Juve, il freddo addio. A Riad senza Danilo in cerca di una svolta

Primo capitano, primo ad andarsene: Danilo non completerà la sua sesta stagione alla Juventus, ormai è chiaro, e la mancata...

di LORENZO LONGHI
2 gennaio 2025
Il brasiliano Danilo, 33 anni, era l’ultimo giocatore di movimento ad aver vinto uno scudetto con la maglia bianconera

Il brasiliano Danilo, 33 anni, era l’ultimo giocatore di movimento ad aver vinto uno scudetto con la maglia bianconera

Primo capitano, primo ad andarsene: Danilo non completerà la sua sesta stagione alla Juventus, ormai è chiaro, e la mancata convocazione in Arabia Saudita per la Supercoppa è solo il preludio a una separazione piuttosto fredda con un ragazzo, il brasiliano, che alla Juventus ha dato parecchio e, oltre a essere l’ultimo giocatore di movimento della rosa ad avere vinto in bianconero uno scudetto (gli altri sono i portieri Perin e Pinsoglio), lascerà Torino senza malanimo nei confronti del club, nonostante tutto, come il suo ultimo "forza Juve" sui social ha evidenziato.

Scelta legittima, ma la capacità di chiudere con stile una storia la stanno perdendo diverse società e di sicuro la Juventus ormai ha messo il cinismo davanti all’empatia. Già la scorsa estate l’addio di Federico Chiesa si era consumato senza tante cortesie, con una parte di tifosi rimasta attonita al cospetto del trattamento scostante riservato a uno dei giocatori più amati: "fuori dal progetto", questo il motivo, e del resto ormai, nella retorica del pallone, così si dice quando si vuole silurare qualcuno.

Era capitato, nel 2022, pure a Paulo Dybala, dopo quasi trecento presenze e un centinaio abbondante di gol, con ancora il numero 10 sulla schiena e il gesto della maschera che piaceva tanto ai bambini. La parte del cattivo, allora, toccò a Maurizio Arrivabene: "Il contratto non è stato rinnovato, la decisione è stata presa", tuonò colui che al tempo era amministratore delegato, ma lo disse a fine marzo, a campionato in corso, rendendo i due mesi seguenti un lungo e triste addio.

Nemmeno era la prima volta, perché – tralasciando il secondo addio di Buffon, quando la laconica frase del portiere, "tolgo il disturbo", contrastò nettamente con il primo saluto, tra applausi e lacrime, prima di andare al Psg – anche Alessandro Del Piero, icona, alfiere e leggenda, venne pensionato con modi abbastanza spicci. L’ultima gara è del maggio 2012, ma la fine della storia l’aveva comunicata Andrea Agnelli diversi mesi prima, il 18 ottobre 2011. Lo fece nel corso di un’assemblea degli azionisti, citando il capitano "che ha voluto rimanere con noi ancora un anno, per quello che sarà il suo ultimo in bianconero"; Del Piero si dichiarò "sorpreso" da quell’annuncio. Ora, Danilo non è Del Piero, ma è chiaro che nemmeno la fascia mette al riparo dal cinismo.

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