Juve, Giuntoli fissa gli obiettivi: “Stare nelle prime quattro”

Il direttore tecnico ristabilisce le gerarchie: stare nei primi quattro posti Champions. Mercato? A gennaio è strano. Koopmeiners promette: voglio fare di più

di MANUEL MINGUZZI
3 dicembre 2024
Cristiano Giuntoli

Cristiano Giuntoli

Torino, 3 dicembre 2024 – Le assenze hanno tolto qualche punto e per ora la Juve vuole volare basso. La parola Scudetto verrà forse menzionata nelle sacre stanze, ma fuori no. Almeno non ora. Al Galà del Calcio Aic il Football Director Cristiano Giuntoli ha usato la sua proverbiale strategia comunicativa, quella che spesso mescola le carte, crea una piccola cortina fumogena. E’ successo l’anno scorso quando pubblicamente non veniva messo in discussione Max Allegri, oppure sulle strategie di mercato estivo, abilmente tenute nascoste tra le pieghe delle sue dichiarazioni. E allora si torna un po’ ai vecchi obiettivi, per poi riparlarne più avanti: obiettivo stare nelle prime quattro.  

Giuntoli: “Penalizzati dalle assenze”

Per ora la Juve di Thiago Motta è sesta e ha già accumulato un ritardo di sei punti dalla capolista Napoli, che peraltro non ha le coppe europee e quindi non avrà la fatica infrasettimanale. Un vantaggio non da poco per un vecchio leone come Antonio Conte. Per ora, dunque, non si parla tanto di Scudetto in casa bianconera e l’obiettivo minimo è tornare in Champions: “L’obiettivo dichiarato è stare nelle prime quattro – le parole di Giuntoli a Sky Sport – Abbiamo iniziato un ciclo nuovo, con tanti giocatori nuovi e un allenatore che ha un modo di pensare calcio diverso. Siamo contenti di come sta andando e le assenze ci hanno penalizzato”. Poi ci sarebbe il mercato. E qui la cortina fumogenza si alza sempre di più. In teoria, la Juve dovrebbe prelevare un attaccante da affiancare a Vlahovic, ma su questo Giuntoli ha affermato di voler aspettare Arek Milik, considerato adatto al gioco di Motta, ma è lecito pensare sia pretattica. Sul difensore, invece, c’è certezza di un intervento, ma sui nomi, ovviamente, il direttore tecnico si blinda dietro dichiarazioni di circostanza. Piace Antonio Silva, per esempio: “E’ un calciatoe interessante come ce ne sono altri. Il mercato di gennaio è strano e fino alla fine non fa capire le strategie. Saremo vigili per intervenire al momento giusto”. Non è un mistero che in attacco piaccia molto Joshua Zirkzee, ma l’olandese è convinto di poter far ricredere Amorim e la doppietta con l’Everton è stato un primo importante segnale. In ogni caso, la Juve ci sarebbe solo per un prestito fino a giugno, poi si vedrà. Su Zirkzee anche il Milan, ma pure il Bologna se Dallinga non si sbloccasse (ovviamente sempre in prestito secco).

Koopmeiners: “Voglio fare di più”

Tra gli acquisti principali del mercato estivo c’è senza dubbio Teun Koopmeiners, il mediano a tutto campo che per ora non ha ritrovato il rendimento che aveva all’Atalanta. Il nuovo ruolo, cioè in posizione più avanzata, ha prodotto un periodo di apprendistato e l’olandese non si è ancora sbloccato in fase offensiva. Le aspettative su di lui sono molto alte per quanto fatto a Bergamo e per i costi, circa 60 milioni di euro. Proprio Koop è stato protagonista al Galà del Calcio e ha parlato così del suo momento stagionale: “Voglio fare di più, voglio fare gol e assist come all’Atalanta e ogni giorno lavoro al massimo per aiutare la squadra – il suo commento – La cosa importante è crescere come collettivo, sappiamo di poter fare meglio ma ci sono state anche cose buone ed è importante imparare da questi primi mesi”. Juve afflitta da una pareggite acuta nell’ultimo periodo, con Motta sono ben dieci, e a volte l’equilibrio sottile di un risultato si muove sul filo dei dettagli. Sentite Koopmeiners: “Ci sono stati tanti pareggi e a volte abbiamo perso punti nel finale, come con lo Stoccarda o con il Lecce. Dobbiamo crescere ma credo che siamo sulla strada giusta. Siamo la Juve e dobbiamo fare meglio”. E allora ci si chiede come stia andando la convivenza con Thiago Motta, l’allenatore scelto per cambiare radicalmente la filosofia di gioco della Juventus. La risposta di Koop: “E’ stato un piacere fin dal primo giorno. La Juve mi ha accolto molto bene ed è bello lavorare qui. Il ruolo? Sono contento, ma voglio fare di più”. Quando invece si parla di Scudetto il mantra è quello mottiano: si ragiona partita per partita. E anche per l’olandese gli infortuni pesano: “La Juve vuole vincere ogni partita e ogni trofeo, ma ragioniamo un passo per volta. Ci sono stati tanti cambiamenti in estate e gli infortuni ci hanno creato delle difficoltà. Serve fare di più con quelli che ci sono”.

In attacco c’è anche Kalimuendo

Vi avevamo raccontato della pista Joshua Zirkzee, che resta il sogno di Motta, oltre a quella Patrick Schick, ma resta in lista anche Arnaud Kalimuendo, classe 2002 del Rennes. La Juve lo segue, ma i francesi chiedono almeno 20 milioni e per gennaio non c’è tutto questo margine di manovra, a meno che non si proceda a una cessione remunerativa. Altrimenti la Juve potrebbe puntare a un prestito con riscatto per alleggerire il carico su questo bilancio e far ricadere l’investimento sugli esercizi successivi. Uno degli indiziati in caso di cessione per fare cassa potrebbe essere Nicolò Fagioli, che recentemente si è visto poco. Il mediano piace al Marsiglia di De Zerbi, ma ha estimatori anche in Premier League con Tottenham e Crystal Palace che hanno mosso qualche passo. Non è detto che si procederà a una cessione, Giuntoli ha affermato che la missione è tenere l’ossatura, mentre chi quasi certamente andrà altrove è Arthur, sul quale non si potrà fare cassa sul cartellino ma liberare il suo spazio salariale da 4 milioni l’anno sì. Il suo procuratore è al lavoro, ma in Italia, evidentemente, un ingaggio così alto frena potenziali trattative. Nel frattempo, la squadra si prepara alla sfida con il Bologna, ovvero il passato di Motta, con la speranza dello staff medico di poter recuperare Vlahovic e McKennie.

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