Juve, il futuro di Rabiot dipende dalla Champions: c’è l’Atletico

Il francese è in scadenza e il mercato si muove, l’Atletico di Simeone lo corteggia e la Champions può essere decisiva, ma occhio all’Europeo. In entrata piace il fratello di Thuram

di MANUEL MINGUZZI -
7 marzo 2024
Adrien Rabiot

Adrien Rabiot

Torino, 7 marzo 2024 - Tanti rinnovi da trattare in casa Juve, uno più urgente degli altri. Adrien Rabiot è in scadenza di contratto e il suo futuro resta incerto, come quello di Max Allegri che non ha salda la panchina nonostante il contratto fino al 2025. Nei pensieri di Giuntoli pare esserci Thiago Motta, ma servirebbe uno sforzo economico per transare il contratto di Max e investire su quello di Motta: servirebbe un ok dalla proprietà nel caso l'indirizzo fosse quello. Prima, però, i giocatori, perché si rischiano i parametri zeri, non l’ideale per il bilancio bianconero.

Rabiot, conta la Champions. Piace Thuram

Rabiot ha rinnovato un anno fa proprio per evitare una uscita a zero, ma il problema si sta ripresentando pochi mesi più tardi e Giuntoli dovrà trovare una soluzione. Trattare con l’agente del giocatore, cioè la madre, non è affatto semplice ed è probabile che l’entourage chieda un adeguamento, ma fondamentali saranno due variabili. La prima è chi siederà sulla panchina della Juve, perché per Allegri il francese è inamovibile, mentre per un nuovo allenatore non è detto. Seconda: se sarà Champions o meno. Con il massimo palcoscenico continentale potrebbe essere più facile convincere Rabiot, anche se dall’estero arrivano le prime corti rumorose. Prima il Barcellona, ma i blaugrana oggi sono meno attrattivi di un tempo e hanno i bilanci in disordine, poi l’Atletico Madrid, che inizia a fare sul serio e medita il grande colpo. L’idea della Juve è rinnovare fino al 2027, ma servirà incastrare esigenze tecniche ed economiche per strappare il sì del giocatore. Poi c’è l’Europeo, che di fatto può ulteriormente mettere in vetrina Rabiot complicando ancora di più le cose. Ma il francese non è l’unica situazione da valutare. In scadenza c’è anche Rugani, il suo agente ha più volte aperto la porta ma attende una chiamata dalla Juve, mentre nel 2025 vanno in scadenza Danilo, McKennie, Iling e Chiesa, quattro giocatori su cui ragionare. Il difensore è ormai punto fermo della squadra e non dovrebbero esserci problemi, sugli altri tre, forse, si può anche pensare ad una cessione se dovessero arrivare buone offerte estive. D’altronde, per il mercato in entrata serve anche fare plusvalenza in uscita. Soprattutto il figlio d’arte, che potrebbe chiedere un adeguamento, è un indiziato. Dalla Premier potrebbero arrivare offerte anche da 40 milioni, cifra che probabilmente la Juve accetterebbe per poi dirottarla su un obiettivo di centrocampo. Occhio anche ai portieri. Ci sono Szczesny e Perin in scadenza 2025 e Di Gregorio è una pista che la Juve tiene monitorata dopo le grandi stagioni a Monza. E in entrata? Ovviamente restano aperte le piste Koopmeiners e Ferguson, ma c’è anche quella di Khephren Thuram, fratello di Marcus e figlio di quel Lilian che tanto ha dato alla Juve. Il Nizza ha fissato un prezzo alto di 50 milioni, ma la Juve facendo cassa e provando a inserire una contropartita, Iling Junior o Moise Kean, potrebbe farcela. Non facile, ma nemmeno impossibile.

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