Juve, serve il vero Vlahovic, ma è ancora in dubbio per Birmingham
Il serbo e Motta chiamati a ritrovare feeling dopo le parole in nazionale, poi il rinnovo di contratto e l’infortunio: enigma Dusan
Torino, 25 novembre 2024 – La Juve ha bisogno di Dusan Vlahovic, e viceversa. I bianconeri non possono giocare senza centravanti, si è visto bene a Milano contro il Milan, e senza Arek Milik si è aperto un vuoto pneumatico al centro dell’attacco, perché va bene che a volte l’attaccante è lo spazio, ma a un certo punto una presenza, un centravanti che la sbatta dentro, serve. Tuttavia, al di là del recente problema muscolare, il rapporto tecnico tra Motta e Vlahovic va ricalibrato, riscoperto, rilanciato. Il tecnico ha bisogno di una prima punta che partecipi, funga anche da regista offensivo e sia il primo dei difensori, dall’altro lato, Dusan vorrebbe essere il terminale principale meno sfiancato dal lavoro in fase di non possesso, come poi ha lasciato intendere con le sue parole in nazionale.
Ci si prova per Birmingham, ma è ancora in dubbio
Dusan Vlahovic si è fermato in nazionale, temendo un lungo infortunio muscolare, ma gli esami a cui si è sottoposto il giorno dopo hanno escluso lesioni, così verrà valutato quotidianamente anche sulla base del suo dolore e delle sue sensazioni. Un primo provino verrà fatto in questo inizio di settimana, ma la partita con l’Aston Villa di mercoledì è molto ravvicinata e lo staff potrebbe utilizzare prudenza. Ovvero non rischiarlo oltremodo per farlo rientrare con il Lecce in campionato e non sarebbe il massimo per Motta andare a Birmingham senza punte. Le possibili soluzioni alternative sono le solite, partendo da Timothy Weah, che a differenza di San Siro avrebbe più chance di giocare titolare senza Dusan, passando per adattamenti più estremi come Koopmeiners o McKennie, che però oggi non si è allenato. In ogni caso, anche se Vlahovic si rendesse disponibile per la convocazione il suo impiego sarebbe tutto da valutare.
L’attaccante che vuole Motta
Si sa, per chi ha visto con costanza il Bologna dell’anno scorso, il compito del centravanti non è solo segnare, ma anche e soprattutto aiutare la squadra, fare da regista offensivo, venire dietro a legare il gioco e sacrificarsi in fase di non possesso. Tutti aspetti che Joshua Zirkzee faceva alla perfezione, avendo caratteristiche tecniche da trequarti ma nel corpo di una prima punta. Vlahovic è differente, non può fare gli stessi gesti tecnici dell’olandese, avendo tra le sue qualità quella di finalizzare il gioco della squadra, ma per convivere con Motta servono miglioramenti, adattamenti, adeguamenti. Vlahovic ha esternato il suo pensiero in nazionale, ammettendo la difficoltà a svolgere troppi compiti difensivi, così Motta ha voluto immediatamente parlarci per chiarire la situazione e trovare il modo di aggiustare tecnicamente il rapporto almeno fino a fine anno. Motta ha bisogno di lui e in un certo senso Dusan ha bisogno di Thiago per migliorare il suo bagaglio tecnico.
Il rinnovo di contratto: senza è necessaria la cessione
Oltre al rapporto con Thiago c’è anche un rinnovo di contratto da concludere per evitare una separazione a giugno. Dusan va in scadenza nel 2026 e gli ultimi due anni di contratto saranno a salire fino a 12 milioni a stagione, cifra che la Juve vuole spalmare. La proposta bianconera è certamente di rinnovare, perché Vlahovic sarebbe ancora cardine del futuro juventino, ma non a quelle cifre e dunque spalmando i 12 milioni su due stagioni. Dusan accetterà? Difficile dirlo, servirà aspettare i primi colloqui con il suo agente in programma a dicembre, dove si inizierà a capire se da parte del giocatore, e del suo entourage, ci sarà una apertura oppure no. Se non ci fosse l’intenzione primaria di rinnovare, Giuntoli dovrebbe fare ragionamenti in ottica estiva, con un piano finanziario chiaro. Con Vlahovic in scadenza nel 2026 servirebbe una cessione per evitare un parametro zero e di conseguenza la necessità di trovare un sostituto. Oltre a tutto questo occorrerà capire che tipo di offerte potrebbero arrivare dalle corteggiatrici per poter calibrare l’eventuale budget da investire in entrata. Il sogno resta Jonathan David, ma l’attaccante del Lille, tra cartellino e commissioni rischierebbe di costare tanto anche a parametro zero, motivo per il quale la Juve deve sondare altri profili, meno costosi ma validi tecnicamente.
Su Zirkzee anche l’Aston Villa
E’ ormai noto che sul taccuino di Giuntoli ci sia Joshua Zirkzee. Il mondo United sembra non apprezzarlo granché, è anche arrivata una prima strigliata dal tecnico Amorim, e l’ipotesi di cederlo a gennaio per fare posto a un nuovo innesto prende sempre più corpo. Diversi club su di lui, partendo proprio dalla Juve di Motta, Thiago lo adora dopo l’annata scorsa a Bologna, ma anche l’Aston Villa di Emery, che sarebbe pronto a formulare una offerta già a gennaio. Per la Juve occorrerà capire i margini di manovra e le preferenze del giocatore. A gennaio al massimo si potrà fare un prestito, ma eventualmente si renderà necessario pianificare un acquisto definitivo in estate, mentre Joshua potrebbe preferire il ritorno in Italia piuttosto che una nuova avventura in Premier League. Aspetto, questo, che può favorire la Juve. Sulla sessione invernale, invece, Giuntoli cercherà di ricavare un tesoretto da qualche esubero o cessione. Verranno risparmiati gli ingaggi di Paul Pogba e si cercherà una sistemazione per Arthur, liberando spazio salariale, mentre Fagioli potrebbe essere ceduto se dovesse arrivare una buona offerta dal mercato, ma solo a fronte di proposte da oltre 20 milioni di euro. Poi la difesa, dove serviranno i sostituti di Cabal e Bremer, con i nomi di Lucumi e Kiwior sempre presenti, oltre a Milan Skriniar il cui ingaggio è un ostacolo alla trattativa.
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