Juve, c’è solo il carattere. La Signora in emergenza manca la grande chance

Aston Villa non irresistibile, l’assenza di Vlahovic pesa molto in attacco. Thiago Motta ha solo 14 giocatori e non punge, si fa male anche Savona.

di LORENZO LONGHI
28 novembre 2024
La Signora in emergenza manca la grande chance

Conceiçao è stato uno dei più pericolosi in casa Juventus, ma anche lui non è stato concreto nei pressi della porta

Va avanti con giudizio, ma va avanti piano, molto piano, una Juventus che anche ieri sera a Birmingham, con lo 0-0 contro un Aston Villa tutt’altro che formidabile, ha mancato l’appuntamento con il ritorno alla vittoria in Champions, che manca ormai dalla sfida di Lipsia, alla seconda giornata. 8 sono i punti dei bianconeri in classifica, e se oggi posizionarsi tra le prime otto che si qualificheranno direttamente alla fase a eliminazione diretta sembra un’utopia, pensare che al prossimo turno a Torino arriverà il Manchester City mette i brividi, nonostante la forma attuale della squadra di Guardiola.

Questo, però, è il futuro ed è tutto da scrivere, ma il capitolo di ieri, già passato e revisionato, non ha fatto altro che confermare ciò che la Juventus di Thiago Motta ha mostrato in questi mesi, ovvero un misto di solidità difensiva e scarsa efficacia laddove si decidono gli incontri, e se prima sul banco degli imputati finiva – spesso ingiustamente – Dusan Vlahovic, ora che non c’è, e che i bianconeri non hanno un centravanti disponibile che sia uno, i problemi sono aumentati e non c’è nemmeno il capro espiatorio.

Intendiamoci: l’emergenza infortuni è dannatamente reale e non è un alibi, ma è anche figlia di alcune scelte di mercato che, al momento, non si stanno dimostrando granché lungimiranti, al punto che leggere in una distinta di Champions la presenza di appena 14 calciatori di movimento è la più plastica evidenza di qualcosa che non va. Il primo tempo è stata poca cosa, dal punto di vista tecnico ed estetico, con Motta ed Emery preoccupati soprattutto a chiudere gli spazi delle rispettive linee, riuscendoci peraltro, ed ecco allora una partita che si è accesa solamente negli ultimi dieci minuti, con tre conclusioni da fuori prima, di Watkins (bravo Di Gregorio), poi di Weah (alta di poco), infine Cash (respinta dal petto di Gatti), utili più per le statistiche che per definire la partita emozionante, al punto che nemmeno quando Digne, su punizione nel recupero, ha colpito la parte alta della traversa, al di là dell’esito, era mancata la sensazione che potesse essere l’episodio della svolta.

Più coraggio per entrambe nella ripresa, con la Juve che perde anche Savona, l’Aston Villa che ci prova, Conceição di testa su angolo di Koopmeiners che va letteralmente a un centimetro dal gol e Locatelli che salva Di Gregorio su McGinn, brivido finale con una rete di Rogers annullata per fallo sul portiere.

Pari e patta, ma pari giusto per quanto visto e quinto 0-0 stagionale per i bianconeri, quattro in campionato e uno in Champions. Troppi.

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