Juve, difesa ai minimi termini: crociato anche per Cabal. Priorità Skriniar
Dopo Bremer si ferma anche Cabal, stagione finita: Giuntoli va a caccia di rinforzi a gennaio e punta con decisione su Skriniar
Torino, 13 novembre 2024 – E’ emergenza in difesa per la Juve. Fuori Gleison Bremer per un grave infortunio al ginocchio, si è aggiunto quello, altrettanto serio, di Cabal, sempre crociato. Stagione finita per il difensore, come annunciato dalla nazionale colombiana dopo gli esami strumentali del caso. Difesa ai minimi termini per Motta, che ora dovrà tenere duro per due mesi in attesa dei rinforzi di gennaio. E se prima l’intenzione era di prendere un centrale al posto di Bremer, ora con Cabal fuori e con Danilo che potrebbe salutare ne servono almeno due. In cima alla lista c’è il solito Milan Skriniar, ormai ai margini al Psg.
Skriniar priorità
Spazio dunque a due acquisti, per arginare un problema che rischia di essere decisivo per la miglior difesa del campionato in ottica rincorsa Scudetto. Milan Skriniar è il primo obiettivo, perché è ai margini a Parigi e potrebbe sbarcare a Torino in prestito, quindi con esborso relativo a parte l’ingaggio, su cui servirà trovare una quadra. O i parigini decideranno di contribuire oppure Skriniar dovrà decurtarselo per qualche mese, ma resta lui l’obiettivo principale dato che conosce già il campionato italiano e se tornasse quello di Milano rappresenterebbe un innesto di grande spessore. Non è però l’unico nome in lista. Piace infatti il connazionale Hancko del Feyenoord, giocatore esperto di 27 anni e in grado di fare anche il terzino. Qui sono i costi a rappresentare un problema, perché l’ex Fiorentina, è stato ceduto nel 2021, costa circa 30 milioni ed è titolarissimo sia nel club olandese sia in nazionale. Il Feyenoord ci penserebbe parecchio prima di cederlo e non ci sarebbero motivi per farlo gratuitamente, cioè in prestito, così per la Juve diventa complicato investire determinate cifre a gennaio, nonostante il bilancio fornisca una prospettiva migliore rispetto ai 200 milioni di passivo certificati qualche giorno fa. Non sono dunque da escludere ulteriori profili, partendo da Jaka Bijol dell’Udinese, pure lui costoso, almeno 20 milioni e difficile a gennaio con i friulani che non possono certo staccare la spina. Stesso discorso per Sam Beukema del Bologna, che Motta conosce dall’anno scorso, e incedibile a metà stagione. Altri nomi? C’è Radu Dragusin, altra vecchia conoscenza del calcio italiano, soprattutto della Juve tra Under 23 e prima squadra, una sola presenza, prima dei prestiti a Samp e Salernitana e la cessione definitiva al Genoa, che poi lo ha ceduto in Premier per oltre 25 milioni di euro. Il jolly, nome sempre di scorta ma utile a ogni sessione di mercato, è quello di Jakub Kiwior dell’Arsenal che Motta ha già allenato a La Spezia.
Servono rinforzi anche in attacco
Non solo due difensori, perché la Juve deve ragionare pure sul centravanti, dove oggi Dusan Vlahovic è solo e senza alternative. Motta, di fatto, lo schiera sempre, anche se a volte lo sostituisce nella ripresa, ma dietro di lui non ci sono piani b. Milik è fuori da mesi e non è ancora dato sapere con precisione quando tornerà e a Lipsia si è fatto male Nico Gonzalez, che potrebbe ricoprire il ruolo di centravanti. L’argentino, infortunio muscolare, è sulla via del ritorno e dopo la sosta dovrebbe tornare a disposizione, diventando alternativa in mezzo e lasciando la fascia al peperino Conceicao. Ma per vincere trofei, o rimanerne in lizza, serve altro e così Giuntoli draga il mercato con ancora il nome di Joshua Zirkzee molto appetibile viste le difficoltà a Manchester. La trattativa passa da due fattori: le condizioni e le decisioni di Amorim. Lo United cederebbe Zirkzee gratis? Punto due: col nuovo tecnico, l’olandese finirà ai margini o sarà rivalutato visto l’investimento estivo da oltre 40 milioni? Complicato, quasi impossibile, Jonathan David, che appare una pista più per giugno nel caso in cui ci palesasse una separazione da Vlahovic a fronte di un mancato rinnovo di contratto. Meno problemi a centrocampo, dove la squadra ha rotazioni, funziona, gira e non ha necessità di particolari ritocchi considerando che si attende il ritorno di Teun Koopmeiners alla forma migliore. L’olandese, prima di arrivare, non si è allenato a pieno ritmo a Bergamo e come noto si è infortunato a una costola nelle scorse settimane. Sta tornando a determinati e livelli e gli manca solo il gol per ritrovare massima fiducia.
Maifredi: “Motta allenatore affidabile”
Thiago Motta è passato dal Bologna alla Juve, stesso percorso di Gigi Maifredi oltre trent’anni fa, ma allora non andò affatto bene. Motta si sta ritagliando un futuro diverso da quello del famoso ‘calcio champagne’ di Maifredi, che non attecchì a Torino. La Juve è in posizione di attacco per lo Scudetto e per ottenere i primi otto posti in Champions, ma non sarà facile e anche Thiago sta apprendendo alcuni meccanismi che da allenatore non ha mai vissuto avendo allenato formazioni in corsa per altri obiettivi rispetto ai trofei. Resta però un tecnico affidabile: “Se arrivi ad allenare la Juve vuol dire che hai già dimostrato il tuo valore – le parole di Maifredi a Elleradio – Thiago ha giocato in squadre eccezionali da cui avrà imparato tanto e si è proposto per andare alla Juve e provare a vincere subito”. Fondamentale, in questi casi, anche la presenza di un buon direttore tecnico, e Giuntoli lo è: “Lo voleva e si sono trovati a lavorare assieme e hanno fatto una ottima campagna acquisti”, il parere di Maifredi. Manca ancora uno step per soddisfare in toto la platea: “Non è ancora dominante, ma ha fatto ottime partite e sta crescendo, poi sta recuperando Koopmeiners che può essere l’ago della bilancia. Da lì si vedrà se Motta è pronto per una grande squadra”. Dopo la sosta tre partite difficili con Milan, Aston Villa e Lecce, senza dimenticare un inizio di dicembre altrettanto ostico con Juve-Bologna il 7 e Juve-City l’11.
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