Juve, il tesoretto dalle cessioni: Soulé, Huijsen e Chiesa in bilico

Cristiano Giuntoli lavora sulle plusvalenze per dare a Motta gli ultimi rinforzi, Koopmeiners su tutti: tre possibili cessioni

di MANUEL MINGUZZI -
15 luglio 2024
Dean Huijsen

Dean Huijsen

Torino, 15 luglio 2024 – Le cessioni per finanziare il mercato in entrata. E’ la strategia Juve all’insegna della sostenibilità, soprattutto se si tratta di fare un investimento in entrata su tutti e tre i reparti: Todibo dietro, Koopmeiners in mezzo e Sancho davanti. E allora spazio alle uscite per cercare un tesoretto utile da reinvestire con tre pedine più allettanti di altre. La situazione.  

Soulè, Huijsen e Chiesa

Si parte da Matias Soulè, il cui futuro è tutto da scrivere. A Thiago Motta piace, ma l’idea della società può essere quella di cederlo a fronte di una buona offerta. Si preferirebbe la Premier League, mercato più ricco e capace di offerte migliori, ma l’argentino è attratto dalla Roma di Daniele De Rossi e questo complica i piani. La valutazione della Juve è di almeno 35 milioni di euro, per ora nemmeno il Leicester ci è arrivato, mentre la Roma difficilmente si spingerà così oltre ma ha dalla sua la preferenza del giocatore. Ci sarà da trattare e mediare, perché i giallorossi al massimo potranno arrivare a 20 milioni di euro. Spinosa anche la questione Federico Chiesa. L’attaccante non rientra nei piani dell’allenatore e del progetto di rivoluzione calcistica imbastita da Giuntoli e anche lui può partire a fronte di una buona offerta, soprattutto se non dovesse arrivare la firma sul rinnovo di contratto. Chiesa sta valutando con serenità il suo futuro e ci penserà al ritorno dalle vacanze dopo qualche giorno di permesso. Ha messo in stand by la Roma non per negarsi ai giallorossi, De Rossi lo ha corteggiato molto, ma per prendere una decisione ponderata e ragionata, soprattutto capire se effettivamente Thiago Motta non lo considera centrale nel progetto. La Roma per Chiesa può spingersi fino a 25 milioni e ovviamente il suo innesto andrebbe a escludere Soulè: difficile che i capitolini possano fare entrambi. La strategia di Giuntoli è chiara: cedere Soulé in Premier e Chiesa in Italia per in cassare circa 60 milioni. La terza pedina utile per generare una plusvalenza è Dean Huijsen, pure lui non esattamente centrale nelle idee di Motta che da tempo premer per un innesto in difesa. La valutazione è di 30 milioni e se Giuntoli dovesse piazzare il terzetto di cessione andrebbe a incassare una novantina di milioni utili per il mercato in entrata.

Todibo e Koopmeiners

 

Dopo Di Gregorio, Thuram e Douglas Luiz per ora la Juve sta rifiatando sul mercato in entrata proprio per capire se potrà aumentare il suo budget con qualche cessione. Sono tre i principali obiettivi, uno per reparto. In difesa Thiago Motta preme per Jean Clair Todibo del Nizza su cui la valutazione è abbondantemente sopra i 30 milioni di euro. Giuntoli cerca uno sconto, difficile, provando a proporre due giovani in uscita dalla Next Gen come Nonge e Muharemovic, centrale bosniaco classe 2003. Complicato far abbassare le pretese al Nizza e infatti la Juve tiene calde le altre opzioni. Una è sempre Jakub Kiwior, che l’Arsenal ha proposto al Bologna nell’affare Calafiori, mentre le altre sono Maxence Lacroix del Wolfsburg e il più esperto Clement Lenglet, 29enne in uscita dal Barcellona. A centrocampo prosegue la caccia a Teun Koopmeiners. L’Atalanta ha fissato una valutazione di 60 milioni che Giuntoli non vuole soddisfare e al massimo si spingerà fino 45-50, contando sulla volontà dell’olandese di sbarcare a Torino dopo l’accordo sulla parola per un quadriennale ricco. Koopmeiners dovrà essere il tuttocampista alla Rabiot, oppure alla Ferguson del Bologna. Sarà una trattativa lunga perché l’Atalanta punta al cash senza sconti e contro partite tecniche, nemmeno Dean Huijsen che piace a Gasperini per caratteristiche ma dal punto di vista finanziario l’obiettivo è incassare almeno 60 milioni. Poi l’attacco, dove Motta ha richiesto un esterno e il nome è quello di Jadon Sancho dello United. Anche qui problema costi di cartellino e per il momento non ci sono sviluppi su un possibile scambio con Federico Chiesa. Restano meno vive le piste Adeyemi e Greenwood e su quest’ultimo c’è grandissima concorrenza.

Gli altri esuberi

 

C’è poi una lista di esuberi secondari che possono generare un piccolo tesoretto. Fuori dai piani Weston McKennie, soprattutto dopo i problemi creati nella trattativa con l’Aston Villa per Douglas Luiz. Si sta cercando una sistemazione per il mediano americano e Giuntoli spera di poter incassare almeno 15 milioni di euro. Un altro centrocampista in uscita è sicuramente Arthur, di rientro dal prestito alla Fiorentina. Il brasiliano non è una soluzione per il Bologna, che ha ingaggiato Vincenzo Italiano, colui che lo aveva chiesto a Firenze, per cui si dovrà trovare una sistemazione e anche in questo caso si cercherà un incasso da 10-15 milioni di euro. Da monitorare, infine, le posizioni di Rugani e Kostic. Entrambi vorrebbero rimanere, ma molto dipenderà dalle offerte. In caso di buone soluzioni Giuntoli potrebbe vendere per cercare di incassare ancora qualcosina.

Ritorna la pista Berardi

 

Da qualche giorno, inoltre, è di nuovo in auge la pista Mimmo Berardi. L’attaccante del Sassuolo è reduce dall’infortunio al tendine d’Achille, ma i primi controlli stanno andando bene e ad agosto conta di mettere nelle gambe i primi allenamenti. Sul giocatore ci sono Bologna e Fiorentina, che sondano la possibilità, ma anche la Juve, che dopo i prossimi controlli di Berardi potrebbe decidere di imbastire una trattativa. Se i responsi sull’infortunio e sui i tempi di recupero dovessero essere buoni, Giuntoli passerebbe all’azione perché a Thiago Motta il giocatore piace e sicuramente il Sassuolo, tra stop forzato dell’attaccante e retrocessione, non potrebbe più chiedere i 50 milioni degli anni scorsi. Tra circa un mese la Juventus farà una valutazione sul da farsi ed è certo che Berardi non resterà giocatore neroverde: può diventare una possibilità e una occasione. Leggi anche - Spagna-Inghilterra 2-1, le pagelle

 

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