Juve, Koopmeiners costa ancora troppo: serve una plusvalenza o una contropartita

L’olandese ha conquistato lo Stadium e Giuntoli con una doppietta, la dirigenza ci prova ma bisogna arrivare a 60 milioni: non è facile senza cessioni

di MANUEL MINGUZZI -
12 marzo 2024
Teun Koopmeiners

Teun Koopmeiners

Torino, 12 marzo 2024 - Che Teun Koopmeiners fosse l’obiettivo numero uno di Cristiano Giuntoli era già stato assodato, ma una doppietta a Torino, nello Stadium e contro la Juve non fa altro che amplificare il concetto. Ma amplificando il concetto si amplificano anche i costi, che restano alti. L’Atalanta, ovviamente, non è una bottega economica e per il forte mediano olandese servono almeno 60 milioni di euro, cifra che la Juve non può spendere cash. Due le strategie per Giuntoli: fare uso di una plusvalenza in uscita oppure provare a convincere la Dea con una contro partita tecnica. Non sarà facile arrivare a Teun Koopmeiners, centrocampista tutto fare dell’Atalanta e soprattutto con una straordinaria capacità di incidere in zona gol con giocate di qualità e marcature di pregevole fattura. La Juve c’è da tempo, lo corteggia perché è il primo obiettivo della lista di Giuntoli, indipendentemente dal futuro di Allegri, ma servirà organizzare un piano finanziario efficace e sostenibile per tentare il colpo. Il costo del giocatore si aggira sui sessanta milioni di euro, cifra che obbliga la Juve a scegliere due strade: plusvalenza in uscita o contro partita tecnica. Dal primo punto di vista servirà tenere d’occhio la situazione di Iling Junior, senza dimenticare Moise Kean o anche Federico Chiesa, che ha contratto in scadenza nel 2025 e piace alla Premier. La seconda opzione è invece provare a convincere l’Atalanta con una contro partita tecnica. Una delle idee può essere inserire nell’affare Matias Soulé, sbocciato a Frosinone ma di proprietà della Juve e pronto a tornare in bianconero a giugno. La Juve potrebbe valutarlo circa 25 milioni di euro per cercare di abbassare la parte cash del costo di Koopmeiners, ma non è detto che l’Atalanta possa accettare uno sconto seppur con un giocatore giovane e promettente. Ci sarebbe anche la terza opzione, una sorta di fusione delle prime due. Ovvero provare a fare plusvalenza con Soulè e incassare un tesoretto da destinare in parte per Koopmeiners in aggiunta ad uno sforzo economico della proprietà, cioè investire 30 per l’olandese e pagare gli altri 30 cedendo l'attaccante mancino sul mercato se l’Atalanta non lo accetterà come contro partita tecnica. In ogni caso, Giuntoli tiene in caldo qualche alternativa e i nomi sono quelli già fatti nelle settimane scorse con Ferguson del Bologna opzione b. Sarà il centrocampo una chiave del mercato, perché oltre a innesti di valore bisognerà ragionare sui giocatori più funzionali attualmente in rosa. La Juve prova a rinnovare con Weston McKennie, ma il vero nodo è rappresentato da Adrien Rabiot, con cui si parlerà a fine stagione. Il francese è corteggiato da diversi club europei, c’è anche il Bayern Monaco, ma parlerà di rinnovo con la Juve solo a bocce ferme al termine del campionato. Un problema in più per Giuntoli che non sa se potrà contare sul francese anche la prossima stagione. In difesa, invece, pronti a rinnovare con Cambiaso, che ha comunque contratto lungo fino al 2027, mentre in attacco il prossimo step sarà Yildiz, considerato perno della Juve del futuro. 

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