Juve, Giuntoli lavora su gennaio: ipotesi scambio Raspadori-Danilo
Il direttore tecnico cerca una punta di qualità e che possa fare più ruoli, piace Raspadori del Napoli con cui si può parlare di Danilo. Intanto parla Tardelli: “Vlahovic ha sbagliato”
Torino, 19 dicembre 2024 – Il mercato di gennaio si avvicina e, al netto delle dichiarazioni di facciata, la Juve non cerca solo difensori. Dietro l’emergenza è chiara con gli infortuni di Bremer e Cabal, piacciono Silva e Hancko, ma anche davanti la dirigenza sta valutando e osservando. Si sa, Giuntoli è molto abile a nascondere le strategie di mercato, dice pubblicamente una cosa ma poi sotto traccia non si fa trovare impreparato, così non è escluso che il club intervenga in attacco nonostante il rientro di Milik. Giuntoli pubblicamente dice di voler aspettare il polacco, ma i movimenti di mercato concreti si fanno lontano dai microfoni e qualcosa emerge. Se arrivare a Zirkzee è difficile, il giocatore olandese vuole conquistare la Premier, più facile può essere la pista Jack Raspadori.
Scambio con Danilo?
Il budget della Juve a gennaio è definito, non si sgarra, per cui è difficile fare operazioni di grosso calibro sui cartellini e bisognerà agire con formule alternative. Si lavora sulla difesa, già detto di Silva e Hancko, più complicato Skriniar per l’alto ingaggio, ma anche sull’attacco, dove il solo rientro di Milik non è sufficiente. Il polacco sta smaltendo i suoi guai al ginocchio ma le incognite, dopo un lungo stop, sono chiare ed evidenti. Come noto, Motta apprezza giocatori duttili, cioè schierabili su più ruoli e un nome farebbe al caso della Juve: Jack Raspadori. Esploso al Sassuolo, il giovane attaccante nativo di Bologna ha progressivamente perso spazio al Napoli sia l’anno scorso, ma in parte anche quest’anno con Antonio Conte, che dal canto suo cerca rinforzi in difesa per dare fiato a Rrahmani e Buongiorno, che ora è anche infortunato. Le due necessità possono sposarsi bene per imbastire uno scambio di mercato che coinvolga Raspadori da una parte e Danilo dall’altra, giocatore che non è tra le prime scelte di Motta e che ha trovato minutaggio solo in seguito all’emergenza innescata dagli infortuni di Bremer e Cabal. La Juve avrebbe voluto Raspadori a prescindere, ma il Napoli non lo cede gratis e per convincere De Laurentiis e Conte serve qualcosa in cambio, nella fattispecie Danilo. Bisognerà ragionare sulla formula, se cioè scambio di prestiti oppure qualcosa a titolo definitivo con conguaglio a favore del Napoli, che nel 2022 lo ha acquistato per 25 milioni di euro. Ci si può lavorare. Complicate tutte le altre piste. Zirkzee vuole convincere Amorim e la Premier, David è corteggiato da mezza Europa e su Osimhen, al massimo, ci si può pensare per l’estate.
Tardelli: “Errore di Vlahovic”
Fa ancora discutere quanto successo nel post Juve-Venezia tra i tifosi e Dusan Vlahovic, una polemica immortalata dalle telecamere e in parte rientrata l’altra sera contro il Cagliari, dove i contorni della pace sono emersi nitidamente. Un ex come Marco Tardelli, però, critica il comportamento dell’attaccante serbo, che non avrebbe dovuto lasciarsi andare a una discussione pubblica con il tifoso esasperato: “Il gesto di Vlahovic sotto la curva non va bene – le sue parole a Elleradio – O ci vai o non ci vai dai tifosi e se ci vai stai zitto. In ogni caso bisogna puntare su Dusan perché è il giocatore che può rilanciare la Juve in questo momento”. Resta però un progetto non ancora del tutto decollato e il ritardo in campionato è già consistente. Riprendere Atalanta, Napoli e Inter appare difficile e anche i senatori, secondo Tardelli, devono crescere: “Ci sono state difficoltà a livello di infortuni e i veterani sono stati assenti per un po’, la squadra deve crescere. Non serve confusione, ma un progetto vero e per ora non non lo vedo nitidamente”. Tanti, troppi pareggi per la Juve di Motta, che invece campa spesso sul motto ‘vincere è l’unica cosa che conta’. Tardelli chiude così: “Il progetto si può fare anche con questi giocatori, che sono importanti, ma devono capire bene cosa vuole fare l’allenatore. Thiago è un ottimo tecnico, sa far giocare a calcio ma a volte è bello vedere dei gol e non dieci pareggi”.
Cobolli Gigli: “Di Marotta ne esiste uno solo”
Da tempo l’ex presidente Giovanni Cobolli Gigli è abbastanza critico sulla gestione societaria della Juve, a detta sua senza una figura chiara di riferimento che prenda decisioni univoche e nette sulla strategia del club. In seguito all’uscita di Marotta sembra che la Juventus abbia fatto fatica a trovare un organigramma con un uomo forte al comando, pronto a intervenire e stabilire una rotta unitaria. L’ex presidente ne ha parlato nuovamente a 1 Station Radio, rimarcando la mancata sostituzione dell’attuale numero uno dell’Inter: “Di Marotta ne esiste uno solo ed è stata una scelta sbagliata lasciarlo andare via – le sue parole – Un professionista di classe assoluta con grandi capacità manageriali. Non so se Giuntoli sia in grado di arrivare a un livello così alto. In ogni caso, la Juve è quotata in Borsa e deve rispettare regole più restrittive”. E anche sul mercato, la presunta assenza di una figura di riferimento incide: “Manca una rappresentanza dell’alta dirigenza, una figura che prenda decisioni e si assuma la responsabilità”. Di recente si è parlato di una possibile pista Sandro Tonali per il centrocampo, una opazione da perseguire cedendo un pezzo pregiato per poi reinvestire. Cobolli Gigli si mostra ancora una volta dubbioso: “Ho letto di una riunione tra Giuntoli e i collaboratori con l’ipotesi di cedere Yildiz e puntare su Tonali, ma sinceramente non so quanto sia realizzabile”, la sua risposta. Questa la motivazione di Cobolli Gigli: “Una squadra appena sistemata dovrebbe mantenere coerenza nel progetto tecnico e ogni decisione deve passare dal Consiglio di Amministrazione”.
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