Juve, il Barcellona si avvicina a Chiesa: 13 milioni. Koop e Nico: si lavora

I blaugrana pronti a investire 13 milioni per Chiesa, intanto Giuntoli riallaccia con Jaydon Sancho. Capitolo Koopmeiners: offerta definitiva da 59 milioni

di MANUEL MINGUZZI
23 agosto 2024
Federico Chiesa

Federico Chiesa

Torino, 23 agosto 2024 – Il Barcellona può venire in soccorso della Juve su Federico Chiesa. Sarebbe il male minore, ma pur sempre meglio del parametro zero. C’è polpa nella trattativa con i blaugrana per il trasferimento del figlio d’arte, ormai ai margini del progetto di Thiago Motta. Con l’uscita di Federico, Giuntoli può lavorare con ancor più determinazione su Nico Gonzalez, primo obiettivo, ma ance su Jaydon Sancho, che ha costi di ingaggio elevati. Poi c’è Teun Koopmeiners la cui offerta juventina, recapitata a metà agosto, è di 59 milioni di euro.

Chiesa e il Barcellona: affare da 13 milioni

Passi avanti nella trattativa tra Juve e Barcellona per Federico Chiesa. Giuntoli vuole piazzare l’esterno ed evitare il parametro zero data la scadenza al 2025, soprattutto evitare che possa andare all’Inter l’anno prossimo, così i buoni rapporti con i catalani sono entrati in scena e l’affare è oggi più vicino. La Juventus chiede 15 milioni di euro, il Barcellona si ferma a 10 più 3 di bonus, cifra che potrebbe andare bene a Giuntoli chiamato al male minore. Operazione che può sbloccarsi e chiudersi nell’ultima settimana di mercato, anche perché pure Chiesa ha capito che è meglio cambiare aria e la destinazione catalana non è male. Si tratta con la sensazione di poter chiudere. L’ingaggio di Chiesa? Si parte da una base fissa di 4.5 milioni di euro più bonus a salire sopra i 5. Serve accontentarsi. L’inizio della prossima settimana può essere decisivo. Con la cessione di Chiesa la Juve ha maggior margine di manovra per un innesto, forse due.

Gonzalez e Sancho

Alla Juve, a maggior ragione, servono esterni di attacco. Il primo nome resta Nico Gonzalez. Le dirigenze avevano trovato un punto di incontro in prestito oneroso con obbligo di riscatto, ma è intervenuto in persona il presidente Commisso e oggi le condizioni sono cambiate. Servono almeno 40 milioni di euro. A gelare la Juve sono anche arrivate le parole del dg viola Alessandro Ferrari prima del preliminare di Conference League contro l’Academia Puskas. La Fiorentina sembra voler togliere Gonzalez dal mercato: “Manca una settimana e non ci sono le condizioni per fare l’operazione, mancano le condizioni di base – le sue parole a Sky Sport – Da parte nostra non c’è necessità di vendere e siamo tranquilli. Aspettiamo le condizioni giuste. 40 milioni? Non so”. Gonzalez spinge per andare alla Juve, forte della volontà di sposare il nuovo progetto tecnico di Motta e di un accordo sulla parola per un ingaggio da 3.5 milioni a stagione fino al 2029. Giuntoli vuole chiudere ma c’è poco tempo a fronte della richiesta viola di 40 milioni. Difficoltà anche per Jaydon Sancho. Il giocatore apprezza la destinazione ma vanno incastrate le condizioni economiche col suo club di appartenenza e soprattutto sull’ingaggio, che è fuori portata per la Juve. Contatti tenuti vivi ma è corsa contro il tempo. Una seconda alternativa è sempre rappresentata da Francisco Conceicao del Porto, che vale circa 30 milioni di euro.

Intrigo Koopmeiners

La pista più calda e discussa resta quella per Teun Koopmeiners. L’olandese vuole la Juve e continua a non allenarsi con l’Atalanta, terzo certificato mandato nei giorni scorsi, ma la Dea tiene duro e per ora non cede. La Juve ha recapitato la sua offerta definitiva a metà agosto costruita da 52 milioni di parte fissa e 7 di bonus, arrivando dunque vicina ai 60 richiesti dalla Dea. Il sì, però, non c’è ancora. L’Atalanta, dunque, punta a resistere e poi parlare faccia a faccia con Koopmeiners per reintegrarlo, anche se il rischio di perderlo, e con esso 60 milioni, c’è tutto. Gli orobici hanno però ambizione, vogliono inserirsi nella lotta scudetto e dopo aver ricucito con Lookman vogliono fare altrettanto con l’olandese. La Juve continuerà a seguirlo, ma manca sempre meno alla fine e il pericolo di rimanere a mani vuote è presente. Come finirà non è dato sapere, di sicuro l’offerta Juve è salita rispetto agli iniziali 45 milioni. La volontà del giocatore farà la differenza? Lo scopriremo. Ma c’è invece una novità interna ed è relativa al rinnovo di Weston McKennie. Il mediano statunitense dovrebbe rinnovare il suo contratto in scadenza nel 2025 ed è ufficialmente reintegrato dopo una estate piena di rumors e voci.

Ag. Rugani: “Esigenze diverse, contenti dell’Ajax"

L’estate ha portato l’uscita di scena di Daniele Rugani dopo tanti anni di militanza bianconera. Dopo il rinnovo le esigenze del club e del giocatore sono cambiate, così la pista Ajax, nata a giugno, è diventata concreta e preferibile rispetto a quella araba. Il sito Tuttojuve ha intervistato il suo agente Davide Torchia: “Il rinnovo è arrivato per volontà tecnica del direttore e dello staff, poi le esigenze si sono rivelate diverse – le sue parole – Ringraziamo la Juve per quello che ci ha dato in questi preziosi nove anni. Daniele è orgoglioso di aver indossato questa maglia”. Poi, la ricostruzione della trattativa con i lancieri e il feeling immediato con il nuovo tecnico Farioli. Questo il racconto di Torchia: “La trattativa è nata a fine giugno, prima l’Ajax aveva bisogno di sfoltire l’organico per poter prendere Rugani – ancora l’agente – Loro hanno tanti giocatori in rosa e stanno molto attenti ai conti, così abbiamo atteso qualche cessione prima di finalizzare. C’è stata fin da subito grande convinzione da parte del Ceo Kroes e del nuovo mister Farioli. Siamo contenti di essere all’Ajax”. Ad un certo punto, però, c’è stato l’inserimento arabo con l’offerta dell’Al Ain, ma Rugani ha mantenuto la parola data: “L’offerta era concreta e l’Al Ain dove consegnare le liste entro il 15, Daniele doveva prendere una decisione importante nel giro di due giorni e sarebbe stato un cambio di vita radicale”.

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