono puntate su piattaforme illegali. Ma non solo. Secondo il codice della Federazione, uno sportivo – qualunque ruolo ricopra, che sia un atleta, un allenatore o un dirigente – non può puntare denaro per scommettere sulla disciplina che pratica.
Cosa dice il codice sportivo
Il Codice di giustizia sportiva è chiaro: un calciatore non può fare scommesse sull’esito delle partire. Secondo l’articolo 24 del Codice, è infatti vietato giocatori professionisti e a tutti i “soggetti dell’ordinamento federale”, dai dirigenti ai tesserati delle società del settore professionistico di “effettuare o accettare scommesse, direttamente o indirettamente, anche presso soggetti autorizzati a riceverle, che abbiano ad oggetto risultati relativi ad incontri ufficiali organizzati nell’ambito della Figc, della Fifa e della Uefa”.
Procura sportiva: cosa rischia Fagioli
Sul caso Fagioli, la procura sportiva ha aperto un fascicolo d'indagine. L'ordinamento federale non ammette scommesse per i calciatori, nel caso c’è l’obbligo di denuncia. Ogni tesserato ha il divieto di scommettere in qualsiasi modo, al fine di trarne profitto. Reato che, per la Federazione, generalmente si chiude con un’oblazione, ovvero il pagamento di una multa, che estingue il reato. A segnalare la vicenda alla Figc alla fien di agosto sono stati gli avvocati del calciatore.
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