Juventus, il sacrificio di Fagioli per Skriniar. In avanti spuntano Beto e Lucca
Lo slovacco nel mirino di Giuntoli, operazione difficile, ma sacrificando Fagioli ci sarebbe il tesoretto. Beto e Lucca in avanti, con Osimhen che piace allo United…
Torino, 18 novembre 2024 – Una ricerca difficile, da incastrare dentro parametri economici netti e chiari, per non appesantire il bilancio ma al tempo stesso per tenere la Juve ai vertici. A Thiago Motta servono due difensore e un centravanti a gennaio, per cercare di riportare i colori bianconeri ad alzare trofei più importanti della Coppa Italia. Ci sta lavorando Giuntoli, il quale si scontra con le dinamiche del mercato e i relativi costi, che non sono bassi. Vi avevamo raccontato le difficoltà per arrivare a Milan Skriniar, per i costi dell’ingaggio, e anche a Jonathan Tah, cercato da mezza Europa. In avanti, invece, ci sono in lista Beto e Lucca, mentre Zirkzee potrebbe entrare in una trattativa tra Napoli e United per Osimhen.
Skriniar convinto dalla Juve, occhio a Fagioli
Cristiano Giuntoli ha mosso da diverse settimane passi importanti verso Milan Skriniar, ormai propenso a lasciare Parigi. Lo slovacco apprezza di buon grado la destinazione juventina, ma serve incastrare le condizioni economiche giuste per portare a termine l’operazione. Ragionando sul prestito secco ci sarebbe poi da trovare un equilibrio tra le parti sull’ingaggio, perché la Juve non vuole corrispondere la totalità degli emolumenti del difensore, dieci milioni a stagione, ma il Psg non intende contribuire. O Skriniar se lo decurta oppure è necessario trovare altre soluzioni. Attenzione allora a Nicolò Fagioli, che la Juve valuta tra i 25 i 30 milioni di euro. Il giovane mediano è recentemente scivolato in panchina e Motta gli preferisce Locatelli e Thuram dietro e Koopmeiners sulla trequarti, ma Fagioli avrebbe bisogno di giocare e piace al Psg, con il quale si potrebbe imbastire una trattativa in prestito con diritto di riscatto, od obbligo, magari coinvolgendo pure Skriniar nell’operazione. Se invece la Juve volesse fare gruzzoletto con Fagioli, senza inserirlo nella trattativa per Skriniar, ci sarebbero diversi club italiani ed europei interessati, anche se è difficile cedere una riserva a quelle cifre. Resta complicata anche la pista Jonathan Tah, che è seguito da mezza Europa e non solo dal Bayern Monaco. Ma attenzione, perché Giuntoli potrebbe decidere di prendere per la difesa un centrale al posto di Bremer e un terzino al posto di Cabal, così il nome caldo è quello di Dorgu del Lecce, che può fare l’uomo di fascia sia dietro ma all’occorrenza anche come attaccante esterno. Valore di mercato attorno ai 12 milioni di euro.
Serve un vice Vlahovic, piacciono Beto e Lucca
Un altro grosso problema da colmare è rappresentato dal vice Vlahovic. L’attaccante serbo è solo al centro dell’attacco, e qui sotto parleremo anche delle sue parole dal ritiro della nazionale, e Giuntoli vuole affiancargli un centravanti per dare maggiori soluzioni a Motta. Arek Milik non è ancora rientrato e la separazione a gennaio appare probabile. Nella lista del direttore tecnico ci sono due conoscenze del calcio italiano. La prima è Lorenzo Lucca, che a Udine nelle ultime due stagioni ha trovato la sua dimensione dopo le difficoltà in Olanda all’Ajax, così Giuntoli potrebbe inserire un ariete in rosa anche se i friulani chiederanno una cifra cospicua, a maggior ragione a metà stagione e con una salvezza ancora da raggiungere. Forse più accessibile può essere Beto, ex Udinese, che in Premier League non ha mai realmente sfondato e potrebbe tornare in Italia. E su Joshua Zirkzee? La decisione passa dal neo tecnico Ruben Amorim e l’idea sembra quella di procedere a un cambio. La voce rimbalza dalla Turchia, dove Osimhen gioca per il Galatasaray e segna raffiche di gol. I Red Devils vorrebbero il centravanti nigeriano e per convincere il Napoli sarebbero pronti a cedere Zirkzee più un conguaglio economico per convincere De Laurentiss, che con la punta ha in mano una clausola rescissoria da 75 milioni di euro. Il patron di solito punta a incassare cash, ma il profilo di Zirkzee piace a Conte avendo caratteristiche diverse da Lukaku. Sull’olandese c’è anche la Juve, ma solo per un prestito a gennaio perché lo United lo ha pagato oltre 40 milioni di euro e a quelle cifre Giuntoli non si muove. Zirkzee ritroverebbe Motta che lo ha allenato a Bologna due anni.
Vlahovic, la polemica e il rinnovo
Giuntoli deve però lavorare a un intoppo decisamente ingombrante: il rinnovo di Dusan Vlahovic. A livello economico la situazione è difficile da far quadrare. La Juve vuole proporre un adeguamento spalmando l’ingaggio su più stagioni, circa 4 anni a 8 milioni l’anno, mentre Dusan ora ha un ingaggio a salire fino a 12 milioni. Si avvicina la scadenza e nell’estate 2025 la Juve dovrà prendere una decisione: o rinnovo o cessione. Serve infatti evitare un parametro zero nel 2026 e la situazione sta arrivando a un bivio. Vlahovic, per ora, non sembra aprire la porta a un ingaggio spalmato, ma la situazione sarà più chiara a dicembre quando Giuntoli incontrerà il suo procuratore. Da lì in avanti si capiranno tante cose, se cioè la trattativa potrà decollare o se invece naufragherà. Poi ci sono le idee di Motta, che potrebbero anche presupporre a cambio di centravanti per il futuro, dotando la Juve di punta più funzionale, soprattutto nel venire dietro e legare il gioco con la squadra. Vlahovic è un centravanti più standard, ovvero da area di rigore, da servire con maggior frequenza, mentre Motta chiede a tutti un sacrificio perché come ama spesso ripetere ‘gli attaccanti sono i primi difensori’. Di questo aspetto ha parlato proprio Vlahovic qualche giorno fa dal ritiro della nazionale, lasciando trapelare un messaggio chiaro: “Il ct non mi dà tanti compiti difensivi e così sono più lucido. Se corro tanto magari arrivo meno fresco sotto porta”. Frasi su cui servirà un chiarimento al ritorno a Torino di Vlahovic, che fino a fine stagione sarà punto di riferimento offensivo della squadra con campionato e Champions in cui cercare di essere protagonisti fino alla fine.
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