Juve, anno nuovo e vecchi problemi. Brivido Motta: derby senza tre tenori
Forfait di Vlahovic e Conceiçao, fuori anche Locatelli. Sfogo social dell’agente di Danilo contro Giuntoli .
Dimenticare l’Arabia e le sue sabbie mobili da Supercoppa sarebbe pure possibile. Ma la Juve deve fare i conti con le usuali contingenze da infermeria che proprio non la mollano, e che trasformano il derby odierno all’Olimpico Grande Torino nell’ennesimo rompicapo per Motta. Fuori Locatelli per squalifica, e poi pure Vlahovic e Conceiçao che non hanno recuperato. Oltre, naturalmente, a Milik (zero presenze quest’anno, il rientro slitta ancora), a Bremer e a Cabal la cui stagione è già finita. Out pure Danilo sempre più separato in casa. Ma non è solo sfortuna: resta inspiegabile come la Signora non si sia dotata ad agosto di tre punte centrali, ed ecco le conseguenze.
Thiago deve però accelerare, questo è un gennaio di fuoco. Il treno della Champions non aspetta mai, e si prospetta una lunga volata per restare nella più importante competizione europea: specialmente se l’Italia non riuscirà ad assicurarsi il quinto posto per la Grande Coppa, e le tre davanti non avranno cedimenti clamorosi.
Chi farà il falso nueve oggi contro i granata? Tutto porta a pensare che sarà Nico Gonzalez a piazzarsi al centro dell’attacco. L’argentino ha fatto della duttilità il proprio marchio di fabbrica, e non vorrà lasciarsi sfuggire l’occasione. Al posto di Locatell dovrebbe essere arretrato Koopmeiners. Douglas Luiz, Mister 50 milioni, deve riabilitarsi come stella agli occhi del mondo bianconero e oggi ha una chance da trequartista. Yildiz partirà come esterno destro – col Milan a Riad ha brillato e segnato anche in questa posizione – e Mbangula sarà a sinistra.
Motta ha corretto il tiro comunicativo dichiarando che vincere "è la cosa che conta", dopo aver detto giorni fa che "non è un’ossessione": e tutto il mondo bianconero aveva storto il naso.
Non ha aiutato la serenità della vigilia il post di Bruno Misorelli, agente di Danilo, secondo cui Giuntoli sta "anche preparando l’uscita di Motta". Frase poi presto cancellata, ma che ha lasciato il segno. Sta di fatto che la prossima partenza del brasiliano porterà a tre le caselle da riempire in rosa per la difesa, oltre alla lacuna da colmare in avanti.
A rischiarare il clima, alla Continassa, accorrono almeno le statistiche. Spuntarla nel derby è una sorta di abitudine, per la Juve, nell’era Cairo: con l’editore alessandrino alla guida del Toro sono arrivate ben 24 vittorie e una sola sconfitta, nel 2015, tra l’altro la prima e unica degli ultimi trent’anni di derby della Mole.
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